Stagnone di Marsala e Saline di Trapani – area marina e terrestre (ITA010028)
Street View (se presente)
Descrizione

Stagnone di Marsala e Saline di Trapani – area marina e terrestre (ITA010028)

Tipologia sito: ZPS – Zona di Protezione Speciale

Codice: ITA010028 – Ettari: 3731

Sono comprese nella Riserva naturale regionale delle Isole dello Stagnone di Marsala.

Descrizione:

Il sito è composto da un’ampia estensione di mare confinato e/o lagunare (lo Stagnone di Marsala) e una serie di saline costiere che si estendono
immediatamente a sud della città di Trapani fino a Marsala. Sono presenti alcune piccole isole all’interno dello Stagnone (Mozia o S. Pantaleo, La Scuola e Santa
Maria), mentre l’Isola Grande lo separa dal mare. La zona comprende anche un tratto di mare aperto, all’esterno della bocca nord di S. Teodoro.Dal punto di vista
amministrativo l’area in oggetto, estesa per complessivi 3.581,96 ettari, interessa i territori comunali di Trapani, Marsala e Paceco.L’Isola Grande dello Stagnone,
assieme all’Isola di Santa Maria ed all’Isola di San Pantaleo (Mozia), si ergono nell’ampia laguna prospiciente la costa di Marsala. La morfologia dell’intero
comprensorio posto a nord di Marsala, inclusa l’area lagunare dello Stagnone, lascia supporre recenti movimenti di subsidenza che hanno probabilmente
interessato anche parte della fascia costiera circostante, sulla base dei quali quella che prima doveva essere una larga piana alluvionale, è stata in gran parte
sommersa. Ciò risulta evidente anche dagli affioramenti alluvionali presenti sulla stessa Isola Grande; tali affioramenti, di tipo argilloso- marnoso, alteratissimi e
ad elevato contenuto di masserelle calcaree, botrioidali secondarie, nonchè di ciottoli di varia natura, si ripetono anche all’interno della fascia costiera del
Marsalese. Le Saline di Trapani e Paceco includono una vasta depressione retrodunale ancora oggi sfruttata attraverso la salicoltura. L’intera area si trova
inondata per buona parte dell’anno, con una porzione che si dissecca completamente in estate. Il substrato è impermeabile per l’elevata concentrazione di limo e
argilla. L’ambiente di tipo lagunare è vivificato dalla presenza di due ampie bocche poste a nord e a sud dell’isola Lunga, che consentono una circolazione
dell’acqua marina al suo interno.Dai dati termopluviometrici delle stazioni di Trapani e Marsala risultano precipitazioni medie annue comprese fra i 483 ed i 500
mm, mentre le temperature medie superano i 21°C – sulla base della classificazione bioclimatica di Rivas-Martinez, la ZPS rientra nel termomediterraneo inferiore
secco inferiore.L’area marina antistante la bocca nord dello Stagnone è quasi interamente occupata da una rigogliosa prateria a Posidonia oceanica, che si
estende da pochi cm di profondità fino a circa 5 metri: essa fa parte dell’immensa prateria che a partire da Capo Feto si estende fino alle coste di Trapani,
comprendendo i fondali delle isole Egadi, con l’esclusione di Marettimo. All’interno della zona lagunare, fra l’Isola Grande e Santa Maria e La Scuola, la prateria
assume una particolare struttura, la cosiddetta “formazione ad atollo”, disposta in maniera quasi perfettamente circolare e di dimensioni variabili. Fra Punta
dell’Alga e l’Isola Grande la prateria forma il cosiddetto “plateau recifale”; le basse profondità tipiche dell’interno dello Stagnone permettono l’emersione delle
foglie durante la bassa marea, per cui l’insieme di queste formazioni tipiche possono essere riassunte come “formazioni recifali”. La parte più interna dello
Stagnone è invece quasi interamente ricoperta da un popolamento misto a Caulerpa prolifera e Cymodocea nodosa, appartenente alla biocenosi SVMC (Sabbie
