Festa del Santissimo Crocifisso
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Descrizione

Festa del Santissimo Crocifisso

 

 

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Scheda tecnica elaborata da: Regione Sicilia – Dipartimento dei beni culturali e dell’identità siciliana – CRicd: Centro regionale per l’inventario, la catalogazione e la documentazione e filmoteca regionale siciliana

 

N. Prog. 88
Bene: Festa del Santissimo Crocifisso
Libro: REI – Libro delle celebrazioni
Data approvazione: 13-04-2007
Categoria: Festa/Cerimonia
Provincia: Palermo
 
Comune: Monreale
Denominazione locale: Festa ru Signuri
Notizie Cronologiche
La leggenda racconta che intorno al 1540, nel Mediterraneo navigavano due navi: una con a bordo cristiani delle vicinanze di Palermo, l’altra era una nave turca. Si racconta che i turchi avessero con loro un Crocifisso che trattavano in modo molto irriverente. I marinai palermitani, chiesero ed ottennero di potere riscattare il simulacro del SS. Crocifisso in cambio di una forte somma di denaro. Ritornati al porto di Palermo sorse tra loro questione su chi dovesse tenere il simulacro. Fu deciso di posizionarlo sopra un carro trainato da buoi: nel luogo in cui si sarebbe fermato il carro, sarebbe sorta una chiesa che avrebbe custodito il “Crocifisso”. I buoi si fermarono varie volte e in vari luoghi ma, percossi, continuarono il loro viaggio per poi fermarsi dove ora sorge la chiesa della “Collegiata”. Un’ altra leggenda è raccontata da Pitrè e riporta la storia del Crocifisso giunto a Monreale a seguito di uno scambio con delle rose. La storia però ci racconta cose ben diverse: intorno al 1400 fu costruita la chiesetta del SS. Salvatore perché sede della confraternita omonima. Questa chiesa in seguito divenne la sede del Collegio dei Canonici, fondato da Monsignor Venero e per questo venne chiamata “Collegiata”. Fu Monsignor Venero, allora arcivescovo di Monreale, ad ordinare la fattura del “SS. Crocifisso” alla famiglia Gagini.
Ricorrenza: Annuale
Data: 3 Maggio
Occasione: Ricordo della guarigione dell’Arcivescovo Veniero dalla peste e commemorazione del SS. Crocifisso
Funzione: Devozionale
Attori: I “Fratelli”
Partecipanti: Comunità locale, autorità civili e religiose, turisti
Descrizione
Nei giorni 1 e 2 maggio, la festa è caratterizzata da manifestazioni folkloristiche promosse per intrattenere e dilettare: bande musicali che suonano passando per le vie del paese, corse dei cavalli, appuntamenti canori, sbandieratori e giostre. Rilevante è il viaggio dei penitenti che, a piedi scalzi o con pesanti calze di lana, percorrono il perimetro che dalla Collegiata attraversando le principali vie per ritornare al punto di partenza.  Le celebrazioni toccano il loro culmine il 3 maggio. Terminato il pontificale celebrato dall’Arcivescovo, ha luogo la tradizionale discesa dall’altare della venerata immagine. Quando il Crocifisso è fatto scendere dall’altare ed è adagiato sullo zoccolo della Vara, le ferite del costato sacro sono palpeggiate di continuo dai fazzoletti dei fedeli che abbracciano e baciano la Croce. 
L’effige del Crocifisso è poi collocata all’esterno della chiesa, sotto la maiolica che lo raffigura. Alle ore 18.00 in punto, al suono del campanello e al rullo dei tamburi, accompagnato dal suono delle campane, ha il via la solenne processione che termina, dopo il giochi pirotecnici, alle ore 2.00 circa del giorno dopo. Una festa per gli occhi è la distribuzione dei fiori che dalla vara piovono sulla folla.  A conclusione della processione avviene la “ricollocazione” del Crocifisso nella sua cappella posta sull’altare maggiore. I “Fratelli” a spalla portano il Simulacro in chiesa, al grido: “U nostru patri ritorna a la casa”, mentre i fedeli rispondono: “Grazia patruzzu amurusu, grazia”.
Bibliografia
Cardella, Antonio. 2002. Santi riti e leggende del popolo siciliano. Palermo: Sigma.
 
Pitrè, Giuseppe. 1979. Feste patronali in Sicilia. Sala Bolognese: Forni.
Sitografia
 
Filmografia
 
Discografia
 
Note
Esistono diverse versioni della leggenda del Crocifisso. L’attuale processione si snoda lungo un percorso che per la maggior parte è quello indicato dall’Arcivescovo Venero nel 1625. Essa inizia dalla Collegiata, passa per via A. Veneziano fino al “Canale”; per corso P. Novelli fino all'”Abbiviratura“, dopo una sosta di 30 minuti circa, riscende dalla stessa strada fino a via Garibaldi, detta a scinnuta ru Signuri, qui sosta dinanzi la statua di Padre Pio, poi prosegue per via Venero quindi corso P. Novelli, detto a Varanni, per via Roma fino a piazza Vittorio Emanuele II. Dopo aver compiuto il giro completo della piazza, prosegue per via B. D’Acquisto per risalire da via Palermo, rifare il giro della suddetta piazza e sostare, dinanzi il Comune e il Duomo, per i giochi pirotecnici al termine dei quali ritorna in Collegiata passando per via Umberto I.
Autore Scheda: Laura Mattaliano
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