Arcipelago delle Pelagie – area marina e terrestre (ITA040013)
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Descrizione

Arcipelago delle Pelagie – area marina e terrestre (ITA040013)

Tipologia sito:  ZPS – Zona di Protezine Speciale

Codice: ITA040013 – Ettari: 387289

Descrizione: 

Other Site Characteristics
L’area dello ZPS ricade nei comuni di Lampedusa e Linosa. L’Arcipelago delle Pelagie, situato nello Stretto di Sicilia, è costituito dalle isole
maggiori di Lampedusa e Linosa e dall’isolotto di Lampione. L’isola di Lampedusa, estesa su 20,2 kmq e localizzata nel Canale di Sicilia a 128
Km dalla costa della Tunisia e a una distanza quasi doppia dalla Sicilia, è costituita da calcari stratificati bianchi miocenici, ed appartiene alla
piattaforma continentale africana. Al nord-africa Lampedusa è stata collegata nel periodo pontico-pliocenico. L’isola dal punto di vista
morfologico è rappresentata da un tavolato con massima altitudine di 133 m, solcato da incisioni più o meno profonde che sboccano in
numerose cale nella parte meridionale, mentre il versante settentrionale è costituito esclusivamente da falesie che scendono bruscamente
fino a 30 metri di profondità, mentre gli altri versanti digradano dolcemente verso il largo e sono ricchi di cale e baie (Scammacca et al,.
1993). Il bioclima è stato riferito al tipo termo-mediterraneo semiarido secondo la classificazione di Rivas-Martinez; le piogge risultano
comunque estremamente variabili di anno in anno e notevole importanza rivestono le precipitazioni occulte.L’isola di Linosa, seconda per
estensione ed estesa su 5,4 kmq, è di natura vulcanica (Serio et al., 2005) ed è formata da substrati irregolari e da pareti verticali fino alla
profondità di 30-45 metri. L’isola è costituita da un edificio vulcanico quaternario legato ad attività eruttive ripetute. Essa risulta quindi
caratterizzata da diversi coni formati da materiale piroclastico con massima altitudine di 195 m (Monte Vulcano). Lungo le limitate aree
pianeggianti risulta ancora oggi praticata l’agricoltura, con riferimento in particolare a vigneti e colture orticole. Così come per Lampedusa,
anche a Linosa le precipitazioni annue risultano estremamente variabili, anche se i valori medi appaiono superiori a testimoniare una

maggiore oceanicità climatica. L’arcipelago delle Pelagie, situato nello Stretto di Sicilia, è costituito da due isole maggiori (Lampedusa e
Linosa) e dall’isolotto di Lampione. Lampedusa, la maggiore e la più meridionale delle Pelagie è di natura calcarea; il versante settentrionale è
costituito esclusivamente da falesie che scendono bruscamente fino a 30 metri di profondità, mentre gli altri versanti digradano dolcemente
verso il largo e sono ricchi di cale e baie (Scammacca et al,. 1993).Linosa (Serio et al., 2005), seconda per estensione, è di natura vulcanica
ed è formata da substrati irregolari e da pareti verticali fino alla profondità di 30-45 metri. Lampione (Alongi & Catra, 1999), la più piccola
delle isole, è di natura calcarea e si erge dal mare formando alte falesie; i fondali rispecchiano la morfologia costiera digradando rapidamente
sul fondale sabbioso posto a circa -40 metri. Sotto l’aspetto vegetazionale, di un certo rilievo sono le formazioni arbustive (Periplocion
angustifoliae e Cisto-Ericion), alofilo-rupicole (Crithmo-Limonietea) e le alo-nitrofile (Pegano-Salsoletea).La tipologia della vegetazione marina
bentonica di substrato duro dell’arcipelago si diversifica notevolmente a causa della diversa natura del substrato tuttavia i popolamenti
vegetali appaiono ben strutturati e in equilibrio con le condizioni ambientali. Inoltre su substrati mobili sono presenti estese e ben strutturate
praterie a Posidonia oceanica.Intorno all’Isola di Lampedusa notevole è la presenza di Cymodocea nodosa in sacche sabbiose.E’ da segnalare
la presenza di una specie aliena Caulerpa racemosa (Alongi et al. 1993), che nell’ultimo decennio si è ampiamente diffusa in tutto il
Mediterraneo (Piazzi et al., 2005) e che nell’arcipelago forma estesi prati anche a ridosso dei Posidonieti.
4.2 Quality and importance
L’Arcipelago delle Pelagie include aree di notevole interesse naturalistico-ambientale, con aspetti di vegetazione xerofila peculiari, nel cui
ambito sono rappresentate diverse specie vegetali esclusive o di rilevante interesse fitogeografico(sezione 3.3: D), in relazione alla rarità o
assenza nel territorio italiano al di fuori di queste isole . Sotto l’aspetto vegetazionale, di un certo rilievo sono le formazioni arbustive
(Periplocion angustifoliae e Cisto-Ericion), alofilo-rupicole (Crithmo-Limonietea) e le alo-nitrofile (Pegano-Salsoletea).L’isola di Linosa ospita la
più grande colonia di Calonectris diomedea presente nel Mediterraneo con oltre 10.000 coppie. Numerose le specie di insetti endemici
esclusivi di Lampedusa. Numerosa la popolazione di Falco eleonorae presente a Lampedusa e Lampione. Per quanto riguarda l’erpetofauna,
interessante è la popolazione endemica di Podarcis filfolensis laurentiimuelleri, la presenza a Lampedusa di due ofidi di origine nordafricana e
la storica zona di ovideposizione della Caretta caretta nella spiaggia dell’isola dei conigli.I popolamenti vegetali presenti sia su substrato duro,
pur non rispecchiando la zonazione tipica del Mediterraneo, sono estesi, ben strutturati e mantengono una elevata biodiversità.

Fonte: Ministero dell’Ambiente Formulario Natura 2000

Dati ministeriali: Mappa Ministeriale  Formulario Natura 2000

Inserimento scheda: Ignazio Caloggero

Foto: web

Contributi informativi:  Ignazio Caloggero, Regione Sicilia

Nota: Il popolamento delle schede della Banca dati Heritage, procede per fasi incrementali: catalogazione, georeferenziazione, inserimento informazioni e immagini. Il bene culturale in oggetto è stato catalogato, georeferenziato ed inserite le prime informazioni. Al fine di arricchirne i contenuti informativi sono graditi ulteriori contributi, se lo desiderate potete contribuire attraverso la nostra area “I Vostri Contributi

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