infangate in moda calma): al suo interno è presente anche la fanerogama Nanozostera noltii, oltre ad una moltitudine di specie di invertebrati bentonici (Poriferi,
Cnidari, Molluschi, Anellidi Policheti, Crostacei, Echinodermi, ecc.). Rimarchevole è la presenza di forme aegagropile di specie algali, come Rytiphlaea tinctoria e
Lithothamnion sp.: queste specie bentopleustofite vengono trascinate sul fondo dalla corrente e il lento rotolamento ne causa l’accrescimento a forma sferica,
molto caratteristico.La grande biodiversità segnalata in quest’ambiente ne fa un’area di nursery e di alimentazione per moltissime specie ittiche, che qui trovano
l’ambiente ideale per la riproduzione e per l’accrescimento dei giovanili di numerose specie di Sparidi, Mugilidi, ecc..Le saline che sono comprese nell’area
ospitano, nelle vasche di fredda, popolamenti a Cymodocea nodosa e Ruppia cirrhosa, insieme a popolamenti a invertebrati bentonici.
4.2 Quality and importance
L’intera area riveste un’importanza notevolissima, sia dal punto di vista paesaggistico che biologico-ambientale. Il sistema delle saline e le stesse aree più o
meno depresse dello Stagnone ospitano un insieme di comunità vegetali a carattere alofitico e subalofilo, caratterizzate da entità alquanto specializzate a rare in
Sicilia, anche in funzione della peculiarità dell’habitat, oltre che dalla stessa regressione nel territorio regionale. Numerose sono le specie della flora vascolare
che figurano nella lista rossa (Conti, Manzi & Pedrotti, 1992). Particolare interesse riveste altresì la presenza di varie entità della flora biologica. Nell’elenco
riportato nella sezione 3.3, vengono menzionati alcuni interessanti elementi della flora, la cui presenza nel territorio è ritenuta di particolare interesse
fitogeografico (D).Nel 1980 l’area è stata dichiarata di elevato valore ornitologico a livello internazionale venendo inserita in un apposito “inventario”. Nel 1989
l’area dello Stagnone di Marsala e le saline di Trapani è stata inserita nell’elenco delle aree di particolare importanza ornitologica in Europa. Numerose le specie
di insetti endemici o rari alcuni dei quali trovano nell’area dello Stagnone l’unica stazione di presenza in Italia (es. Teia dubia).La presenza delle formazioni recifali
di Posidonia oceanica, oltre all’importanza come nursery area per le specie ittiche, completano le peculiarità di quest’ambiente, che più di qualsiasi altro ha
mantenuto un equilibrio fra le millenarie attività umane (pesca, acquacoltura e salicoltura) e le sue caratteristiche naturalistiche ed ecologiche. All’interno della
prateria di Posidonia oceanica è presente il Mollusco Pinna nobilis, il più grande Bivalve presente nel Mediterraneo e inserito nell All. 4 della Direttiva Habitat.
L’area marina è segnalata come elettiva per i processi di speciazione di taxa marini. Sono state rinvenute 2 specie di Osteitti: Opeatogenys gracilis e Syngnathus
abaster

 

Dati ministeriali:  Formulario Natura 2000

Inserimento scheda: Ignazio Caloggero

Foto: web

Contributi informativi:  Ignazio Caloggero, Regione Sicilia

Nota: Il popolamento delle schede della Banca dati Heritage, procede per fasi incrementali: catalogazione, georeferenziazione, inserimento informazioni e immagini. Il bene culturale in oggetto è stato catalogato, georeferenziato ed inserite le prime informazioni. Al fine di arricchirne i contenuti informativi sono graditi ulteriori contributi, se lo desiderate potete contribuire attraverso la nostra area “I Vostri Contributi

Nota esclusione responsabilità

Dai una valutazione (da 1 a 5)
3.003
Invia una comunicazione all'autore della pubblicazione
[contact-form-7 id="18385"]
Share