Giovanni Falcone
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Descrizione

Giovanni Falcone

I Luoghi in oggetto sono inseriti nella “Carta regionale dei Luoghi dell’Identità e della Memoria” (LIM) istituita dalla Regione Sicilia con il  D.A n. 8410 del 03/12/2009

Il settore di riferimento è quello relativo ai “Luoghi delle personalità Storiche e della Cultura sezione Luoghi delle Personalità Antimafia, de: I Luoghi di Giovanni Falcone,

I luoghi inseriti nella LIM: 

Casa natale, via Castrofilippo 1, Palermo
Giovanni Falcone nasce a Palermo il 18 maggio 1939 in via Castrofilippo 1, in una dimora, poi demolita nel 1959, affacciata su Piazza Magione, nel cuore dell’antico quartiere della Kalsa, “con i suoi palazzi sontuosi ed eleganti, le palme ed insieme quella atmosfera che riportava ogni momento alle origini arabe del quartiere…….Non molto lontano da lì vivevano anche alcuni dei boss più sanguinari che nel corso della sua carriera di magistrato avrebbe perseguito” (Maria Falcone, 2012). La casa natale, decorata con affreschi e arazzi alle pareti, apparteneva a Pietro Bonanno, fratello della nonna, amatissimo sindaco di Palermo dal 1904 fino al giorno della prematura morte, nel 1905. “Era stato più a lungo Assessore ai Lavori Pubblici e la città gli fu sempre molto grata, tanto da dedicargli strade e ville…… Fra le altre cose, aveva reso percorribile la via verso il santuario di Santa Rosolia, completato il Teatro Massimo, aperto i bagni a mare per i poveri e portato avanti progetti per la costruzione di un ospedale….. Questo zio era quindi un modello e un motivo di orgoglio familiare” (Maria Falcone, 2012). Il padre Arturo, mutilato di guerra, era il direttore del Laboratorio Chimico Provinciale, la madre, Luisa Bentivegna, era figlia di un noto ginecologo della città. Stefania, zia paterna, fu una valente musicista. La zia Carmela una talentuosa pittrice. Il contesto familiare sensibile ai valori culturali e civili influenzò in modo determinante la formazione del giovane Falcone.

Convitto Nazionale, Piazza Sett’Angeli,3 Palermo
Il piccolo Giovanni frequentò le scuole elementari presso il Convitto Nazionale, in un maestoso edificio scolastico della seconda metà del’600, di fronte alle absidi della Cattedrale.
Un’ottima pagella dello studente Falcone, ritrovata da una ex allieva, Valeria Giarrusso, negli archivi dell’Istituto nel 1998 (successivamente consegnata in dono al Segretario Generale dell’ONU), ha ispirato il racconto “La mia partita” di Giuseppe Cadili, da cui è stato tratto il film “Convitto Falcone” (diretto da Pasquale Scimeca, presentato nel 2012 alla Mostra del Cinema di Venezia)
L’Istituto, già intitolato al re Vittorio Emanuele di Savoia, nel 1999 è stato dedicato al giudice Falcone. Il felice rinvenimento della pagella e l’intitolazione della scuola stimolano gli studenti a praticare valori ed ideali che promanano dalla vita del magistrato ed esplicitano altresì pienamente i dettati LIM.

Campetto dell’Oratorio dei Carmelitani Scalzi alla Kalsa – Palermo
Negli anni della giovinezza di Giovanni Falcone “….. gli oratori erano importanti centri di aggregazione per i ragazzini. Lì potevano giocare, provare nuovi sport, stare all’aria aperta. Fu così che verso i tredici anni mio fratello imparò a giocare a calcio e durante una delle tante partite conobbe un nuovo amico, più piccolo di soli 6 mesi: Paolo Borsellino con cui si sarebbe ritrovato sui banchi dell’Università (Maria Falcone, 2012) . Con Paolo Borsellino Falcone stabilì uno speciale sodalizio negli anni della loro attività professionale, accomunati infine da un medesimo tragico destino e da un lascito esemplare tutt’ora vivido.

