Filide e Acamante

di Ignazio Caloggero

Pagina di riferimento: Repertorio dei Culti e dei Miti

Filide è una eroina appartenente alla mitologia greca. Esistono molte versioni del mito, in una di queste era la figlia del re di Tracia Fileo, si innamorò di Acamante, figlio di Teseo, l’eroe che aveva sconfitto il Minotauro.  Ma prima di sposarsi, Acamante gli disse che sarebbe dovuto andare ad Atene per sistemare alcune questioni e che al ritorno l’avrebbe sposata. Filide acconsentì al viaggio ma prima che Acamante partisse gli donò una scatola e gli disse di tenerla chiusa e di aprirla solo se impossibilitato a ritornare da lei.

Passato il tempo stabilito per il ritorno Acamante non ritornò. Per nove volte Filide scese fino al porto con la speranza di vedere la nave che riportasse a casa l’amato Acamante. Quando vide cessare ogni speranza, distrutta dal dolore si uccise e fu trasformata in un Mandorlo spoglio.

Acamante ritorno e saputo della trasformazione si recò sul mandorlo che era stata la sua mante, abbracciò l’albero e pianse a dirotto. Le sue lacrime fecero germogliare il mandorlo che si riempì di foglie. Successivamente Acamante apri la scatola che Filide gli aveva dato ma ciò che vide lo terrorizzo, fuggendo inciampò sulla sua spada rimanendo trafitto.

Ancora oggi, l’abbraccio fra Filide e Acamante è testimoniato in primavera dalla visione dei mandorli in fiore a testimonianza del loro amore eterno

Il Mito nel Registro LIM della Regione Sicilia

La Regione Sicilia ha inserito il Mito di Filide e Acamante nel registro LIM (Luoghi dell’identità e della Memoria) – Luoghi degli dei e divinità minori.

Luoghi indicati nella LIM:

  • Valle dei Templi (Agrigento)

Estratto dal Libro Miti dell’Antica Sicilia”   di Ignazio Caloggero ISBN:9788832060157 © 2022 Centro Studi Helios srl

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