Il Patrimonio Mondiale dell’Umanità e i criteri per l’inserimento nella “WORLD HERITAGE LIST”

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Sempre più  frequentemente si sente parlare di siti considerati patrimonio dell’Umanità  in quando inseriti all’interno della Lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO (UNESCO World Heritage).  Ma cosa vuol dire esattamente che un sito è considerato patrimonio dell’Umanità¿ Per capirlo dobbiamo partire dalla Convenzione del Patrimonio mondiale di Parigi del 1972CONVENZIONE RIGUARDANTE LA PROTEZIONE SUL PIANO MONDIALE DEL PATRIMONIO CULTURALE E NATURALE”.  Nella Convenzione vengono fornite le definizioni del Patrimonio Culturale e Naturale.  I beni culturali sono definiti  come monumenti o insiemi eccezionali storicamente, artisticamente o scientificamente. I siti naturali sono formazioni fisiche o biologiche che hanno valore estetico o scientifico straordinario. I siti misti, frutto dell’azione combinata della natura e dell’uomo, conservano la memoria di modi di vita tradizionali e rappresentano il legame tra la natura e la cultura. Alla Convenzione hanno aderito 180 Stati (31/03/2005), che aderendo, si impegnano a proteggere i siti del proprio territorio che rientrano in una delle due definizioni. Ad alcuni di essi, quelli di particolare valore, l’Unesco riconosce il titolo di Patrimonio Mondiale, facendo sì £he la loro tutela diventi una responsabilità ²ipartita fra tutti i membri della Comunità ©nternazionale. La Convenzione, tra l’altro, ha istituito un Comitato internazionale con sede a Parigi presso l’UNESCO, che vigila sull’applicazione della Convenzione da parte dei firmatari e decide l’iscrizione di nuovi siti sulla Lista .

La World Heritage List  comprende (dati aggiornati con la 41 sessione del Comitato Unesco a Cracovia di luglio 2017) 1073 siti di cui 832 culturali , 206 siti naturali  e 35 siti misti  suddivisi in 167 paesi membri.

Attualmente l’Italia è la nazione a detenere il maggior numero di siti inclusi nella lista dei patrimonio dell’umanità (53 siti), seguita dalla Cina (52) e dalla Spagna (45).

Anche la Francia e la Germania hanno più di 40 patrimoni, con rispettivamente 42 e 41 siti riconosciuti.

Siti Unesco 2017)

La prima lista del Patrimonio mondiale è ³tata compilata nel 1978. Fra i siti allora inseriti figurano la necropoli di Memphis e le piramidi di Giza in Egitto, il parco di Yellowstone negli Stati Uniti, le chiese creuse di Lalibela in Etiopia e la città ¡ntica di Damasco in Siria. Le Città ‚Barocche del Val di Noto sono state inserite nel 2002.

Alcuni dei siti della lista dell’Unesco sono inseriti anche nella “lista del patrimonio mondiale in pericolo”. Si tratta dei siti le cui condizioni destano serie preoccupazioni, per i quali esiste una minaccia “grave e precisa” di degrado e che richiedono grandi lavori di manutenzione.

Le procedure per l’inserimento nella Lista, le norme per la selezione dei beni e l’individuazione dei criteri cui questi devono rispondere per l’iscrizione nella Lista del Patrimonio Mondiale sono indicate nelle Linee Guida Operative  revisionate nel Luglio del 2015 che, insieme al testo della Convenzione, rappresentano il documento principale del Comitato per il Patrimonio Mondiale. (scarica le linee guida: document-57-1)

I criteri vengono regolarmente rivisti dal Comitato per adeguarsi alla evoluzione del concetti di Patrimonio Mondiale. In Italia l’Ufficio Patrimonio Mondiale dell’Unesco del Ministero per i Beni e le Attività Culturali a emesso nel 2004 le “Linee Guida per la redazione e l’attuazione dei piani di gestione”  e nel 2005 il documento “Modello per la realizzazione dei Piani di gestione”.

