Monte Pellegrino (EUAP0839)
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Descrizione

Monte Pellegrino (EUAP0839)

Tipologia sito
RNO = Riserva Naturale Orientata

Codici WDPA/EUAP: 63172  EUAP0839

  • Ex Province interessate: Palermo
  • Comuni interessati:  Palermo
  • Istituzione: D.A. 610/44 del 6/10/1995

Descrizione:

La prima misura di tutela dell’odierna area della Riserva risale alla fine del XVIII secolo, per iniziativa di Ferdinando di Borbone il quale, con un editto reale, espropriò un’area di circa 400 ettari comprendenti parte del Monte, della Favorita e i pantani di Mondello, per dedicarla ad attività di sperimentazione agricola e ad una riserva di caccia.
Nel 1991 l’area di Monte Pellegrino è stata inserita nel Piano regionale dei parchi e delle riserve naturali, approvato con decreto assessoriale n.970 del 10 giugno 1991.
L’odierna Riserva è stata istituita con Decreto dell’Assessore Regionale al Territorio n.610/44 dell’ottobre 1995, e affidata in gestione all’Associazione Rangers d’Italia.

La riserva, estesa 1.050 ettari, comprende l’intero massiccio del Monte Pellegrino (zona A di Riserva) e il Parco della Favorita (zona B o di pre-Riserva), ad esclusione delle infrastrutture sportive.

Il Monte Pellegrino è un massiccio montuoso di rocce carbonatiche con prevalenza di calcari, alto 606 metri s.l.m, caratterizzato da un’orografia estremamente movimentata, ricca di pianori praticabili, e con fianchi ripidi ricchi di fenomeni di carsismo, con ben 134 grotte di origine marina e/o carsica.

L’area è inserita nel sito di interesse comunitario ITA020014.

Flora

I costoni scoscesi del promontorio ospitano specie botaniche tipiche delle rupi costiere quali la palma nana (Chamaerops umilis), il ficodindia (Opuntia ficus-indica), il cappero (Capparis spinosa), il cavolo rupestre (Brassica rupestris), l’erba perla mediterranea (Glandora rosmarinifolia), l’euforbia di Bivona (Euphorbia bivonae), il garofano di rupe (Dianthus rupicola), la vedovina delle scogliere (Scabiosa cretica) nonché alcuni endemismi quali il fiordaliso delle scogliere (Centaurea ucriae).

La zona delle falde ospita ampie aree di garigamacchia mediterranea e residui lembi di lecceta. Tra le specie presenti in questa zona abbiamo il leccio (Quercus ilex), l’orniello (Fraxinus ornus), il carrubo (Ceratonia siliqua), il corbezzolo (Arbutus unedo), l’alloro (Laurus nobilis), il lentisco (Pistacia lentiscus), il terebinto (Pistacia terebinthus), il viburno (Viburnum tinus), il sommacco (Rhus coriaria), l’olivastro (Olea europaea var. sylvestris), l’alaterno (Rhamnus alaternus), l’euforbia arborea (Euphorbia dendroides), la salsapariglia (Smilax aspera); negli ambienti di gariga sono presenti l’ampelodesma (Ampelodesmos mauritanicus), l’erba fontana (Pennisetum setaceum), la cardogna maggiore (Scolymus grandiflorus).

Il sottobosco ospita splendide orchidee, quali per esempio l’endemica Ophrys lunulata, specie prioritaria secondo la direttiva Habitat dell’Unione Europea (codice 1905).

Parte dell’area della Real Tenuta della Favorita è infine occupata da zone coltivate (agrumetiortifrutteti, campi agricoli sperimentali) e da zone rimboschite a conifere.

Fauna

Tra i mammiferi presenti nel parco ci sono la volpe (Vulpes vulpes), la donnola (Mustela nivalis), l’arvicola del Savi (Microtus savii), il cinghiale (Sus scrofa), il coniglio selvatico (Oryctolagus cuniculus). Nelle grotte segnalatala presenza del pipistrello Rhinolophus ferrumequinum.

La Riserva ospita oltre 40 specie di uccelli. Tra i rapaci, oltre al falco pellegrino (Falco peregrinus), a cui il monte deve la sua denominazione, vi nidificano la poiana (Buteo buteo), il gheppio (Falco tinnunculus), il barbagianni (Tyto alba), l’assiolo (Otus scops) e la civetta (Athene noctua); l’area è inoltre sulla rotta migratoria del falco pecchiaiolo (Pernis apivorus). Altri uccelli osservabili sono il passero solitario (Monticola solitarius) ed il crociere (Loxia curvirostra).

Per quanto riguarda i rettili la riserva tutela il colubro leopardino (Zamenis situla),e l’aspide (Vipera aspis); sono inoltre presenti moltissimi esemplari della lucertola siciliana (Podarcis waglerianus).

Tra gli anfibi merita di essere menzionata la presenza di due endemismi: il discoglosso dipinto (Discoglossus pictus) e il rospo smeraldino siciliano (Bufotes boulengeri siculus), di cui esiste una numerosa colonia che si riproduce nei pressi del Gorgo di Santa Rosalia, una pozza naturale che sorge non distante dall’omonimo Santuario.

Interessanti endemismi si annoverano anche nella malacofauna quali Cornu mazzullii e Marmorana sicana.

 

 

(Fonte testo: Wikipedia )

Siti Natura 2000 associati:

Inserimento scheda: Ignazio Caloggero

Foto e video: web

Contributi informativi:  Ignazio Caloggero, Web 

Nota: Il popolamento delle schede della Banca dati Heritage, procede per fasi incrementali: catalogazione, georeferenziazione, inserimento informazioni e immagini. Il bene culturale in oggetto è stato catalogato, georeferenziato ed inserite le prime informazioni. Al fine di arricchirne i contenuti informativi sono graditi ulteriori contributi, se lo desiderate potete contribuire attraverso la nostra area “I Vostri Contributi

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