Tradizione Melodico-Musicale Belliniana
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Descrizione

Tradizione Melodico-Musicale Belliniana

Bene inserito nel Registro delle Eredità Immateriali di Sicilia (REIS)

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Scheda tecnica elaborata da: Regione Sicilia – Dipartimento dei beni culturali e dell’identità siciliana – CRicd: Centro regionale per l’inventario, la catalogazione e la documentazione e filmoteca regionale siciliana

N. Prog.
130
Bene
Tradizione Melodico-Musicale Belliniana
Libro
REI – Libro delle espressioni
Data approvazione
26-06-2009
Categoria
Espressione musicale
Provincia
Catania
Località
 
Comune
Catania
Denominazione locale
 
Notizie Cronologiche
La tradizionale musicale di Vincenzo Bellini, compositore di origini catanesi, ottiene ampio riconoscimento nel più vasto contesto dell’operismo italiano di primo Ottocento. Le prime considerazioni sulla sua produzione sono da ricollegare ai giudizi espressi nel 1898 da Giuseppe Verdi in una lettera indirizzata a Camille Bellaigue. A ciò si associa il riconoscimento di Ildebrando Pizzetti che, nel periodo tra le due guerre, individua nella musica belliniana “un’evasione lirica dall’effusione melodica”. Alla fine del ‘900 gli studi compiono un passo in avanti, identificando nella sua musica una semplicità nelle armonie e nell’impianto strumentale, ampiamente compensata da una raffinata trama compositiva dalla forte drammaturgia e complesse connessioni con la tradizione teatrale contemporanea.
Ricorrenza
Data
 
Occasione
 
Funzione
 
Attori
 
Partecipanti
 
Descrizione
Vincenzo Bellini (Catania 1801 –Puteaux, Parigi, 1835) fu uno specialista del melodramma, compositore per il teatro lirico. Abbandonando gli esperimenti giovanili che lo avevano accostato alla musica sacra e strumentale, a partire dal 1825 si accosta al genere del melodramma. Seguendo la tradizione rossiniana, la piega ad esigenze drammatiche e avvia una sperimentazione che lo induce a rielaborare nel tempo le esperienze passate per un impiego in contesti diversi. L’opera Beatrice di tenda chiude la fase italiana della produzione belliniana con il suo trasferimento a Parigi. Qui in contatto con grandi compositori europei, il suo linguaggio giunge a piena maturazione. Con l’opera I Puritani, Bellini esplicita il senso della sua poetica, totalmente indirizzata al cuore e all’espressione delle passioni. Questa fu la ragione che lo indusse ad abbandonare ogni artificio poetico e musicale a favore del suo più intimo pensiero: «poesia e musica, per fare effetto, richiedono naturalezza e niente più». Questo concetto caratterizzò i più grandi capolavori d’età matura.
Bibliografia
Settore Comunicazione, a cura di. 2001.Libretto del Teatro Massimo Bellini. Catania: Tipolito Anfuso.
Sitografia
 
Filmografia
 
Discografia
 
Note
A partire dal 2009, si svolge a Catania il Festival Belliniano allo scopo di valorizzare il territorio ed esaltare parte della cultura locale e del suo patrimonio storico-artistico.
Autore Scheda
Ester Oddo
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