Guida alle Offerte Esperienziali

VI INVITIAMO A VISITARE IL NUOVO PORTALE SUL TURISMO ESPERIENZIALE:

ITINERARI ESPERIENZIALI

 

 

Banca dati offerte esperienziali

 

Progetto “Turismo Esperienziale e Interpretazione del Patrimonio Culturale”
Aggiornamento maggio 2023

Premessa:

Come pronosticato da Pine e Gilmore nel 1999, stiamo assistendo ad un passaggio dall’economia dei servizi ad una economia delle esperienze, la trasformazione riguarda ormai non solo i settori storicamente legati al turismo ed alla cultura ma anche quello dei servizi e della commercializzazione dei prodotti (marketing esperienziale). Non a caso, solo per citare l’Italia, il Dossier del Piano strategico di sviluppo del turismo per il periodo 2023-2027 approvato nel maggio 2023 dalle Commissioni attività produttive di Camera e Senato riporta i termini “esperienze” ed “esperienziali” più di 30 volte sottolineando in più occasioni come il Turismo ed il Marketing Esperienziale siano un elemento strategico per lo sviluppo turistico. Lo stesso piano strategico mette in risalto anche l’importanza sia la qualità delle offerte turistiche certificate attraverso un marchio, sia la formazione dei professionisti delle esperienze.  Tutto questo comporta la necessità che le imprese (e i singoli professionisti), si preparino a quella che potremmo chiamare la Transizione Esperienziale che permetterà loro di mettere a disposizione i propri prodotti e servizi sotto forma di “Offerte Esperienziali”. Infine, essendo spesso la “materia prima” di molte esperienze, il Patrimonio Culturale, è opportuno promuovere strumenti innovativi che ne permettano, nel segno della tutela e dello sviluppo sostenibile, la promozione e la valorizzazione.

La Transizione Esperienziale si basa quindi su cinque importanti pilastri:

  1. Le Offerte Esperienziali sempre più crescenti nell’economia delle esperienze e le organizzazioni interessate a offrirle.
  2. La Garanzia delle Qualità delle Offerte Esperienziali
  3. Le Professioni interessate ed il loro riconoscimento a norma di legge
  4. La Formazione aziendale e professionale
  5. Il Patrimonio Culturale alla base di molte offerte esperienziali

Il Progetto

Il progetto nasce come risposta alla Transizione Esperienziale in atto e presenta i seguenti obiettivi:

  • Promuovere e valorizzare la Cultura Esperienziale e della Qualità e favorire la transizione delle imprese e della società verso un’economia esperienziale (Transizione Esperienziale)
  • Promuovere e valorizzare le competenze esperienziali in ambito turistico, culturale, dello spettacolo e commerciale
  • Promuovere strumenti innovativi per la promozione, valorizzazione e tutela del Patrimonio Culturale

Per raggiungere tali obbiettivi sono stati attivate diverse iniziative:

1) Diffusione delle Conoscenze

    • 1.1) Il Web delle Conoscenze: Realizzazione di aree web di approfondimento con articoli, schede di approfondimento e linee guida fruibili gratuitamente.
        • Speciale “Verso una Economia delle Esperienze”: rivolto alle Imprese Turistiche, Culturali e Commerciali
        • Speciale “Interpretazione del Patrimonio Culturale (Heritage Interpretation)”: rivolto agli Interpreti del Patrimonio Culturale
    • 1.2) Programma di Alfabetizzazione Esperienziale: Questa iniziativa comprende la possibilità, nei casi previsti, di effettuare richiesta di fruizione gratuita per i seguenti corsi tematici:
        • SPE100: Introduzione ai Percorsi Esperienziali (25 ore online)
        • SPE101: Principi di Interpretazione del Patrimonio Culturale (Heritage Interpretation) (30 ore online)
    • 1.3) Programma di Formazione Professionale: Agevolazioni per la frequenza di percorsi formativi professionalizzanti (tra parentesi il livello EQF “Quadro Europeo delle qualificazioni”)
        • Responsabile delle Esperienze (5° Liv. EQF)
        • Consulente Esperienziale (6° Liv. EQF)

