Cittadella dei Maccari
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Descrizione

Cittadella dei Maccari

Il sito di Cittadella è posto su un piccolo promontorio roccioso situato tra il pantano Roveto a nord, il pantano Sichilli a sud-ovest ed una bassa costa sabbiosa che lo separa dal mare ad est. Le notizie sul sito risalgono alla metà del Cinquecento a opera del Fazello ed alla fine del Settecento con Houel. Il Fazello descrive i resti di numerosi edifici (pubblici e privati), la chiesa della Trigona, dedicata al Salvatore, i resti di un’altra chiesa ed infine i resti di strutture che ipotizza essere delle terme. Anche l’Houel descrive la Trigona, che colloca cronologicamente nel basso impero, poi  utilizzata come chiesa. Attualmente la Trigona è inglobata all’interno di un casale rurale (masseria Geraci) e mostra i segni di un’utilizzazione ad ovile. Intorno e nelle vicinanze della Trigona sono presenti numerose sepolture a catacombe e tombe a edicola. Le sepolture sono per lo più fosse 
terragne con orientamento E/O e di rado N/S; le catacombe, in numero di quattro, sono costituite da un corridoio centrale fiancheggiato da arcosoli polisomi; le tombe ad edicola, tipiche della Siria e diffuse nell’area del mediterraneo, hanno forma di casette ricoperte da volta a botte con una
bassissima entrata; all’interno custodivano due o tre sepolture. Sia le catacombe che le tombe ad edicola rappresentano il tipico sepolcreto gentilizio mentre le fosse terragne erano per lo più la sepoltura della povera gente. Più vicino al mare i numerosi resti ceramici, i molteplici mucchi di pietrame mescolati a tegole sfrante e i resti di rozze strutture in pietra, attestano la presenza di un villaggio connesso con la vicina area portuale. Infatti, nel pantano orientale, si possono osservare i resti di almeno quattro banchine portuali lunghe circa 50 metri. Il collegamento del pantano con il mare aperto era ottenuto mediante un canale oggi insabbiato. L’importanza del villaggio e la sua economia è di certo da connettere all’attività portuale che dovette essere molto intensa per la convergenza delle vie commerciali nord-africane ed egeoorientali, attestate dall’evidenza archeologica fino almeno al VII secolo. Il villaggio dovette essere dunque il centro di raccolta e di commercializzazione dei prodotti provenienti dai centri dell’entroterra e dal tratto meridionale costiero. Il suo sviluppo e benessere è inoltre attestato dalle sue quattro chiese, di cui parla
l’Orsi nelle sue ricognizioni, e di cui adesso ci resta solo la Trigona. Per quello che concerne i materiali ceramici segnaliamo: frammenti di anfore cilindriche africane di grandi dimensioni, frammenti relativi ad anfore egee e palestinesi e numerosi frammenti di sigillata africana. Infine si 
segnala la consistente presenza di un vasto sistema viario situato nell’immediato entroterra rispetto all’attuale linea di costa. I tratti stradali che fino ad oggi si conservano sono caratterizzati da solchi incisi nel tenero banco calcarenitico. 
Questo fitto sistema di viabilità terrestre è probabilmente da riferire al periodo d’indubbia fioritura che dal IV sec. d.C. in poi caratterizzò l’intera fascia costiera a sud di Eloro grazie al suo inserimento in un vasto sistema di relazioni transmediterranee. 

Area di interesse archeologico, art. 142 lett.m) D.lgs. 42/04 

(Fonte testo: scheda di rilevazione n. 72 Piano Paesistico della Provincia di Siracusa  – Beni Archeologici)

Schede Beni Archeologici Piano Paesaggistico di Siracusa

COMUNICATO: Bene catalogato ma geolocalizzato parzialmente. Vi invitiamo a fornire il vostro contributo fornendoci informazioni utili  che ci permettano di geolocalizzare il bene catalogato. Si veda anche “Patrimonio Culturale da Geolocalizzare

Inserimento scheda: Ignazio Caloggero

Contributi informativi: Ignazio Caloggero Web, 

Nota: Il popolamento delle schede della Banca dati Heritage, procede per fasi incrementali: catalogazione, georeferenziazione, inserimento informazioni e immagini. Il bene culturale in oggetto è stato catalogato, georeferenziato ed inserite le prime informazioni. Al fine di arricchirne i contenuti informativi sono graditi ulteriori contributi, se lo desiderate potete contribuire attraverso la nostra area “I Vostri Contributi

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