Monte Gallo - Grotta Impisu 2 (Grotta del Pecoraio)
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Descrizione

Monte Gallo – Grotta Impisu 2 (Grotta del Pecoraio)

Deposito paleotologico.  Estremità occidentale della cresta del Pizzo Impisu (352 m.) Si accede da Sferracavallo (località Schillaci).

“La prima menzione del sito la trovo nella relazione (1968) di Edoardo Borzatti, scrive: “Grotta formata da grossi blocchi crollati e giustapposti. Il terreno che forma il deposito è di colore grigio-marrone; appare asportato per circa 60 cm per ampliare il locale adibito a stalla. Si rinvengono selci abbondanti all’esterno. Presenti le chiocciole marine: Monodonta turbinata, Patella cerulea. Abbiamo praticato un piccolo saggio, sulla destra entrando, poco sotto la parete, profondo 25 cm che ha restituito: ossa di cervus elaphus, un dente umano, Patella cerulea, Patella ferruginea. Fra gli oggetti di fattura umana: cocci di ceramica tornita, una scheggia di quarzite ed una lametta a dorso in selce. Alla fine il saggio è stato chiuso con pietroni e terra”. 

La cavità speleologicamente è insignificante per la sua stessa natura, va ricordata per il suo interesse archeologico e paleontologico. E’ una grande vacuo che s’incontra seguendo in salita la falesia, una cinquantina di metri dopo la grotta Impisu, formatasi per la caduta di grandiosi massi che si appoggiano alla parete.

Il pavimento appare sconnesso per la presenza di massi e scavi, tumultuosi alla ricerca di reperti, che hanno evidenziato un deposito antropico. Si distinguono due strati: “Quello superiore è di terra scura, fine, con poche
pietre, pochi gusci di molluschi terrestri e marini, tra i quali di patella ferruginea e poche ossa animali – di equidi, ovini, ovidi e di taglia più piccola –poche schegge di selce e qualche utensile di selce, raschiatoi, grattatoi 
e lame, tipici del paleolitico superiore. La strato inferiore è di terra rossa, particolarmente fine, untuosa, di colore aranciato, assolutamente sterile la parte superiore”. Un sondaggio della Soprintendenza ha restituito resti di Elephas mnaidriensis. (Fonte testo: Giovanni Mannino: Le Grotte di Monte Gallo: in Notiziario Archeologico Soprintendenza di Palermo 15/2016)

Documenti di approfondimento:

Gianfranco Purpura: Raffigurazioni di navi in alcune grotte dei dintorni di Palermo. Estratto dalla rivista “Sicilai Archeologica” Anno XII n. 40 2° semetre 1979

scarica il documento: Raffigurazioni di navi in alcune grotte dei dintorni di Palermo

Giovanni Mannino: Le Grotte di Monte Gallo: in Notiziario Archeologico Soprintendenza di Palermo 15/2016

scarica il documento: G_Mannino_Le_Grotte_di_Monte_Gallo_Notiz

Bibliografia e ulteriori documenti di approfondimento:

100)  PRIMA SICILIA – ALLE ORIGINI DELLA SOCIETA’ SICILIANA – volume primo a cura di Sebastiano Tusa  Palermo 1997.

198) D. Petruso – V. Forgia – L. Sineo : Il popolamento umano della Sicilia: una revisione interdisciplinare in Archivio per l’Antropologia e la Etnologia – Vol. CXLIV (2014)

Scarica file:  SINEO et al

200) Gioconda La Magna (a cura dei) Tra Etna e Simeto – La ricerca archeologica ad Adrano e nel suo territorio – Atti dell’incontro di studi per il 50° anniversario dell’istituzione del Museo di Adrano Adrano, 8 giugno 2005 – Biblioteca della Provincia Regionale di Catania 2009. Scarica file: Il_Neolitico_nella_Valle_del_Simeto 

Ignazio Caloggero:

Storia di Sicilia – 1.2. Paleolitico e mesolitico:

Storia di Sicilia – 1.2.1: I sentimenti religiosi e le sepolture nel paleolitico e nel mesolitico

Storia di Sicilia – 1.2.2: L’Arte nel Paleolitico e nel Mesolito

Storia di Sicilia – 1.2.3: Siti archeologici del Paleolitico e del Mesolitico siciliani

Inserimento scheda: Ignazio Caloggero

Contributi informativi: Ignazio Caloggero Web

Foto web

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