2) Standardizzazione, Valorizzazione e Promozione delle Competenze Esperienziali 

    • 2.1) Standard delle Competenze Professionali: Istituzione di schemi contenenti le competenze dei professionisti esperienziali in linea agli standard europei EQF ed ECVET
    • 2.2) Attestazione delle Competenze: Attestazione ai sensi di legge delle competenze delle figure esperienziali ed ecomuseali interessate (Attestazione di Qualità e Qualificazione ai sensi della legge 4/2013 che permette tra l’atro di ottenere incarichi professionali nella Pubblica Amministrazione (DPCM 14/10/2021)
    • 2.3) Realizzazione delle Banche Dati Esperienziali: Sono state realizzate le prime Banche Dati multimediali, integrate e con tecnologia Web 3.0 a cui è possibile chiedere di essere inseriti gratuitamente:
        • Banca Dati delle Offerte Esperienziali
        • Banca Dati Professionisti delle Esperienze
        • Banca Dati dei Percorsi Formativi
        • Banca dati mondiale degli Ecomusei e dei Centri di Esperienze di Interpretazione del Patrimonio Culturale
    • 2.4) Marchio di Qualità Esperienziale ®: Istituzione del Marchio di Qualità Esperienziale “QE” che assume l’importante funzione di Garanzia nei confronti dell’utenza in quanto attesta la capacità di realizzare offerte esperienziale di qualità.
    • 2.5) Patente Internazionale delle Esperienze (IEL) (TM): Istituzione della Patente Internazionale delle Esperienze (PIE) che attesta il possesso delle competenze esperienziali necessarie per operare nel settore delle Esperienze.
    • 2.6) Formazione Professionale: Realizzazione di percorsi formativi aziendali e professionali

Tutte le Imprese, Associazioni di Categorie e parti interessate al progetto possono chiedere ulteriori informazioni sui singoli aspetti e valutare la propria partecipazione come partner: experience@centrostudihelios.it

A

Le offerte esperienziali sono suddivise in Offerte Esperienziale in senso lato (Experience) e  Offerte Esperienziale in senso stretto (Full Experience). Queste ultime sono in sostanza offerte esperienziale dove è prevista una partecipazione diretta in alcune delle fasi che costituisce l’offerta esperienziale (Apprendimento esperienziale). La distinzione è stata effettuata per per aiutare il turista che deve scegliere tra le innumerevoli offerte presenti nel territorio ma anche per gli operatori turistici che intendono offrire un turismo esperienziale inteso nel senso stretto del termine.

Di seguito le caratteristiche per individuare una offerta esperienziale:

  1. L’esperienza presenta caratteristiche di unicità e autenticità
  2. L’esperienza è’ basata sulle relazioni umane
  3. L’esperienza permette di acquisire esperienze multisensoriali (coinvolgimento dei sensi: vista, udito, tatto, olfatto e laddove possibile, gusto)?
  4. ’esperienza permette di approfondire la conoscenza di elementi di identità locale
  5. L’esperienza prevede una fase di apprendimento attraverso la partecipazione diretta dell’ospite alle attività  (offerta esperienziale in senso stretto)

Se la vostra offerta esperienziale presenta le 5 caratteristiche sopra descritte ed è possibile desumerlo in modo esplicito nella descrizione, l’offerta sarà inserita come “Full Experience” se invece non presenta o non descrive in modo esplicito anche l’apprendimento tramite la partecipazione diretta verrà inserita tra le “Experience”.

 Di seguito un approfondimento sui concetti esposti.

