Bosco di Malabotta (ITA030005)
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Descrizione

Bosco di Malabotta (ITA030005)

Tipologia sito:  ZSC Zona Speciale di Conservazione  

Codice: ITA030005- Ettari: 1595

Descrizione:

Questo sito riguarda un’area montana della catena dei Peloritani a quote comprese fra i 1100 e 1300 m, costituita essenzialmente da rocce metamorfiche quali scisti e gneiss. Il bioclima è di tipo supramediterraneo umido inferiore. Significativa è qui la presenza di estese faggete depresse legate a condizioni microclimatiche piuttosto umide per la presenza di un regime di nebbie. Si tratta di faggete extrazonali che si sviluppano in ambienti vallivi all’interno della fascia interessata da cerrete che occupano in questa area le stazioni più aperte e meno inclinate. Oltre a queste formazioni boschive si rinvengono numerosi aspetti di degradazione fra cui cespuglieti mesofili a dominanza di arbusti spinosi e pascoli mesofili del Plantaginion cupani.

In questo sito, di particolare interesse naturalistico e paesaggistico sono le faggete extrazonali, come pure i boschi di cerro, che rappresentano gli unici esempi attualmente esistenti sulla catena dei Peloritani. Si tratta nel complesso di boschi ancora ben conservati e ricchi floristicamente. Si rinvengono inoltre diverse entità che nell’area regionale sono rare o ritenute di rilevante interesse fitogeografico, a loro volta menzionate nell’elenco riportato nella sezione 3.3 (D).La ricchezza della fauna è elevatissima sia per quanto riguarda i Vertebrati selvatici che annoverano numerose specie a rischio di estinzione nella nostra isola tra le quali meritano di essere menzionate il Gatto selvatico, la Martora e molti grandi Rapaci, e soprattutto nell’ambito della fauna invertebrata che è rappresentata da numerosissime specie spinte verso sud dalle ultime glaciazioni, per le quali il sito rappresenta uno degli ultimi rifugi presenti nella nostra isola. Le popolazioni di queste specie, essendo le più meridionali del loro areale di distribuzione, sono spesso caratterizzate rispetto alle popolazioni europee da una sensibile diversità genetica, che risulta di grande interesse per studi sull’evoluzione biologica. In alcuni casi siamo in presenza di specie neoendemiche differenziatesi per isolamento dalla primitiva specie “madre” europea. La presenza di valli, boschi, torrenti, etc. in condizioni di elevata naturalità, garantisce anche la persistenza di un contingente di specie più antiche (paleotirreniche e paleomediterranee), che rappresentano una sorta di memoria storica delle faune esistenti in Sicilia in epoche prequaternarie.

Fonte: Ministero dell’Ambiente Formulario Natura 2000

Dati ministeriali: Formulario Natura 2000

Inserimento scheda: Ignazio Caloggero

Foto: web

Contributi informativi:  Ignazio Caloggero, Regione Sicilia

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