Palermo, Istituto Giovanni Verga, Liceo Classico Umberto I, Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Palermo

sono i luoghi della formazione, non solo scolastica, del giovane Falcone che frequentò con profitto le scuole medie e superiori e si laureò in Giurisprudenza con una tesi in diritto amministrativo.

Gli Uffici Giudiziari di Lentini (1965-1966), Trapani (1966-1979) e Palermo (1979-1991)

dove svolse con assiduo impegno la sua attività professionale.

Villa dell’Addaura – Lungomare Cristoforo Colombo – Palermo
Il 21 giugno 1989, nei pressi della villa all’Addaura dove si trovava in vacanza, Falcone sfugge ad un attentato dinamitardo.
“Cosa Nostra si è resa conto quasi subito del pericolo rappresentato da Giovanni Falcone: un magistrato  inquirente che incarnava e proponeva un modello di investigatore capace, professionalmente attrezzato, rispettoso delle regole …..” (Sergio Lari, Procuratore della Repubblica di Caltanissetta, 2012).

L’Albero Falcone – Via Notarbartolo, 23 Palermo
Già inserito nell’allegato 1 del DA 8410 del 3.12.2009, il Ficus macrophylla si erge maestoso davanti all’abitazione di Giovanni e Francesca Falcone.
Subito dopo la strage sono stato affissi sul suo tronco messaggi, disegni, poesie, con sentimento di partecipazione spontanea che perdura con immutata intensità.
“Ancora oggi, a distanza di vent’anni, quest’albero è sempre pieno di biglietti e rappresenta il simbolo della rinascita della società palermitana. E’ attorno a questo albero che ogni anno si raccolgono i ragazzi di tutta Italia per ricordare il sacrificio di Giovanni, di Francesca, di Antonio, Vito e Rocco e anche per testimoniare la propria voglia di continuare a portare avanti le proprie idee …. …non è solo il giorno della memoria, ma la meta, il punto di arrivo, l’abbraccio di un Paese che lavora tutto l’anno per non dimenticare”.(Maria Falcone 2012)
Davanti all’Albero Falcone si conclude il percorso dei ragazzi che arrivano con la nave della legalità,

“iniziativa che permette ai giovani di confrontarsi con rappresentanti delle Istituzioni sui temi della legalità in ogni anniversario della strage di Capaci” (Francesca Barra, 2012).

Monumento commemorativo – Isola delle Femmine
Lungo l’autostrada A29, nei pressi dello svincolo di Capaci, a pochi chilometri da Palermo, una stele ricorda l’attentato al giudice Falcone, alla moglie Francesca Morvillo e agli agenti della scorta, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro e Vito Schifani.

Chiesa di San Domenico – Palermo
Dalla metà del XIX secolo la Chiesa di San Domenico è adibita a Pantheon dei siciliani illustri. Il 23 giugno del 2015, con cerimonia solenne, vi è stata traslata la salma del giudice Giovanni Falcone.

Fonte testo: D.A. n. 10 del 23/05 2016

scarica decreto: I_luoghi_di_Giovanni_Falcone

Elenco sintetico:

Casa natale, via Castrofilippo 1, Palermo

Convitto Nazionale, Piazza Sett’Angeli,3 Palermo

Campetto dell’Oratorio dei Carmelitani Scalzi alla Kalsa – Palermo

Palermo: Istituto Giovanni Verga, Liceo Classico Umberto I, Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Palermo

Gli Uffici Giudiziari di Lentini (1965-1966), Trapani (1966-1979) e Palermo (1979-1991)

Villa dell’Addaura – Lungomare Cristoforo Colombo – Palermo

L’Albero Falcone – Via Notarbartolo, 23 Palermo

Monumento commemorativo – Isola delle Femmine

Chiesa di San Domenico – Palermo

 

Inserimento scheda: Ignazio Caloggero

Foto: web

Contributi informativi:  Ignazio Caloggero, Web 

Nota: Il popolamento delle schede della Banca dati Heritage, procede per fasi incrementali: catalogazione, georeferenziazione, inserimento informazioni e immagini. Il bene culturale in oggetto è stato catalogato, georeferenziato ed inserite le prime informazioni. Al fine di arricchirne i contenuti informativi sono graditi ulteriori contributi, se lo desiderate potete contribuire attraverso la nostra area “I Vostri Contributi

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