I Fratelli Pii (Anfinomo e Anapia) 

di Ignazio Caloggero

Anfinomo e Anapia fuggono con in spalla i propri genitori, affresco di Annibale Carracci (Palazzo Farnese – Roma)[1]

Pagina di riferimento: Repertorio dei Culti e dei Miti

Come fa notare il Ciaceri, la leggenda dei fratelli Pii, conosciuti anche come Anfinomo e Anapia, è da ricollegare con le frequenti eruzioni vulcaniche dell’Etna. Secondo la leggenda, durante un’eruzione, un torrente di lava minacciava le proprietà dei due fratelli che, trascurando i loro beni materiali, a differenza di altri che cercavano di salvare le proprie ricchezze, decisero di salvare ciò che a loro era più caro: la vita dei vecchi genitori, che tentarono di portare in salvo dopo esserseli caricati sulle spalle. Il torrente lavico era, però, molto veloce e stava ormai per raggiungerli. Miracolosamente, all’ultimo momento, la lava si divise in due tronconi per poi richiudersi più avanti lasciando, in mezzo all’isola così formata, i due fratelli e i genitori, che riuscirono quindi a salvarsi[2].

Questa leggenda dovette, nel passato, avere una certa rinomanza se due grandi città come Catania e Siracusa si contesero per anni la cittadinanza dei due eroi[3]. La leggenda probabilmente è legata all’azione compiuta da due primitivi abitatori dell’isola o ha tratto origine dal fenomeno spontaneo che spesso vede la lava, durante la sua discesa, distribuirsi in due tronconi. La fantasia popolare avrebbe dato, poi, il suo definitivo contributo alla creazione della leggenda così come la conosciamo adesso.

[1] https://it.wikipedia.org/wiki/Anfinomo_e_Anapia#/media/File:Fratelli_di_Catania.jpg

[2] Ciaceri Emanuele: Culti e Miti dell’Antica Sicilia p. 50

[3] F. S. Villarosa, Dizionario mitologico-storico-poetico, vol. I, Napoli – 1841, p. 37.

Estratto dal Libro Miti dell’Antica Sicilia”   di Ignazio Caloggero ISBN:9788832060157 © 2022 Centro Studi Helios srl

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