Per una corretta definizione di Turismo Esperienziale

Turismo Esperienziale: Realtà o etichetta di comodo?

di Ignazio Caloggero

L’origine della saggezza è la definizione dei termini
(Socrate)

Pagina di Riferimento: Speciale “Turismo e Marketing Esperienziale”

Premessa: Attenzione alle facili etichette

Una frase attribuita a Benedetto Croce è la seguente: “L’arte è ciò che tutti sanno cosa sia”, parafrasando Croce potremmo affermare che “Il Turismo Esperienziale è ciò che tutti sanno cosa sia” ma una definizione omnicomprensiva lascia spazio a tutte le interpretazioni, anche di comodo, che permetterebbero di utilizzare il termine “Turismo Esperienziale” come una semplice etichetta da appiccicare al bisogno, magari per giustificare i prezzi delle proprie offerte.

Alla luce quindi, della diffusione, spesso incontrollata e senza regola del fenomeno che vede in primo piano le “offerte turistiche”, è utile individuare gli elementi che distinguono una reale offerta esperienziale da una semplice offerta turistica che di esperienziale porta solo l’etichetta. Ciò è importante non solo per il turista che deve scegliere tra le innumerevoli offerte presenti, ma anche per gli operatori turistici che intendono offrire un turismo esperienziale reale e di qualità; ecco quindi che si rende necessario dare una risposta non ambigua alle seguenti domande:

  1. Che cos’è il Turismo Esperienziale? (Definizioni)
  2. Quali sono le caratteristiche che individuano l’offerta esperienziale? (Principi)
  3. A quali tipologie di attività si possono applicare i principi esperienziali? (Repertorio delle attività esperienziali)
  4. Quali sono le competenze professionali necessarie? (Competenze esperienziali)
  5. Come valutare la qualità delle offerte esperienziali? (Marchio di Qualità Esperienziale)

In questo articolo proverò a rispondere alle prime tre domande rimandando ad altri articoli per le ultime due.

1. Che cos’è Il Turismo Esperienziale

Da alcuni anni si sta affermando quello che viene chiamato “Turismo Esperienziale”.  Anche il Piano Strategico del Turismo (PST) 2023-2027 ne prende atto, introducendo, all’interno del comparto del turismo culturale, uno specifico capitolo che riguarda il turismo esperienziale. Il Concetto di Offerta Esperienziale interessa non solo il comparto del Turismo Culturale o quello di alta gamma ma, ad esclusione del comparto dei trasporti, riguarda in modo trasversale tutti gli altri comparti dove vengono proposte offerte turistiche nelle sue diverse declinazioni possibili.

Si assiste ad una evoluzione culturale di ciò che concerne la fruizione turistica. Si passa da un pacchetto turistico dove il turista ha un ruolo da spettatore (passivo), ad una offerta turistica dove il turista diventa attore (attivo) principale della stessa offerta. Nelle nuove forme di turismo, il pacchetto turistico, inteso a volte come insieme di servizi turistici (accoglienza, ricettività, ristorazione, intrattenimento, trasporto, ecc.), è in sostanza costituito dalle stesse emozioni vissute dal cliente. L’offerta turistica tende a trasformarsi sempre di più in una reale esperienza di vita (ed educativa), in grado di coinvolgere emotivamente, intellettualmente e fisicamente l’ospite.  In sostanza, la richiesta turistica si sposta dal classico “cosa mi offri” a “cosa mi fai sentire”.

Potremmo affermare, in linea di massima, che ogni offerta turistica di per sé è in grado di far provare emozioni e farci apprendere qualcosa: per cui potremmo classificare tutte le offerte turistiche come “offerte esperienziali”, in quanto capaci di coinvolgerci a livello emotivo, fisico e intellettuale o farci apprendere qualcosa (non necessariamente in termini positivi) ma sarebbe solo un modo di accomunare esperienze, che spesso tra di loro hanno poco in comune.

La bibliografia di settore non fornisce una definizione formale è univoca di turismo esperienziale, proverò a fornirne una, partendo da alcuni concetti base.

Esperienze: eventi memorabili che coinvolgono gli individui sul piano personale [Pine e Gilmore – 1999].

“Quanto più efficacemente un’esperienza coinvolge i sensi, tanto più sarà memorabile” [Pine e Gilmore – 1999].

