Gorgone

di Ignazio Caloggero

Teseo e la Gorgone – Musei Vaticani  – Roma

Pagina di riferimento: Repertorio dei Culti e dei Miti

Le Gorgoni erano tre, figlie di due divinità marine: Forcite e Ceto. Erano chiamate Steno, Euriale e Medusa. La loro testa era circondata da serpenti e chiunque incrociava i loro sguardi veniva tramutato in pietra. Quando si parla solo di Gorgone, in genere ci si riferisce a Medusa, l’unica ad essere immortale, che fu uccisa da Perseo. Tra i vari autori del mito della Gorgone Medusa, va ricordato Ovidio che scrisse del mito nelle Metamorfosi (Libro IV: Perseo e Medusa (769-803)

Secondo una delle tante versioni del mito, Perseo ebbe ordine di uccidere la Medusa dal tiranno di Serifo, ella sua impresa fu aiutato da Hermes che gli dono dei sandali alati e da Atena che gli dono uno scudo. Una volta trovata la Gorgone, Perseo aspetto, per maggiore sicurezza, che Medusa si addormentasse, e usando lo scudo lucido come fosse uno specchio per evitare di guardare direttamente Medusa, le tagliò la testa. Dal tronco decapitato di Medusa uscirono, insieme ai fiotti di sangue, Pegaso, il cavallo alato e Crisaore, padre del gigante con tre teste Gerione. Secondo alcune versioni del mito, dallo stesso sangue si formò la Gorgonia (corallo). 

Il Mito nel Registro LIM della Regione Sicilia

I luoghi del Mito della Gorgone sono stati inseriti dalla Regione Sicilia nel Registro LIM (Luoghi dell’Identità e della Memoria di Sicilia), settore dei Luoghi degli dei e divinità minori.

I luoghi interessati dal riconoscimento sono i Banchi Coralliferi di Trapani

 

Estratto dal Libro Miti dell’Antica Sicilia”   di Ignazio Caloggero ISBN:9788832060157 © 2022 Centro Studi Helios srl

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