Chiesa di S. Francesco di Paola
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Descrizione

Chiesa di S. Francesco di Paola

Piazza S. Francesco di Paola. Eretta nel XIV sec. E conscessa alla Maestranze dei Sarti.

Architettura

La struttura tardo rinascimentale è caratterizzata da interventi manieristici e addobbi barocchi ricchissimi di affreschi, stucchi di mirabile fattura, decorazioni in marmi mischi e policromi. L’interno d’impianto a croce latina mostra un’unica navata fiancheggiata da profonde cappelle intercomunicanti, cinque per ogni lato. Le vele delle volte a crociera della navata centrale presentano affreschi di Giuseppe Salerno, con raffigurazioni delle quattro sante patrone di Palermo, dei quattro dottori della Chiesa, di quattro santi martiri e dei quattro evangelisti. Nella volta del presbiterio sono presenti gli affreschi della PaceSapienzaCarità e Speranza, opere di Vito d’Anna e del figlio Alessandro d’Anna, datati 1766.

Fra gli archi delle cappelle sono affrescati i Miracoli di San Francesco di Paola, tra i finestroni le figure degli Apostoli realizzati da fra Mariano Castelli da Vicari tra il 1700 e il 1710, autore anche degli stucchi che coronano gli archi, quelli sopra la porta d’ingresso (lato interno), e gli intarsi in marmi policromi delle paraste del presbiterio decorati con puttini e simboli che alludono all’Ordine dei Minimi.

Navata destra

Prima campata: Cappella di Santa Caterina d’Alessandria. La pala d’altare è di Filippo Paladini, i bassorilievi marmorei della cornice sono attribuiti a Antonello Gagini provenienti dal primitivo tempio. Nelle adiacenze della balaustra è sepolto Vincenzo Gagini.

  • Seconda campata: Cappella del Sacro Cuore di Gesù. Primitiva Cappella di San Carlo Borromeo, in seguito dedicata all’Epifaniao ai Tre Re. Alle pareti affreschi raffiguranti gli episodi biblici di Giuditta che decapita Oloferne e Ester e Re Assuero. Era documentato in questo sito il quadro raffigurante l’Adorazione dei Magi di Vincenzo degli Azani detto il “romano”. La volta presenta delle nicchie angolari nel tamburo poligonale, esternamente presenta una cupola di stile arabo, retaggio delle parti più antiche della chiesa.
  • Terza campata: Cappella di San Giuseppe. Primitiva Cappella della Madonna della Pietà. Sull’altare il quadro raffigurante il Compianto del Cristocon la Vergine Maria con in braccio il figlio Gesù morto, ai lati le figure di San Francesco d’Assisi e San Francesco di Paola. Alle pareti laterali quadri raffiguranti altrettanti misteri della vita gloriosa della Madre di Gesù. Sulla mensa il simulacro di San Giuseppe con il Bambino Gesù realizzato in cartapesta.
  • Quarta campata: Cappella di San Francesco di Paola. In passato era esposto il quadro su tavola di San Francesco di Paolache Ettore Pignatelli aveva devotamente commissionato]. Oggi si venera una statua lignea del medesimo santo collocata all’interno di un reliquiario Alle pareti San Francesco al cospetto di Papa Sisto IV sulla destra, San Francesco di Paola al cospetto del re di Francia Luigi XI sulla sinistra.
  • Quinta campata: Cappella di San Bartolomeo e San Lorenzo martire. Dedicata nell’anno giubilare del 1600, custodisce la pala d’altare un quadro dipinto nel 1601opera di Giuseppe Albino]. Qui si conserva il simulacro argenteo del Santo Padre, ricchissima statua d’argento che si conduce processionalmente per la città, nella ricorrenza della festa patronale la seconda domenica di maggio dai membri della Confraternita dei Terziari di San Francesco.]

Copia di Bambinello di Praga.

Navata sinistra

Prima campata: Cappella di San Michele Arcangelo. Pala d’altare raffigurante San Michele Arcangelo copia di Salvatore Lo Forte dall’originale di Filippo Paladini del 1601, ora custodito a Palazzo AbatellisFonte battesimale.