Esperienze multisensoriali: Esperienze che vedono un coinvolgimento polisensoriale (coinvolgimento di più sensi tra: vista, udito, tatto, olfatto, gusto)

Esperienza Culturale: Esperienza multisensoriale che permette di approfondire la conoscenza di elementi di identità locali” (Ignazio Caloggero – 2019)

Offerta Esperienziale: quando l’esperienza costituisce l’oggetto primario dell’offerta.

Turismo Esperienziale: quando l’offerta turistica comprende una o più offerte esperienziali.

Ma è su alcuni principi che vedremo tra poco, che si trova la vera base terminologica e su cui si basa il fenomeno del turismo esperienziale.

In alcuni casi assistiamo ad esperienze che, pur nascendo come strumento accessorio per la vendita di beni servizi (Marketing Esperienziale) assumono un richiamo turistico proprio per la loro valenza emozionale.

Un punto da cui partire è quello di individuare le diverse tipologie di attività esperienziali, a tal proposito viene in aiuto il Repertorio delle Attività Esperienziale.

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2. Quali sono le caratteristiche che individuano l’offerta esperienziale (i Principi)

Un percorso esperienziale  dovrebbe rispettare una serie di principi che lo caratterizzano, eccoli:

    1. Multisensorialità: Il percorso esperienziale deve prevedere attività di tipo multisensoriale (coinvolgimento dei sensi: vista, udito, tatto, olfatto e laddove possibile, gusto)
    2. Approccio Culturale (Identità locali): Il percorso esperienziale deve permettere di approfondire la conoscenza di elementi di identità locale
    3. Unicità: il percorso esperienziale deve presentare caratteristiche di unicità
    4. Approccio relazionale (centralità e unicità delle persone): il percorso esperienziale deve essere basato sulle relazioni umane
    5. Partecipazione diretta: il percorso esperienziale deve prevedere la partecipazione diretta dell’ospite ad alcune attività
    6. Apprendimento esperienziale: il percorso esperienziale deve prevedere una fase di apprendimento attraverso la partecipazione diretta dell’ospite ad alcune attività
    7. Approccio tematico: ogni percorso dovrà essere costruito a partire da un tema che lo caratterizza e che ne costituisce il filo conduttore
    8. Approccio estetico: l’approccio estetico, è uno degli elementi, assieme a quello della partecipazione diretta, alla base del concetto di “immersione”. Gli eventi che costituiscono “la messa in scena dell’esperienza” devono essere progettati in modo da dare importanza a tutti gli aspetti che possano influire sull’estetica: l’atmosfera, il senso del bello, il luogo scelto per l’esperienza, la trama (sceneggiatura) che deve essere coerente con il tema scelto ed il luogo individuato.
    9. Intrattenimento: il percorso esperienziale dovrebbe anche prevedere dei momenti di intrattenimento che arricchiscono e rendono piacevole l’esperienza.
    10. Immersione: Il principio di immersione è in realtà, la diretta conseguenza dell’applicazione dei principi di multisensorialità, partecipazione diretta e approccio estetico. Tecniche immersive possono essere implementate al fine di creare un ambiente scenico che vede i partecipanti immersi in un contesto multisensoriale.

I livelli di Esperienza sono legati al livello di applicazione di tali principi.

Esperienze (a carattere prevalentemente commerciale) 

  • Esperienza (Primo Livello): Esperienza multisensoriale, che presenta caratteristiche di unicità” (principi 1, 3)
  • Esperienza Autentica (Secondo Livello): “Esperienza multisensoriale, unica, basata sulle relazioni umane, che prevedono la partecipazione diretta degli ospiti, e basata su un approccio tematico” (principi 1, 3, 4, 5, 7)
  • Esperienza Piena (Terzo Livello): “Esperienza multisensoriale, unica, tematica e immersiva, basata sulle relazioni umane, che prevede la partecipazione diretta degli ospiti nelle attività che costituiscono l’esperienza stessa” (principi 1, 3, 4, 5, 7, 8, 9, 10)

