Carnevale di Misterbianco
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Descrizione

Carnevale di Misterbianco

    Bene inserito nel Registro delle Eredità Immateriali di Sicilia (REIS)

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Scheda tecnica elaborata da: Regione Sicilia – Dipartimento dei beni culturali e dell’identità siciliana – CRicd: Centro regionale per l’inventario, la catalogazione e la documentazione e filmoteca regionale siciliana

Registro Eredità Immateriali

N. Prog. 67
Bene: Carnevale
Libro; REI – Libro delle celebrazioni
Data approvazione: 26-01-2007
Categoria: Festa
Provincia: Catania
 
Comune: Misterbianco
 
Notizie Cronologiche
Gli storici festeggiamenti del Carnevale di Misterbianco erano caratterizzati da diversi momenti rituali ricchi di simbologia e tradizione.
Un primo rituale purificatore era il rogo del “Re Carnevale”. Giorni prima del Mercoledì delle Ceneri era semplice assistere ai roghi di pupazzi realizzati con fieno e paglia agghindati a festa. I fantocci venivano poi bruciati in un atto liberatorio, come a incenerire quelle colpe accumulate durante i giorni carnascialeschi.
La tradizione che fa da sfondo storico all’antica tradizione del Carnevale di Misterbianco è quella delle “commari“. La tradizione vuole che le donne dei vari quartieri si riunissero il giovedì antecedente a quello “grasso” e per questo detto “delle commari“. Durante la sera indossavano un abito, una tunica con un mantello di raso nero, il “dominò“, con una mascherina che le copriva il volto, rendendole irriconoscibili ai concittadini. Tutte insieme si recavano in piazza per il tradizionale ballo di Carnevale.
Il Carnevale di Misterbianco, il cui esordio si ebbe intorno agli anni quaranta del Novecento, deriva all’antica tradizione siciliana “a Mascara“, le “Maschere”. Commedie dell’arte siciliana, a mascara era caratterizzata dalla messa in scena, la domenica di carnevale, delle cosiddette “farse” a opera di compagnie teatrali improvvisate. Scenografia ambientale di queste caratteristiche rappresentazioni erano i quartieri più antichi e popolari della città che si riempivano di migliaia di paesani che accorrevano a seguito del pranzo nel quale si consumava la tradizionale pasta a sette buchi detta “maccaruni a setti pirtusa“.
L’ultimo giorno di carnevale, il Martedì Grasso, i personaggi e i tanti paesani si scatenavano nella “cuppiata“, ossia il lancio delle uova, dei cannoli e dei panzerotti durante una vera e propria battaglia, che si protraeva dalle prime ore pomeridiane fino alla sera dello stesso giorno.
Con il passare dei tempi, tuttavia, queste tradizioni andarono via via perdendosi.
Ricorrenza: Annuale
Data: dal giovedì al martedì grasso
Occasione: 
Carnascialesca propedeutica al periodo penitenziale delle Ceneri
Funzione: Propiziatoria
Attori: Associazioni del territorio e CUP (Circolo Universitari e Professionisti)
Partecipanti: Comunità locale, turisti
Descrizione
Il Carnevale di Misterbianco, annoverato tra i più belli della Sicilia, può essere considerato come un connubio di folclore e artigianato. I costumi e i carri allegorici vengono contraddistinti dalla ricercatezza della fattura.
Le manifestazioni carnascialesche iniziano il Giovedì Grasso fino al Martedì Grasso e alternano le consuete sfilate in maschera a momenti di degustazione di prodotti tipici.
Durante il Giovedì Grasso apre i festeggiamenti la consueta sfilata delle scuole della cittadina. Tutti i bambini vestiti in maschera popolano la piazza principale del paese. In serata si procede con la “maccarrunata”, un appuntamento gastronomico alla riscoperta dei sapori tipici del carnevale. La domenica è invece il giorno in cui viene presentato l’annullo postale che commemora il Carnevale dell’anno in corso. La serata della domenica si arricchisce della sfilata dei gruppi in maschera e dei carri allegorici che percorrono le vie della cittadina in un percorso stabilito che si ripete anche il Martedì Grasso dalle prime ore del pomeriggio.
Al termine di questa kermesse carnascialesca si prosegue con l’abituale premiazione finale.
 
Bibliografia
Sisto, Pietro e Piero, Totaro, a cura di. 2010. Il carnevale e il Mediterraneo: tradizioni, riti e maschere del Mezzogiorno d’Italia. Atti del Convegno internazionale, Putignano 19-21 febbraio 2009. Bari: Progedit.
 
Belfiore, Antonio. 1970. Il mio paese. Studio storico, socio-economico e di costumi della terra di Sicilia.Misterbianco: Cittadella.
 
 
 
Note
 
Autore Scheda: Francesca Maria Riccobene

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