Cattedrale di Ragusa: 8 Abside e Altare Maggiore

Nel presbitero si possono ammirare i dipinti di Primo Panciroli del 1926, raffiguranti episodi della vita di San Giovanni Battista: dall’annuncio a Zaccaria alla rappresentazione di San Giovanni fanciullo, con in braccio l’agnello e la madre Elisabetta; dalla predicazione sulle rive del Giordano al martirio. L’altare posto in fondo all’abside, realizzato nel 1887con marmi pregiati e decorato con bassorilievi in rame dorato, è sormontato  da un grande tosello in velluto rosso ricamato in oro nel 1853. Gli stalli corali, in legno scolpito risalgono alla fine del XVIII secolo e restaurati nel 2012; durante le celebrazioni solenne, vi prende posto il “coro” ossia l’insieme dei sacerdoti che partecipano alla celebrazione liturgica.  In occasione della festa patronale viene esposta sull’altare la statua di San Giovanni Battista,  in pietra nera del 1513, scolpita dal maestro Angelo Reeto. La statua, ritraente San Giovanni Battista, detto “U’ Nivuru”, cioè il nero, proviene dall’antica chiesa di Ragusa Ibla, dedicata a San Giovanni Battista e distrutta parzialmente dal terremoto del 1693, chiamata San Giovanni Lo Vecchio e successivamente intitolata a Sant’Agnese. Durante il periodo quaresimale, in fondo al presbitero, viene esposta un’enorme tela, risalente al XVIII secolo, che raffigura la scena della Crocefissione, chiamata dai ragusani “Taledda”.

 

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