Esperienze Culturali

  • Esperienza Culturale (Primo Livello): “Esperienza multisensoriale che permette di approfondire la conoscenza di elementi di identità locali” (principi 1, 2, 3)
  • Esperienza Culturale Autentica (Secondo Livello): Esperienza multisensoriale, unica, basata sulle relazioni umane, che permette la comprensione di elementi di identità locale attraverso la partecipazione diretta nelle attività che costituiscono l’esperienza stessa” (principi 1, 2, 3, 4,5, 6, 7)
  • Esperienza Culturale Piena (Terzo Livello): Esperienza multisensoriale, unica, tematica e immersiva, basata sulle relazioni umane, che permette la comprensione di elementi di identità locale attraverso la partecipazione diretta nelle attività che costituiscono l’esperienza stessa” (principi 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10 )

A differenza di quanto da me fatto in passato, ho voluto distinguere le Esperienze a carattere prevalentemente commerciali da quelle prettamente culturali, a seconda o meno del coinvolgimento, nell’offerta, di aspetti riguardanti le identità locali (Patrimonio Culturale).

3. Quali sono le tipologie di attività esperienziali (Repertorio delle attività esperienziali) 

Elenco non esaustivo di attività esperienziali estratto dal Repertorio delle Attività Esperienziali a cui si rimanda per approfondimento

  • Dinner Experience (DIE):
    • Show Cooking Experience
    • Sensorial Dinner Experience
    • Location Dinner Experience
    • Narrative Dinner Experience
    • Dinner Show Experience
    • Art Dinner Experience
    • School Dinner Experience
  • Guest Experience (GUE):
    • Sensorial Guest Experience
    • Narrative Guest Experience
    • Location Guest Experience
      • Seaside Village Experience
      • Farmhouse Experience
      • Glamping Experience
    • Integrative Guest Experience
  • Cultural Heritage Experience (CHE)
    • Food and Wine Experience
    • Heritage Sides Experience
    • Intangible Cultural Heritage Experience
    • Cultural Expositive Experience
    • Museum/Ecomuseum Experience
    • Immersive Art Experience
    • Cultural Entertainment Experience
    • Cultural Learning Experience
    • Heritage Interpretation Experience
  • Open Air Experience (OAE)
    • Trekking and Hiking Experience
    • Bike Experience
    • Diving Experience
    • Speleology Experience
    • River Experience
    • Horse Experience
    • Donkey Experience
    • Animal Experience
    • Marine Life Experience
    • Flight Experience
    • Fishing Tourism Experience (Pescaturismo)
  • Wellness Experience (WLE)
  • Entertainment and Show Experience (ESE)
  • Sport Experience (SPE)
  • Experiential Marketing (EMA)
  • Nel proseguo del discorso, verrà usato il termine percorso, preferendolo al termine offerta per sottolineare il fatto che un percorso è un insieme di attività legate tra di loro, che mirano ad uno scopo ben preciso ma che non necessariamente devono configurarsi come una offerta turistica.

Per approfondire gli argomenti trattati in questo articolo:

Percorsi Esperienziali e Interpretazione del Patrimonio Culturale Vol. 1: Origini e Principi Teorici (volume scaricabile gratuitamente)

Ignazio Caloggero – Turismo e Marketing Esperienziale: Teoria, Esempi operativi e Marchio di Qualità Esperienziale (di prossima pubblicazione)

Corso Base SPE100: Introduzione ai Percorsi Esperienziali (25 ore online) (corso fruibile all’interno del progetto “Turismo Esperienziale e Interpretazione del Patrimonio Culturale”)

Per un approfondimento sui singoli principi e la visualizzazione di esempi operativi, si vedano le seguenti schede.

Ignazio Caloggero – Presidente AIPTOC – Associazione Italiana Professionisti del Turismo e Operatori Culturali. Associazione inserita nell’Elenco delle Associazioni Professionali che rilasciano l’Attestato di qualità e di qualificazione professionale dei Servizi, del Ministero delle Imprese e del Made in Italy (ex MISE) – info@aiptoc.it

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