Culti Miti e Leggende dell’Antica Sicilia
7.6 
 NINFE E DIVINITÀ FLUVIALI: Camarina

 

Camarina era la ninfa legata alla palude che circondava, a partire da oriente, l’antica città di Camarina, fondata a Siracusa nel 589 a.C.. Dopo una serie di esplorazioni ad opera di Paolo Orsi, gli scavi sono ripresi nel 1958 ed hanno messo in luce numerosi resti dell’antica città.

Il culto della ninfa Camarina sarebbe testimoniato dal ritrovamento di alcune monete in cui essa è rappresentata[1]. Su una delle monete è raffigurata una ninfa a cavallo di un cigno che veleggia sulla palude e che è stata attribuita alla ninfa Camarina. Si era anche parlato, nel passato, del ritrovamento di un santuario a lei dedicato, ma allo stato attuale tale ritrovamento è solo ipotetico.

A proposito di quello che veniva chiamato “Lacus Camarinensis“, citato anche da Virgilio[2], si racconta che, durante un periodo di grande siccità, la peste colpì la città. Gli abitanti nella convinzione che fosse la palude a favorire la calamità, consultarono, l’oracolo di Apollo chiedendo se la soluzione fosse quella di prosciugarla. L’oracolo rispose di no, ma incuranti della risposta,  gli abitanti eseguirono ugualmente l’opera di prosciugamento. Effettivamente, la peste terminò ma, poco dopo, l’invasione del nemico, facilitata dall’assenza dell’antica barriera naturale, fece pentire amaramente gli abitanti di non aver accettato il consiglio dell’oracolo. Probabilmente la ninfa non aveva apprezzato che fosse stata prosciugata la palude a lei dedicata.

 

[1] Ciaceri Emanuele: Culti e Miti dell’Antica Sicilia p.249

[2]Eneide lib III.

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Culti Miti e Leggende dell’Antica Sicilia di Ignazio Caloggero

Camarina

 

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