  • Seconda campata: Cappella del Beato Nicola di Longobardi. Primitiva Cappella dell’Immacolata Concezioneoggi dedicata al Beato Nicola di Longobardi religioso professo dell’Ordine dei Minimi. Pala d’altare raffigurante La Trinità e il Beato Nicola Saggio de’ Longobardi, opera di Alessandro d’Anna, del 1767c.
  • Terza campata: Cappella di Sant’Oliva. Titolare della chiesa fino al 1465anno in cui alla Congregazione dei Sartori subentra nella disponibilità del tempio l’Ordine dei Minimi di San Francesco di Paola. Sull’altare la pala d’altare raffigurante Sant’Oliva che battezza gli infedeli dipinto da Gaspare Serenari del 1758, che rappresenta la santa nell’atto di battezzare alcuni cittadini di Tunisi. Alle pareti laterali i quadroni con il Martirio di Sant’Oliva e Reclusione di Sant’Oliva. Sulla volta Santa Oliva in gloria di Gaspare Serenari. Nel pavimento è collocata la botola di accesso al Pozzo di Sant’Oliva, pozzo nel quale, secondo tradizione, nel V secolo sarebbe stata tumulata la salma di Sant’Oliva, trafugata da cristiani palermitani a Tunisi. Da quel pozzo, si narra, sgorgò dell’acqua ritenuta miracolosa dai devoti.
  • Quarta campata: Cappella dell’Immacolata Concezione. Primitiva Cappella di San Girolamo. Entro una nicchia è custodito il simulacro dell’Immacolata Concezione, risalente al XVIII sec. e molto simile al simulacro dell’Immacolata venerato a Ciminna. In una nicchia parietale piccolo simulacro di Gesù di Praga.
  • Quinta campata: Cappella della Madonna del Rosario. Pala d’altare raffigurante la Santa Verginecon Santa Rosalia e San Domenico in contemplazione. In questa cappella si osserva il magnifico sarcofago ove riposano i resti di Stefania Branciforti principessa di TrabiaScordia e Butera, opera dello scultore Valerio Villareale allievo di Giuseppe Velasco, del † 1852.

Transetto

  • Braccio destro: Cappella di San Francesco di Paola. Sull’altare il busto in terracotta di San Francesco di Paola, opera di Vincenzo Gagini. Sotto, custodita in una teca di cristallo, il famoso bastone con cui il taumaturgo fece sgorgare l’acqua.
  • Braccio sinistro: Cappella del Crocifisso. Sulla parete Crocifissocollocato su un artistico reliquiario. Titolari del patrocinio la famiglia Galletti.

Fra le opere d’arte che completano il transetto: Il busto marmoreo di Giuseppe Pignatelli, duca di Terranova, scolpito da Lorenzo Pennino e il sarcofago di Giovanna de’ Caravelliletterata † 28 febbraio 1546, opera attribuita a Antonino Gagini.

  • PresbiterioLa nascita di Giovanni Battistasul lato destro, Natività di Gesù sul sinistro, entrambi opere di Giuseppe Salerno detto lo “Zoppo di Gangi”.
    • Altare maggiorearricchito di marmi policromi, pietre dure e di fregi di rame dorato, con un artistico ciborio, opera pregevole di Michele Messina del 1829. Titolari del patrocinio la famiglia Branciforte conti di Cammarata.

Opere d’arte

Numerose opere d’arte arricchiscono la chiesa:

  • Sepolcro di Antonio Omodei, opera di Giacomo Gaginirealizzata nel 1537 nella Cappella della Madonna del Soccorso.
  • Sepolcro di Laura Valguarnera, opera di scuola del Gagini.
  • Sepolcro di Francesco Spinoladel † 1561.
  • Sepolcro di Francesco Notarbartolo, duca di Villarosa del † 1750.
  • Monumento funebre di monsignore Alfonso Ajroldi, opera di Valerio Villarealedel † 1817c.

Sacrestia

Dal transetto si accede alla sacrestia. Nel centro della volta, un pregevole affresco, dovuto al pittore Vito d’Anna, raffigurante Il trionfo della religione. In fondo alla medesima, si trova la statua argentea Sant’Oliva realizzata da maestri argentieri palermitani.

(Fonte: Wikipedia) 

Inserimento scheda: Ignazio Caloggero

Foto: web

Contributi informativi:  Ignazio Caloggero, Web 

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