Prospetti Cattedrale di Palermo

Prospetto occidentale.

Il Proa95_cattedrale15spetto occidentale si trova in via Matteo Bonello, guarda all’arcivescovado e risale al XIII- XIV. Il Portale centrale, in stile gotico catalano è del 1353 ed è chiuso da un edicola contenente un bassorilievo di Maria con il Bambino. La porta centrale è del palermitano Filippo Sgarlata (XX sec.) Il portale è arricchito in alto da una bellissima bifora posta in prossimità della navata centrale e ai due lati due monofore cieche. Lo spazio  antistante è protetto da una balaustra sui cui pilastri sono stati collocate 4 statue di Santi, da sinistra: S. Giuseppe, S. Pietro, San Paolo e San Francesco di Paola opere di G.B. Ragusa del 7124-1725. La Balaustra sostituì quella di Vincenzo Gagini costruita nel 1575 e distrutta circa un secolo prima della realizzazione di quella attuale.

 

Prospetto meridionale.

Il b1_cattedrale21prospetto meridionale è quello in cui si trova l’ingresso attuale alla cattedrale, caratterizzato dalle caratteristiche torrette angolari e da un ampio portico in stile gotico-catalano che si affaccia sulla piazza. Il portico di questo ingresso e di Antonio Gambara, (1453) a cui si accede da tre arcate ogivali che poggiano su capitelli fioriti e sostenuti da colonne provenienti probabilmente dai resti della moschea che occupava il posto prima della cattedrale, ciò si desume dal fatto la prima colonna a sinistra porta scolpita una pagina del Corano. La trave di sostegno del frontone del portico è decorata da una serie di santi interrotta dagli stemmi del Regno della Sicilia, del Senato Palermitano e da quello della Cattedrale. Sopra, il timpano è caratterizzato dalla figura del Dio Padre al centro della scena dell’annunciazione. Ai lati del portico due piloni laterali che lo contengono, ogni pilone è su tre ordine ognuno decorato con monofore cieche. All’interno del portico un portale di Antonio Gambara, (1426) ricco di figure floreali e immagini antropomorfe e chiuso in alto da una Madonna a mosaico del XIII secolo. Sulla parete di sinistra si trova un bassorilievo commemorativo della incoronazione di Vittorio Amedeo di Savoia, Re di Sicilia nel 1713 realizzato da G.B. Ragusa (1714). Ai lati del mausoleo sono poste due statue provenienti dalla Tribuna gaginiana: San Giovanni e S. Matteo (Antonello Gagini). Sulla parete destra è allocato il bassorilievo commemorativo della incoronazione di Carlo di Borbone (1735). Ai suoi lati, in nicchie, sono state poste le statue di S. Marco e S. Luca (Antonello Gagini), anch’esse provenienti dalla Tribuna Gaginiana. Il secondo ordine del prospetto meridionale corrisponde alle pareti della navata centrale, risale al periodo normanno ed è caratterizzato da una sequenza di monofore che si alternano aperte e cieche e dalle cupolette che danno luce alla navata laterale. La cupola che domina il prospetto meridionale è stata realizzata durante il grande restauro del 1781-1801. Tutta la piazza davanti il prospetto meridionale e circondata da una balaustra in marmo sui cui pilastri sono poste statue di santi. Sul lato occidentale, quelle che si affacciano sulla via M. Bonello: S. Gregorio e S. Agostino realizzate da G. Travaglia (1673), S. Girolamo e S. Ambrogio realizzate da (A. Anello). Le statue invece che si affacciano sul Corso Vittorio Emanuele, partendo da sinistra: S. Agatone (1655), S. Cristina (1655), S. Silvia (1656) realizzate da C. D’Aprile; S. Rosalia (1655), S. Oliva (1656), S. Ninfa (1655) realizzate da Gaspare Guercio; S. Sergio(1655) di C. D’Aprile. Le statue che si affacciano sulla via G. di Bologna sono:  S. Mamiliano realizzata da G. Travaglia (1673), S. Eustorgio (1673) e S. Proculo (1673) realizzate da A. Anello; S. Golbodeo (1673) realizzata da G. Travaglia. Al centro della piazza si trova la statua di S. Rosalia di Vincenzo Vitaliano (1744) che fu collocata al posto della fontana dei tre vecchioni. Prospetto orientale. Il prospprospetto 1etto orientale, visibile dalla Piazza Sett’Angeli, è costituito dalle torri angolari sud e nord-orientale, dalle pareti esterne dei catini absidali aperti e ricollegabili all’antico tempio gualteriano. Questo lato della Cattedrale fornisce un mirabile esempio di decorazione a tarsia lavica, cioè di figure geometriche o floreali in pietra lavica alloggiate in conci di tufo. La parte alta del prospetto è caratterizzata dagli stessi ornamenti del prospetto meridionale. Una serie di alte monofore cieche sottese da archi segnati da doppia ghiera, decorata a bugne e conci a guanciale, contiene un doppio ordine di strette finestre. Il paramento murario è chiuso dalla merlatura.

 

Prospetto settentrionale. Gli elementi architettonici che decorano l’ingresso al tempio, che si apre nel lungo muro che costeggia la Via Incoronazione, sono stati recuperati dal portico realizzato in questo lato della Cattedrale nel 1563-67 da Fazio e Vincenzo Gagini. Esso è stato abolito durante i lavori del grande restauro della fine del XVIII sec. Tutte le pareti sono chiuse dalla caratteristica merlatura.

 

     

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