Le procedure prevedono la presentazione delle domande da parte dei singoli Stati membri all’UNESCO.

Ogni Stato è tenuto a presentare una lista propositiva (tentative list) in cui vengono segnalati i beni che si intende iscrivere nell’arco di 5-10 anni. In una fase successiva viene predisposta e presentata, per ogni singolo bene, la documentazione completa che deve essere esaminata per l’iscrizione definitiva nella Lista. La documentazione presentata viene esaminata dalla Commissione, con il supporto tecnico degli esperti dell’ICOMOS per i siti di valore storico-artistico e dell’UICN per i siti naturali.

Le domande di inserimento nella Lista propositiva italiana devono essere inoltrate dalle Amministrazioni competenti per la gestione del sito (es. Sindaco, Sovrintendenze o un Ente parco) al Presidente del Gruppo di Lavoro interministeriale presso il Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Tale gruppo valuta le diverse proposte pervenute ai fini della compilazione della nuova Lista propositiva. Ogni anno il Ministero per i Beni e le Attività Culturali decide quali Siti già presenti nella lista propositiva, debbano essere presentati al Comitato per il Patrimonio Mondiale.

Sino alla fine del 2004, in base alle  Linee guide operative del 2002 un sito per essere inserito nella lista doveva rispondere, oltre al criterio di autenticità, ad uno o più criteri scelti da un elenco di 6 criteri per i siti culturali e di 4 criteri per i siti naturali.

Con l’adozione delle Linee Guide operative del 2005 esiste un unico elenco di criteri così strutturato (criteri riconfermati nel 2012, 2015 e nel 2016) :

CRITERI UNESCO

2002 2005/2016 Italiano Inglese
(i) (i) rappresentare un capolavoro del genio creativo dell’uomo to represent a masterpiece of human creative genius;
(ii) (ii) aver esercitato un’influenza considerevole in un dato periodo o in un’area culturale determinata, sullo sviluppo dell’architettura, delle arti monumentali, della pianificazione urbana o della creazione di paesaggi

to exhibit an important interchange of human values, over a span of time or within a cultural area of the world, on developments in architecture or technology, monumental arts, town-planning or landscape design;

(iii) (iii) costituire testimonianza unica o quantomeno eccezionale di una civiltà ¯ di una tradizione culturale scomparsa to bear a unique or at least exceptional testimony to a cultural tradition or to a civilization which is living or which has disappeared;
(iv) (iv) offrire esempio eminente di un tipo di costruzione o di complesso architettonico o di paesaggio che illustri un periodo significativo della storia umana to be an outstanding example of a type of building, architectural or technological ensemble or landscape which illustrates (a) significant stage(s) in human history;
(v) (v) costituire un esempio eminente di insediamento umano o d’occupazione del territorio tradizionale, rappresentativi di una culturale (o di culture) soprattutto quando esso diviene vulnerabile per effetto di mutazioni irreversibili to be an outstanding example of a traditional human settlement, land-use, or sea-use which is representative of a culture (or cultures), or human interaction with the environment especially when it has become vulnerable under the impact of irreversible change;
(vi) (vi) essere direttamente o materialmente associato ad avvenimenti o tradizioni viventi, idee credenze o opere artistiche e letterarie con una significanza universale eccezionale (criterio da applicare solo in circostanze eccezionali o in concomitanza con altri criteri) to be directly or tangibly associated with events or living traditions, with ideas, or with beliefs, with artistic and literary works of outstanding universal significance. (The Committee considers that this criterion should preferably be used in conjunction with other criteria);
(iii) (vii) contenere fenomeni naturali superlativi o aree di bellezza naturale eccezionale e di importanza estetica to contain superlative natural phenomena or areas of exceptional natural beauty and aesthetic importance;
(i) (viii) rappresentare esempi eccezionali degli stadi principali della storia della terra, compresa la presenza di vita, processi geologici significativi in atto per lo sviluppo della forma del territorio o caratteristiche geomorfiche o fisiografiche significative to be outstanding examples representing major stages of earth’s history, including the record of life, significant on-going geological processes in the development of landforms, or significant geomorphic or physiographic features;
(ii) (ix) essere un esempio eccezionale di processi ecologici e biologici in essere nello sviluppo e nell毬uzione degli ecosistemi terrestri, delle acque dolci, costali e marini e delle comunitࠤi piante ed animali, to be outstanding examples representing significant on-going ecological and biological processes in the evolution and development of terrestrial, fresh water, coastal and marine ecosystems and communities of plants and animals;
(iv) (x) contenere gli habitat pié­°ortanti e significativi per la conservazione in situ delle diversità ¢iologiche, comprese quelle contenenti specie minacciate di eccezionale valore universale dal punto di vista scientifico o della conservazione to contain the most important and significant natural habitats for in-situ conservation of biological diversity, including those containing threatened species of outstanding universal value from the point of view of science or conservation.

