Torre Manfria (ITA050011)
Descrizione

Torre Manfria (ITA050011)

Tipologia sito: ZSC – Zona Speciale di Conservazione 

Codice: ITA050011 – Ettari: 720

Descrizione:

Il SIC interessa il territorio dei comuni di Gela e di Butera, dove si estende per una superficie complessiva di circa 697 ettari. Esso abbraccia il tratto costiero
posto a ovest dell’abitato di Gela, includendo l’area di Contrada Manfria, considerato un biotopi di particolare interesse naturalistico-ambientale. Nel territorio
circostante sono presenti gessi, sabbie argillose e conglomerati calcarei, passanti a calcareniti cementate, con frequenti intercalazioni di argille sabbiose
plioceniche. Nell’area costiera tali aspetti caratterizzano l’affioramento litoraneo di Torre Manfria, dove è possibile rilevare anche formazioni calanchive, nonché
un basamento di calcareniti frammisti a gessi. Sulla base della classificazione bioclimatica secondo Rivas-Martinez, il territorio rientra prevalentemente nell’ambito della fascia termomediterranea, con ombrotipo secco inferiore. Il paesaggio vegetale risente notevolmente delle intense utilizzazioni del passato, pur
conservando aspetti psammofili, arbustivi e prativi, oltre a lembi di macchia residuale; nell’area circostante è ampiamente dominato da coltivi, in particolare
seminativi.
4.2 Quality and importance
Il Golfo e la Piana di Gela è considerata un’unità ecologica fondamentale per la migrazione degli uccelli acquatici e rientra nei parametri per l’identificazione dei
siti RAMSAR. L’area in oggetto riveste anche un elevata importanza floristica, fitocenotica e paesaggistica, in particolare per il sistema dunale, alcuni aspetti
prativi, oltre ai lembi di macchia residuale, in particolare a Retama raetam subsp. gussonei. Nell’elenco riportato nella sezione 3.3 sono riferite le entità floristiche
endemiche, rare o di rilevante interesse fitogeografico (D). Gli ecosistemi agrari presenti nel sito hanno favorito alcune specie dell’avifauna (Ciconia ciconia,
Circaetus gallicus, Falco naumanni, Burhinus oedicnemus, Glareola pratincola, Melanocorypha calandra, Calandrella brachydactyla), la cui consistenza delle
popolazioni, in campo nazionale, riveste importanza strategica per la conservazione. Nel territorio trovano spazio anche diverse altre entità faunistiche che
nell’area regionale sono rare o ritenute di rilevante interesse zoogeografico

 

Fonte: Ministero dell’Ambiente Formulario Natura 2000

Dati ministeriali: Formulario Natura 2000

Inserimento scheda: Ignazio Caloggero

Foto: web

Contributi informativi:  Ignazio Caloggero, Regione Sicilia

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