Mito delle tre sirene: Leucosia, Partenope e Ligea
Descrizione

Mito delle tre sirene: Leucosia, Partenope e Ligea

Secondo alcune versioni del mito, Leucosia, Partenope e Ligea erano tre sirene, metà donne e metà uccelli, che vivevano sugli scogli, nella costa campana, altre versioni del mito li collocano invece nello stretto di Messina. Le tre sirene, nascoste tra gli scogli, incantavano, grazie al loro canto, i naviganti che avevano la sventura di passare nelle loro vicinanze, facendo loro perdere il controllo delle navi per finire, una volta naufraghi, divorati dalle sirene. Le tre sirene sarebbero state mutate in mostri da Demetra per punirle di non aver aiutato la loro compagna di giochi Persefone (figlia di Zeus e Demetra), quando Plutone, il dio dei morti, la rapì mentre stava cogliendo fiori nella pianura di Enna insieme a loro. Il mito racconta che quando Ulisse, turate le orecchie ai compagni con la cera e fattosi legare all’albero maestro, riuscì a passare indenne ascoltando il loro canto, indispettite per non essere riuscite nel loro intento, si uccisero buttandosi in mare.

Il Mito in Sicilia

In Sicilia, abbiamo già raccontato delle sirene in occasione del viaggio di ritorno degli Argonauti dalla conquista del Vello d’oro che non diventano pasto per le Sirene, grazie al suono melodioso della lira di Orfeo. 

Il mito delle sirene tocca la Sicilia anche per il racconto di Omero nell’Odissea che descrive così il loro canto:

“Per prima cosa incontrerai le Sirene, che incantano

tutti gli uomini che si avvicinano a loro.

Chiunque, senza saperlo, approda alla terra

delle Sirene e ascolta la loro voce non tornerà più a casa:

la moglie e i piccoli figli non potranno stargli accanto,

perché le Sirene lo incantano con la loro voce melodiosa.

Sono appostate su un prato, accanto a loro c’è un mucchio di ossa

di uomini in putrefazione; intorno alle ossa, la pelle si decompone.

Tu tieniti lontano, riempi di morbida cera le orecchie

dei tuoi compagni, perché nessuno possa ascoltare

la loro voce. Se tu, invece, vorrai ascoltarle

fatti legare le mani e i piedi sulla nave veloce:

fermo e legato da corde alla base dell’albero

potrai ascoltare il canto delle Sirene e goderne;

se tu ordinerai ai tuoi compagni di scioglierti,

quelli dovranno stringerti con nodi ancora più forti”.

Quando i tuoi compagni le avranno oltrepassate[1]     

 

Da notare, che a differenza di altre versioni del mito, nell’Odissea le sirene sono solo due, come si evince dai seguenti versi:

“Vieni qui, presto, glorioso Odisseo, grande vanto degli Achei;

ferma la nave perché tu possa sentire la nostra voce.

Nessuno si allontana mai da qui con la sua nave nera,

se prima non sente la voce dalle nostre labbra, suono di miele;

poi riparte pieno di gioia, conoscendo più cose.”[2]

 

Il Mito nel Registro LIM della Regione Sicilia

Il luogo del Mito di Leucosia, Partenope e Ligea individuato nello Stretto di Messina, è stato inserito dalla Regione Sicilia nel Registro LIM (Luoghi dell’Identità e della Memoria di Sicilia), settore dei Luoghi degli dei e divinità minori.

[1] Odissea – Libro XII. Versi 39-55

[2] Odissea – Libro XII. Versi 184-188

Estratto dal Libro Miti dell’Antica Sicilia”   di Ignazio Caloggero ISBN:9788832060157 © 2022 Centro Studi Helios srl

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