I primi 6 criteri si riferiscono ai siti culturali e gli altri 4 a quelli naturali.

(The protection, management, authenticity and integrity of properties are also important considerations.)

I Criteri sono regolarmente revisionati in modo da riflettere l’evoluzione del concetto stesso di Patrimonio Mondiale dell’Umanità® Una significativa revisione si ha avuta nel 1995 quanto il Centro del Patrimonio Mondiale ha revisionato e ampliato le indicazioni degli Orientamenti, definendo i criteri relativi ai paesaggi culturali, intesi come opere congiunte della natura e dellï­¯.

Tale categoria di beni, che “illustrano l毬uzione della società ¥ degli insediamenti umani nel corso dei secoli, sotto lusso di sollecitazioni e/o di vantaggi originati nel loro ambiente naturale e delle forze sociali, economiche e culturali successive, interne ed esterne” (dal “Regolamento per lä´µazione della Convenzione sul Patrimonio Mondiale”), devono rispondere al requisito di valore universale eccezionale sulla base della loro rappresentatività ©n termini di regione geo-culturale chiaramente definita e del loro potere di illustrare gli elementi culturali essenziali e distinti di tali regioni.

Questo riconoscimento dei beni paesaggistici riflette una mutata sensibilità ¥ consapevolezza del valore che il contesto pu಩vestire, al di là ¯ in aggiunta al valore intrinseco dell’emergenza monumentale; una scala territoriale in cui le singole testimonianze monumentali sono collegate alla storia, all’immagine ed ai valori culturali di interi contesti paesaggistici.

Le classificazioni tipologiche dei paesaggi attualmente in uso nella Convenzione comprendono:

  • giardini e parchi creati dall’uomo, intesi come paesaggi chiaramente definiti, spesso associati a costruzioni o a complessi religiosi, concepiti e creati intenzionalmente dallï­¯ per ragioni estetiche;
  • paesaggi di tipo evolutivo, ovvero paesaggi che, derivati da un㩧enza in origine sociale, economica, amministrativa o religiosa, riflettono nella loro forma attuale il processo evolutivo della loro associazione e correlazione con l�ente naturale. Il paesaggio culturale di tipo evolutivo puॳsere reliquia – cioè ®el quale il processo evolutivo in passato si è ¡rrestato ma le cui caratteristiche essenziali restano materialmente visibili – o vivente – che conserva cioè µn ruolo sociale attivo con le modalità £he continuano la sua tradizione precedente, di cui sono manifeste le testimonianze dell毬uzione nel corso del tempo.
  • paesaggio di tipo associativo, intesi come paesaggi in cui prevale, pi㨥 la presenza di tracce culturali tangibili, la forza di associazione dei fenomeni religiosi, artistici o culturali dell쥭ento naturale.

Poich頣iascun sito puॳsere eletto come patrimonio culturale dell�itࠩn funzione di una o pi�ivazioni, il numero complessivo di criteri di selezione rappresenta una misura indiretta del valore qualitativo, oltre che quantitativo del sito inserito nella lista.

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