Boschi di Gibilmanna e Cefalù
Tipologia sito: ZSC – Zona Speciale di Conservazione
Codice: ITA020002 – Ettari: 2570
Descrizione:
L’area del SIC, estesa per circa 2489 ettari, ricade nei territori dei comuni di Gratteri, Cefalù e Pollina, oltre ad essere parzialmente compresa all’interno del Parco naturale delle Madonie. Essa si estende dalla fascia subcostiera del Cefaludese alle zone collinari più interne, inglobando le dorsali orografiche di Pizzo S. Angelo (m 1081) e Cozzo Castellano (m 927). Dal punto di vista geologico, si tratta prevalentemente di arenarie e quarzareniti alternate ad argille, argilliti siltose e sabbiose, marne e calcareniti o argilliti varie. Sulla base della classificazione di Rivas-Martinez, i caratteri bioclimatici del territorio possono riassumersi nei seguenti tipi:- termomediterraneo (temperatura > 16 °C) subumido (piovosità: 600-700 mm): zona costiera e subcostiera;- mesomediterraneo (temperatura = 16-13 °C) subumido (piovosità: 600-1000 mm) e umido (piovosità: > 1000 mm): zona collinare.Il paesaggio vegetale del versante costiero del Cefaludese risulta dominato dalla presenza di alcuni interessanti nuclei di pineto a Pinus pinea, in parte naturali, insediati in contesti dominati prevalentemente dalle serie della Sughera (Genisto aristatae-Querco suberis sigmetum). Verso l’interno risultano altresì rappresentate le serie del Leccio (Aceri campestris-Querco ilicis sigmetum) e della Quercia virgiliana (Oleo-Querceto virgilianae sigmetum ed Erico-Querco virgilianae sigmetum).
L’area del SIC è ricca di formazioni boschive di rilevante interesse floro-faunistico, paesaggistico ed ambientale, caratterizzate dalla presenza di un elevato numero di individui arborei di dimensioni monumentali. Sono altresì rappresentate diverse entità della flora vascolare, assai rare nell’area regionale sono o ritenute di rilevante interesse (sezione 3.3: D).
Ricade nel Parco delle Madonie
Dati ministeriali: Mappa Ministeriale Formulario Natura 2000
Inserimento scheda: Ignazio Caloggero
Foto: web
Contributi informativi: Ignazio Caloggero, Regione Sicilia
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