I luoghi del racconto letterario di  Luigi Pirandello (L’esclusa)
Descrizione

I luoghi del racconto letterario di  Luigi Pirandello (L’esclusa)

Bene inserito nel registro LIM della Regione Sicilia (I Luoghi del racconto letterario, cinematografico, televisivo)  – Settore “I Luoghi del racconto letterario di Luigi Pirandello

Questo l’elenco dei luoghi inseriti nel registro LIM:

(L’esclusa)

  • Collegio Maria Adelaide (Palermo),
  • Corso Calatafimi (Palermo),
  • Teatro Massimo (Palermo),
  • Corso Vittorio Emanuele (Palermo),
  • Piazza Vittoria (Palermo);
  • Monte Cuccio (Palermo);
  • Monreale (prov. Palermo);
  • Monte Pellegrino (prov. Palermo)

L’esclusa.

L’esclusa è un romanzo di Luigi Pirandello, il cui titolo originario era Marta Ajala. Finito di scrivere nel 1893, fu pubblicato a puntate nel 1901 sulla rivista La Tribuna e, nel 1908, in volume. Pirandello lavora sullo sfondo tipico della letteratura del Verismo, ricca di dinamiche sociali ben descritte nei loro pregiudizi e nelle loro sanzioni; a questo, l’autore aggiunge una vicenda che rimanda ai paradossi del dramma esistenziale, del contrasto tra sostanza e apparenza.

Dal romanzo emerge anche il relativismo conoscitivo, ovvero l’impossibilità, per ogni individuo, di avere una visione oggettiva della realtà; infatti, la donna è convinta che la scelta del marito di cacciarla di casa sia una scelta errata (perché, appunto, innocente), di contro il marito è fermamente certo che cacciare di casa la moglie adultera sia la cosa migliore (almeno in un primo momento, poi sarà afflitto dai sensi di colpa e tenterà di farla ritornare).

È quindi evidente che entrambi i personaggi sono certi di possedere la verità, dimostrando l’inesistenza di una realtà oggettiva univoca e veritiera. Inoltre, il romanzo “gira” attorno ad un motto in latino: “NIHIL-MIHI-CONSCIO” (presente alla fine di quasi tutte le lettere dell’Alvignani), che letteralmente significa “La coscienza non mi basta”.

 

Marta è una giovane ragazza sposata con Rocco Pentagora. Il marito scopre alcune lettere inviatele da un ammiratore (Gregorio Alvignani) e la giovane viene così accusata ingiustamente di adulterio e cacciata da casa: il marito l’abbandona e viene disprezzata da tutti. Il padre si isola nella sua camera e al momento del difficile parto di Marta muore, come il bambino di lei. Così nella disperazione, la famiglia subisce ingiustizie da parte della gente del paese, ormai al corrente dei fatti accaduti; dopo la morte del padre la conceria viene affidata a Paolo Sistri, l’attività fallisce e la famiglia cade in miseria. Marta comincia a studiare e partecipa, pur non essendo appoggiata dall’ex-marito Rocco, dalla madre Agata e dall’unica amica rimasta, Anna, al concorso per il posto di maestra presso la scuola dell’istituto.

Marta vince il concorso, ma viene esclusa e sostituita da una raccomandata. La madre decide di parlare col direttore della scuola, che le concede un posto. Nonostante ciò, Marta viene costretta dalle alte cariche del paese a fingersi malata. Il direttore, aiutato dall’oramai deputato Alvignani, trova di nuovo una soluzione, trasferendo Marta a Palermo con la sorella e la madre.

La vita migliora molto a Palermo: la loro storia è all’oscuro di tutti e a scuola Marta si trova bene, anche se molti colleghi le fanno la corte. Durante il soggiorno palermitano, Marta incontra nuovamente l’Alvignani e, credendo di esserne innamorata, ha un figlio da lui. Contemporaneamente, viene chiamata dalla madre di Rocco, anche lei accusata d’infedeltà, che le chiede di visitarla, perché molto malata. Marta chiama subito Rocco e, quando arriva, i due vegliano insieme le ultime ore della madre. In seguito, Marta viene completamente riaccettata in famiglia, nonostante il fatto che per la prima volta sia accaduto davvero un tradimento. (Fonte testo: wikipedia)

 

 

 

Inserimento scheda: Ignazio Caloggero

Foto: web

Contributi informativi: Ignazio Caloggero Web, 

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