Monte Quacella, Monte dei Cervi, Pizzo Carbonara, Monte Ferro, Pizzo Otiero
Tipologia sito: ZSC – Zona Speciale di Conservazione
Codice: ITA020016 – Ettari: 8355
Descrizione:
L’area del SIC interamente inclusa all’interno dell’omonimo parco regionale delle Madonie, comprende una vasta area del settore sud-occidentale, interessando il territorio comunale di Scillato, Polizzi Generosa, Collesano, Isnello, Petralia Sottana e Castelbuono. Il complesso orografico culmina ad ovest nelle cime di Cozzo Vuturo (m 1507), M. Fanusi (m 1472), M. Castellano (m 1856), M. dei Cervi (m 1794), Pizzo Antenna (m 1697), (m 1673), Pizzo Carbonara (m 1979), Pizzo della Principessa (m 1654), M. Cavallo (m 1757), M. S. Salvatore (m 1912), Pizzo dell’Inferno (m 1805), Pizzo Cerasa (m 1559), Pizzo Canna (m 1977), M. Ferro (m 1906), M. Mufara (m 1865), M. Quacella (m 1869), e M. Daino (m 11789). Dal punto di vista geologico, si tratta del massiccio carbonatico relativo alle unità stratigrafico-strutturali di Monte dei Cervi e di Monte Mufara-Pizzo di Pilo, la prima delle quali è rappresentata prevalentemente da calciluliti selciose e marnose, brecce dolomizzte e dolomie brecciate, nonché radiolariti, argilliti e calcareniti risedimentate, mentre l’Unità Monte Mufara-Pizzo di Pilo si caratterizza per la dominanza di marne, dolomie, brecce, calcari e calcari marnosi. Sulla base della classificazione di RIVAS-MARTINEZ (1994), i caratteri bioclimatici del comprensorio possono complessivamente riferirsi ai termotipi mesomediterraneo (temperatura media: 16-13 °C) e supramediterraneo (temperatura media: 8-13 °C), con ombrotipo variabile fra il subumido (piovosità media: 600-1000 mm) e l’umido (piovosità media: > 1000 mm), man mano che si passa dalla zona collinare alle fasce submontana e montana.Il paesaggio vegetale risulta preminentemente caratterizzato dalle serie Back to top basifile del Leccio (Aceri-Querco ilicis sigmetum) e del Faggio (Luzulo-Fago sylvaticae sigmetum), la quale ultima si estende ampiamente lungo le aree sommitali del massiccio calcareo; si rilevano altresì anche vari microgeosigmeti caratterizzati da aspetti fitocenotici di rilevante interesse scientifico. Le stesse serie forestali sono in buona parte rappresentate da aspetti secondari, quale risultato di una utilizzazione territoriale che nel passato è stata orientata soprattutto verso l’attività silvana e zootecnica.
Si tratta di un comprensorio che riveste anche un notevole interesse faunistico per la presenza di una ricca zoocenosi comprendente specie rare e/o minacciate. Molte specie di insetti endemici delle Madonie vivono esclusivamente in questo sito.
Fonte: Ministero dell’Ambiente Formulario Natura 2000
Ricade nel Parco delle Madonie
Dati ministeriali: Mappa Ministeriale Formulario Natura 2000
Inserimento scheda: Ignazio Caloggero
Foto: web
Contributi informativi: Ignazio Caloggero, Regione Sicilia
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