Conca del Salto (ITA080011)
Street View (se presente)
Descrizione

Conca del Salto

Tipologia sito: SIC – Sito di Interesse Comunitario

Codice: ITA080011 – Ettari: 291

Descrizione: 

Altre caratteristiche sito:La vegetazione più appariscente e maggiormente diversificata è quella forestale che è rappresentata da boschi ripariali a Platanus
orientalis e Salix pedicellata, che si insedia lungo quasi tutti i bordi dei corsi d?acqua, e da boschi sempreversi a Quercus ilex, che ricoprono i versanti più impervi
e rocciosi dei valloni. Le spettacolari pareti rocciose ospitano una vegetazione casmofila ricca in specie rare ed endemiche. Frequenti sono pure le praterie
steppiche perenni a Hyparrhenia hirta ed a Ampelodesmos mauritanicus, che si insediano sulle superfici più acclivi e degradate. Aspetti di vegetazione igrofila si
rinvengono lungo i corsi d?acqua con comunità sommerse o anfibie. Il sito ricade nei territori dei comuni di Modica, Ispica e Rosolini.I suoli sono mosaici di suoli
bruni degradati e di terre rosse mediterranee. I substrati sono costituiti da calcari compatti terziari della serie Plateau Ibleo.Il clima del sito è termomediterraneo
secco secondo la terminologia di Rivas Martinez.Presenti aspetti casmofiti (8210), aspetti dei prati effimeri afferenti ai Thero-Brachipodietea (6220), aspetti di
vegetazione termo-mediterranea a Euphorbia dendroides e a Chamaerops humilis (5330), quercete a Quercus ilex e loro aspetti degradati (9340). Formazioni
degli stillicidi

La Conca del Salto s?inquadra geograficamente all?interno degli Iblei, in posizione quasi centrale ed esattamente lungo il corso fluviale della Fiumara di Modica
a media distanza tra gli abitati di Modica e Scicli. Si tratta di una cascata, la cui origine è da collegare all’attività tettonica post Messiniana, responsabile
dell’attuale assetto strutturale del Plateau ibleo.La collocazione cartografica è data dal foglio IGM 276 tavoletta II NO ?Scicli? in scala 1:25.000 della Carta d?
Italia, con un?altitudine s.l.m. di 230 m circa, mentre territorialmente insiste in Contrada Scardacucco territorio di Modica (RG), all?interno di un contesto
geologico costituito in prevalenza dai calcari oligo-miocenici della Formazione Ragusa. A tale formazione, dai dati di sottosuolo, è stato attribuito uno spessore
complessivo di circa 500 m, distinguendo dal basso verso l’alto due Membri: Membro Leonardo e Membro Irminio. Nel sito si può osservare l’intera successione
stratigrafica che comprende la parte apicale del M. Leonardo e l’intera sequenza del M. Irminio. Sotto il profilo tettonico l?area circostante è interessata da un
sistema di faglie di particolare importanza di cui alcune sono responsabili dell’evoluzione sismotettonica del territorio ibleo.In località Salto, tramite una strada
rurale, è possibile giungere al letto della Fiumara. Da qui, risalendo per un centinaio di metri il corso d’acqua si giunge fino ad un laghetto posto ai piedi della
cascata che geomorfologicamente viene denominato con il termine “Marmitta dei giganti”. La cascata, dovuta all?effetto dell?erosione regressiva, è caratterizzata
da un dislivello di circa 20 m. Dalla sponda destra del laghetto è possibile accedere ad una grotta carsica, il cui vasto atrio si sviluppa alle spalle della cascata
stessa.Inoltre il sito è interessante anche dal punto di vista carsico. Infatti si possono osservare due tipi di morfologie carsiche: una di tipo superficiale e l?altra di
tipo ipogea. Le morfologie epigee si riferiscono ad aspetti del rilievo superficiale, interessati da processi di dissoluzione carsica ma soprattutto da depositi di tipo
travertinoso, molto prevalenti sui versanti della cava. Riguardo invece alle morfologie sotterranee si conoscono allo stato attuale sei cavità, che nel complesso
costituiscono il sistema ?Grotte del Salto? (R. Ruggieri, 1990).La flora dei luoghi circostanti è caratterizzata dalla presenza di categorie di formazioni fisionomiche
erbacee, quali il cappero comune; arbustive, come il pungitopo, la palma nana, l’asparago pungente ed arboree, fra cui carrubo, mandorlo ed ulivo (I. Galletti,
1990). Attualmente è anche presente una vasta area adibita al rimboschimentoLe maggiori vulnerabilità del sito sono rappresentate dagli incendi relativamente
frequenti, dal pascolo e dalle pratiche agricole, che in sinergia determinano in alcune aree dei processi erosivi. Sensibile è la pressione della caccia e della
pesca, che andrebbero senza dubbio più attentamente regolamentate e controllate, in relazione anche alla pregiata ittiofauna ospitata dalle acque del fiume. I
territori contermini sono fortemente antropizzati, essendo interessati da un reticolo di strade e piste, abitazioni disperse e terreni sfruttati per l?agricoltura, che
isolano il sito da altre aree naturali limitrofe rendendo difficoltosi eventuali scambi faunistici.La cavità si sviluppa ad una profondità di circa 20 metri rispetto
all’alveo del torrente di Modica assorbendone parte della quota ruscellante periodicamente inquinata dai reflui sversati a monte da un depuratore. Più in generale
buona parte della vallata, a monte e a valle del sistema carsico menzionato, risulta fortemente degradata e in condizioni igienico-sanitarie critiche per la salute
della collettività. L’assessorato Regionale alla Sanità per tutelare una sorgente limitrofa alla cavità, utilizzata per scopi idropotabili dal Comune di Scicli, e
periodicamente inquinata, ha istituito un vincolo igienico sanitario e definita un’area a protezione della stessa con criterio idrogeologico e temporale. Tale vincolo,
tuttavia, si è rilevato inefficace per la notevole vicinanza del depuratore e la rapida diffusione a valle dell’inquianmento; fattori questi ultimi che non consentono di
porre in essere una efficace protezione dinamica del corpo idrico

Fonte: Ministero dell’Ambiente Formulario Natura 2000

Dati ministeriali: Mappa Ministeriale  Formulario Natura 2000

Inserimento scheda: Ignazio Caloggero

Foto: web

Contributi informativi:  Ignazio Caloggero, Regione Sicilia

Nota: Il popolamento delle schede della Banca dati Heritage, procede per fasi incrementali: catalogazione, georeferenziazione, inserimento informazioni e immagini. Il bene culturale in oggetto è stato catalogato, georeferenziato ed inserite le prime informazioni. Al fine di arricchirne i contenuti informativi sono graditi ulteriori contributi, se lo desiderate potete contribuire attraverso la nostra area “I Vostri Contributi

Nota esclusione responsabilità

Dai una valutazione (da 1 a 5)
2.7520
Invia una comunicazione all'autore della pubblicazione
[contact-form-7 id="18385"]
Share