Stigghiola
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Descrizione

Stigghiola (Turciniuna)

Prodotto inserito nell’elenco nazionale dei prodotti agroalimentari tradizionali (PAT)

Tipologia PAT : Prodotti della Gastronomia

Area di Produzione: Tutta l’Isola

La stigghiola è un tipico piatto della cucina siciliana, ma è particolarmente apprezzata famosa a Palermo, che ha come ingrediente base le budella (in particolare quelle di agnello)

 

Scheda tecnica del prodotto agroalimentare tradizionale (P.A.T)

 

Territorio interessato alla produzione: Tutta l’isola.

Descrizione sintetica del prodotto: Budella di agnello riempite con ingredienti vari.

Descrizione delle metodiche di lavorazione, conservazione e stagionatura: Ingredienti: fegato di agnello, provola, uova, cipolla, budella di agnello, velo d’intestino di agnello. Olio d’oliva, sale, pepe, prezzemolo tritato.

Preparazione: tagliare il fegato a striscioline e la cipolla a fette sottilissime, dopo averli nettati e lavati. Stendere il velo d’intestino sulla spianatoia e disporvi sopra il fegato, le uova sode tagliate a spicchi, pezzetti di provola, un po’ di cipolla, prezzemolo tritato, sale e pepe. Arrotolare il velo per chiedere tutti  gli ingredienti e avvolgervi tutt’intorno le budelle (preventivamente svuotate e lavate con sale grosso in acqua corrente finchè saranno divenute trasparenti). Porre la “stigghiola” in padella con la rimanente cipolla, un po’ d’olio e un dito d’acqua. Quando l’acqua si sarà consumata fare rosolare da tutti i lati. Servire calda.

In alcune zone come nel palermitano la “stigghiola” è fatta semplicemente con le budella d’agnello condite con cipolla, prezzemolo, sale e pepe e cucinate alla griglia.

Materiali  e    attrezzature  specifiche  utilizzate  per  la  preparazione  e  il condizionamento:  Nessuna attrezzatura specifica.

Descrizione dei locali di lavorazione, conservazione e stagionatura: Ambienti domestici e macellerie. Ancora oggi a Palermo, le “stigghiola” vengono arrostite alla brace per le strade della città.

Elementi che comprovino che le metodologie siano state praticate in maniera omogenea e secondo regole tradizionali per un periodo non inferiore ai 25 anni: “Mancia e seri lu spizziali, – la fasola non è sali.– Nun è sali la fasola, – la sasizza, ‘un è stigghiola. – La stigghiola ‘un è sasizza, – la palumma non è jizza. (Mangia e siede lo speziale, – i fagioli non sono sale. – Non sono sale i fagioli, – la salsiccia non è  stigghiola.

– La stigghiola non è salsiccia, – la colomba non è lumaca)”.

(Canto della messe, trascrizione di Serafino Amabile Guastella in Canti popolari del circondario di Modica, 1876).

Fonte Schede Pat: Regione Sicilia 

Inserimento scheda: Ignazio Caloggero

Contributi informativi:  Web, Regione Sicilia

Nota: Il popolamento delle schede della Banca dati Heritage, procede per fasi incrementali: catalogazione, georeferenziazione, inserimento informazioni e immagini. Il bene culturale in oggetto è stato catalogato, ed inserite le prime informazioni. Al fine di arricchirne i contenuti informativi sono graditi ulteriori contributi, se lo desiderate potete contribuire attraverso la nostra area “I Vostri Contributi

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