Ex Stabilimento Florio delle Tonnare di Favignana e Formica
Street View (se presente)
Descrizione

Ex Stabilimento Florio delle Tonnare di Favignana e Formica

La famiglia Florio nel 1841 prese in affitto la tonnara per la mattanza dalla famiglia Pallavicini di Genova. Acquistate le isole di Favignana e Formica e acquisiti i diritti di pesca nel 1874, ad opera di Ignazio Florio che chiamò l’architetto Giuseppe Damiani Almeyda e ampliò e ristrutturò la tonnara, costruendo lo stabilimento per la conservazione del tonno. Il primo del suo genere ed è qui che fu inventato il rivoluzionario metodo della conservazione del tonno sott’olio dopo la bollitura e inscatolamento.

Il tonno tagliato a pezzi veniva cotto in 24 grandi caldaie, ancor oggi visibili, e, successivamente, posto ad asciugare. In un altro ampio locale si effettuava la lavorazione delle latte, mediante utilizzo di macchine e saldatrici. Alla Esposizione universale del 189192 la Florio presentò anche innovative scatolette di latta con apertura a chiave. Con la costruzione dello stabilimento, il rinnovato impulso dato alla pesca e alla commercializzazione del tonno rosso, sui principali mercati nazionali e stranieri, fu ampiamente ripagato dal successo, sia in termini di immagine che di profitto.

Anche quando, nei primi decenni del ‘900, quello che era stato il più importante gruppo industriale e finanziario siciliano fallì, lo Stabilimento Florio, rimase pienamente produttivo passando, nei primi anni trenta, prima tra le aziende di proprietà dell’IRI, e nel 1938 nelle mani degli imprenditori genovesi Parodi (Giovan Battista e Vittorio) che proseguirono l’attività, che ancor oggi gestiscono il marchio Tonnare Florio.

Nel 1985 la gestione dell’attività fu affidata all’imprenditore trapanese Nino Castiglione, proprietario di un’industria conserviera e che già gestiva la tonnara San Cusumano. Nel 1991 lo stabilimento fu acquisito dalla Regione Siciliana. I lavori, avviati dai tecnici della Soprintendenza per i Beni Culturali ed Ambientali di Trapani, si sono conclusi nel 2010, facendone uno splendido esempio di archeologia industriale.

Al suo interno uno spazio è destinato a museo, con sale multimediali, testimonianze video legate alla mattanza e alla tonnara, e inoltre filmati storici concessi dall’Istituto Luce.
L’ingresso è solo in gruppi guidati a pagamento. È presente inoltre un'”antiquarium” con reperti archeologici ritrovati nell’arcipelago, tra cui alcuni rostri della battaglia delle Egadi.

Fonte del testo: Wikipedia

Inserimento scheda: Ignazio Caloggero

Foto: Di Antonino Furnari – Opera propria, CC BY-SA 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=34612070

Contributi informativi:  web, sito https://reimar.it/

Nota: Il popolamento delle schede della Banca dati Heritage, procede per fasi incrementali: catalogazione, georeferenziazione, inserimento informazioni e immagini. Il bene culturale in oggetto è stato catalogato, georeferenziato ed inserite le prime informazioni. Al fine di arricchirne i contenuti informativi sono graditi ulteriori contributi, se lo desiderate potete contribuire attraverso la nostra area “I Vostri Contributi

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