Lu Cuntu di Biamunti
Progetto: Atlante del Patrimonio Culturale Immateriale di Sicilia
Scheda inizializzata ai fini della catalogazione iniziale.
In fase di analisi per una prima stesura che avverrà prossimamente
DA
FIABE NOVELLE E RACCONTI POPOLARI SICILIANI VOL. II Di Giuseppe Pitrè. In Biblioteca delle tradizioni popolari Siciliane vol V.
Lu Cuntu di Biamunti
Variante di LXXI – Lu Ciclòpu.
In questa versione, Biamonte, principe ereditario d’un grosso
regno, dopo aver veduto tutto ed esser partito colla madre, dopo
trovatale l’acqua resuscita-morti, ed essere stato ucciso dalla madre e poi ritornato in vita dalle fate sorelle come nel Ciclope, uccide alla sua volta la madre e il ladro.
Sotto il nome di Beppe, con alcuni peli della criniera d’un cavallo fatato, va ad acconciarsi con un fornaio. Un giorno, sconosciuto, recasi ad una giostra, ove si promette la figlia del re al vincitore. Giostra e vince; ma ferito, riceve una pezzuola dalla principessa per fasciarsi, per cui poi egli la sposa mentre altri principi
se la contrastano. Ella è dolente di questo partito plebeo. Una volta si va a caccia; i cognati di Beppe non prendono nessun uccello,
egli prende cinghiali. I cognati se li fanno dare per potersi vantare
presso la regina; ma Beppe li cede dopo che i cognati si son lasciati toccare il sedere dal suo cavallo, che per esser fatato lasciavi improntate alcune parole che svelano l’arcano. Così, giunti tutti
a palazzo, sono sbugiardati mentre si pavoneggiano delle immeritate lodi alla lor caccia
Inserimento scheda: Ignazio Caloggero
Foto:
Contributi informativi: Ignazio Caloggero
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