Luoghi del Mito di Ercole: Fonti di Acqua Calda di Imera
Descrizione

Luoghi del Mito di Ercole: Fonti di Acqua Calda di Imera

Il sito fa parte dei Luoghi del Mito di Ercole  inseriti nel Registro della Regione Sicilia  LIM (Luoghi degli eroi e delle leggende eroiche)

Eracle in Sicilia

Nella sua decima fatica, una volta sottratti i buoi a Gerione, Eracle intraprese la via del ritorno che lo portò fino in Sicilia, dove arrivò a nuoto insieme alla sua mandria. Appena arrivato si dovette scontrare con la voracità di Cariddi, figlia della terra e di Poseidone, che rubò alcuni dei buoi sacri di Eracle e li divorò. Il gesto di Cariddi non piacque molto a Zeus, che la colpì con un fulmine facendola precipitare in mare nelle vesti di un mostro che inghiottiva le navi che passavano in quel punto.

Eracle decise di compiere il periplo dell’isola, quindi si diresse verso la regione di Erice ma, giunto nei pressi di Imera, fu accolto dalle ninfe, che fecero scaturire delle fonti di acqua calda, affinché egli si rinfrancasse dalle fatiche del viaggio. Dopo essere stato il primo ospite di quelle che divennero le terme di Termini Imerese, partì per Erice, dove affrontò e vinse in combattimento Erice, il figlio di Afrodite che aveva fondato l’omonima città. Arrivato a Siracusa, prese uno dei tori più belli, lo pose nella fonte di Ciane e lo sacrificò in onore di Persefone, ordinando agli abitanti di compiere annualmente cerimonie e sacrifici in onore di Persefone e Ciane. Dopo Siracusa, Eracle si diresse verso l’interno dell’isola dove dovette affrontare in battaglia un gruppo di indigeni Sicani che gli si opposero. Li vinse uccidendone molti, fra loro, alcuni strateghi importanti che ricevettero, in seguito, dai Sicani gli onori attribuiti agli eroi. Fu anche a Lentini e ad Agira (chiamata Agirio da Diodoro Siculo e Argira da Tommaso Fazello), dove nei pressi della città, i suoi buoi passando per una strada sassosa, lasciarono delle impronte come se la strada fosse stata di cera[9].

Ad Agira Eracle, assieme a Iolao suo fedele compagno d’armi, furono venerati come dei[10]. L’eroe, che fino ad allora non aveva accettato sacrifici in suo onore, “poiché la volontà divina gli suggeriva di essere vicino all’immortalità”, diede il permesso ai festeggiamenti in suo onore[11]. Come segno di riconoscenza verso il popolo di Agira, Eracle costruì un lago di fronte alla città ordinando che fosse chiamato con un nome derivato dal suo, così come diede il proprio nome alle impronte lasciate dai suoi buoi nella strada rocciosa prima citata.

Luoghi indicati nel registro LIM della Regione Sicilia (Luoghi dell’Identità e della Memoria)  – Settore “Luoghi degli dei e divinità minori:

  • Erice (prov. Trapani)
  • Fonti di Acqua Calda di Imera (Termini Imerese – prov. Palermo)
  • Fonti di Acqua Calda di Segesta (Calatafimi – prov. Trapani)
  •  Case del biviere (Lentini – prov. Siracusa)
  • Scilla e Cariddi (Stretto di Messina)

Per visualizzare i luoghi del Mito su Mappa Interattiva si veda la seguente pagina web: I luoghi di Ercole

Inserimento scheda: Ignazio Caloggero

Foto: web

Contributi informativi:  Ignazio Caloggero, Regione Sicilia

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