Villaggio preistorico di Baravitalla
La Contrada Baravitalla si trova nella parte settentrionale della Cava d’Ispica, ad Est della Cava si innalza un altopiano roccioso sede della piccola necropoli del villaggio castelluciano di Baravitalla. In quest’ultimo sito è stato trovato un vero e proprio villaggio fortificato e una necropoli con una cinquantina di tombe a grotticelle artificiali, una di queste tombe, vicino ad una masseria, è la “Tomba a finti pilastri” caratterizzati da 10 finti piastrini ricavati ai lati dell’ingresso: 5 a sinistra e 5 a destra dell’ingresso. Il prospetto largo circa mt 3,80 è alto mt 1,15. La tomba è costituita da due ambienti, divisi da un secondo portello: un’anticamera ovale e una cameretta funeraria del tipo a “forno” di altezza pari a mt. 1 e con diametro pari a mt. 2 e 1,5. (La Masseria suddetta ha le seguenti coordinate: Lat. 36.51.34 Long. 14.49.49). Durante la prima età del bronzo, l’area degli iblei è fortemente caratterizzata dalla cultura cosiddetta di Castelluccio. Esempi di utilizzo del prospetto di tomba a finti pilastri ricavati dalla roccia si hanno a Cava Lazzaro o Cava grande (tra Modica e Rosolini), a Cava D’Ispica – Calicantone e, appunto a Cava D’Ispica – Baravitalla. Nella Sicilia sud orientale e meridionale sono centinaia gli insediamenti appartenenti al periodo castelluciano, a volte distanti tra di loro solo qualche chilometro, alcuni di questi siti sono: Branco Grande e Paolina, Castiglione, contrada sulla strada tra Comiso e Ragusa, Monte Tabuto e Monte Racello nei pressi di Cannicarao, Paraspola e Aranci, nei pressi di Chiaramonte Gulfi, Monte Sallia, Cava dei Servi, tra Frigintini e S. Giacomo, Ragusa Ibla, S. Croce Camerina.
Cronologia: XIX-XIV sec. a.C
Sito sottoposto a vincolo archeologico: DA 97 Data 12/01/1985
Inserimento scheda: Ignazio Caloggero
Foto: Ignazio Caloggero
Contributi informativi: Web, Regione Sicilia
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