Monte Cane, Pizzo Selva a Mare, Monte Trigna (ITA020039)
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Descrizione

Monte Cane, Pizzo Selva a Mare, Monte Trigna (ITA020039)

 

Tipologia sito:  ZSC Zona Speciale di Conservazione

Codice: ITA020039 – Ettari: 4944

Descrizione:

Altre caratteristiche sito:L’area del SIC ricade nell’ambito della dorsale carbonatica che caratterizza la parte interna dei cosiddetti “Monti di Trabia”, ad est di Palermo. Il sito si estende per circa 4890 ettari, interessando il territorio dei comuni di Altavilla Milizia, Casteldaccia, Ventimiglia di Sicilia, Baucina, Caccamo e Trabia. Dal punto di vista orografico, si tratta di due dorsali (rispettivamente, di Monte S. Onofrio e di Monte di Cane), con andamento nord-ovest/sud-est, convergenti a sud-est; esse culminano nelle cime di M. Cicio (m 625), Pizzo Savochetto (m 873), Pizzo Finocchiaro (m 988), Pizzo Cane (m 1124), Pizzo del Leone (m 1119), Pizzo di Montalbano (m 1166), Pizzo dell’Aquila (m 952), Pizzo Trigna (m 1256), Monte cane (m 1204), Balata Mauri (m 1079), Pizzo di Cascio (m 1054), Pizzo dell’Inferno (m 1225), Pizzo Nudo (m 1175) e Pizzo Calofaro (m 1204). Fra le diverse cavità naturali, si ricordano la Grotta di Mazzamuto, la Grotta del Leone e la Grotta dei Brighi.Dal punto di vista geolitologico si tratta di substrati preminentemente carbonatici i quali rientrano nel cosiddetto paleobacino “Imerese”; si tratta di calcari e dolomie, radiolariti, tufi, basalti, calcari organogeni, quarzareniti e marne numidiche, ecc. Sotto l’aspetto bioclimatico il territorio è compreso tra le fasce del termo e mesomediterraneo (temperatura media: 16-13 °C), con ombrotipo subumido (precipitazioni medie di 650-850 mm), a parte la zona cacuminale oltre i 1100 metri, dove è rappresentata la fascia del supramediterraneo. Il paesaggio vegetale risente delle intense utilizzazioni del passato e dei frequenti incendi che attraversano territorio; domina la prateria ad Ampelodesma ed altri aspetti di vegetazione secondaria, mentre assai sporadici risultano gli aspetti forestali naturali. Lo stesso paesaggio è prevalentemente da riferire a serie dell’Olivastro (Oleo-Euphorbio dendroidis sigmetum) e del Leccio (Pistacio-Querco ilicis sigmetum e Aceri campestris-Querco ilicis sigmetum), le quali svolgono un ruolo pioniero sui substrati rocciosi calcarei; in ambiti circoscritti è rappresentata anche la serie della Sughera (Genisto-Querco suberis sigmetum). Sui suoli più profondi si rilevano ambiti seriali della Quercia virgiliana (Oleo-Querco virgilianae sigmetum) o del Salice pedicellato (Ulmo canescentis-Salico pedicellatae sigmetum), quest’ultima legata alle sponde dei corsi d’acqua. Ai succitati sigmeti sono altresì da aggiungere varie altre microgeoserie legate a condizioni edafiche particolari, come nel caso delle pareti rocciose, delle aree detritiche, degli ambienti umidi, ecc.

Si tratta di un’area di notevole interesse floristico-fitocenotico e faunistico, con aspetti di vegetazione in parte peculiari, come nel caso delle comunità rupicole, nel cui ambito è rappresentato un elevato numero di specie vegetali endemiche eo di rilevante interesse fitogeografico. Particolarmente interessante è la presenza di nuclei di sughereto, peraltro assai circoscritti. Le specie riportate nella sezione 3.3 ed indicate con la lettera D fanno riferimento ad altre entità che in Sicilia risultano alquanto rare, la cui presenza nel territorio in oggetto è comunque ritenuta di rilevante interesse fitogeografico.Si tratta di un sito anche ad alta diversità faunistico, comprendendo rare specie di vertebrati con esigue popolazioni.

 

 

Fonte: Ministero dell’Ambiente Formulario Natura 2000

Dati ministeriali: Formulario Natura 2000

Inserimento scheda: Ignazio Caloggero

Foto: web

Contributi informativi:  Ignazio Caloggero, Regione Sicilia

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