Strategia nazionale per la Biodiversità 

 (Fonte: www.minambiente.it)

Nel panorama europeo l’Italia è caratterizzata da un patrimonio di specie tra i più significativi sia per il numero totale, sia per l’alto tasso di endemismo. La storia geologica, biogeografia e dell’uso del territorio, nonché la posizione centrale nel Bacino del Mediterraneo (uno dei 33 hotspot di biodiversità a livello mondiale) hanno determinato le condizioni per lo sviluppo dell’attuale ricchezza in biodiversità.

Rispetto al totale di specie presenti in Europa, in Italia si contano oltre il 30% di specie animali e quasi il 50% di quelle vegetali, il tutto su una superficie di circa 1/30 di quella del continente.

Più in dettaglio:
La fauna è stimata in oltre 58.000 specie, di cui circa 55.000 di Invertebrati (95%), 1812 di Protozoi (3%) e 1265 di Vertebrati (2%), con un’incidenza complessiva di specie endemiche pari a circa il 30%.
La flora è costituita da oltre 6.700 specie di piante vascolari (di cui il 15% endemiche), 851 di Muschi e 279 Epatiche. Per quanto riguarda i Funghi, sono conosciute circa 20.000 specie di Macromiceti e Mixomiceti (funghi visibili a occhio nudo).

Per garantire una reale integrazione tra gli obiettivi di sviluppo del Paese e la tutela del suo inestimabile patrimonio di biodiversità, il Ministero dell’Ambiente ha predisposto la Strategia Nazionale per la Biodiversità, adottata nell’ottobre 2010 dalla Conferenza Permanente per i rapporti fra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome.

 

La sfida 2011-2020 per la Biodiversità

Nel corso del 2010, dichiarato dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite “Anno Internazionale della Biodiversità”, è stata avviata a livello internazionale ed europeo la revisione degli strumenti che consentiranno di arrestare la perdita di biodiversità e dei servizi ecosistemici che da essa derivano nel decennio 2011-2020, a sua volta dichiarato dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite “Decennio delle Nazioni Unite per la biodiversità”.

Nel corso del 2010, dichiarato dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite “Anno Internazionale della Biodiversità”, è stata avviata a livello internazionale ed europeo la revisione degli strumenti che consentiranno di arrestare la perdita di biodiversità e dei servizi ecosistemici che da essa derivano nel decennio 2011-2020.

Nell’ottobre 2010 si è tenuta a Nagoya, in Giappone, la decima Conferenza delle Parti della Convenzione per la Diversità Biologica (COP10 della CBD) nel corso della quale è stato adottato un Protocollo sull’Accesso alle Risorse Genetiche e la Giusta ed Equa Condivisione dei Benefici derivanti dal loro Utilizzo (Protocollo ABS), ed è stato rivisto il Piano Strategico per il periodo 2011-2020 con una nuova visione per la biodiversità della CBD, da conseguire per il 2050, ed una nuova missione per il 2020, con 5 obiettivi strategici e 20 obiettivi operativi.

In tale contesto internazionale l’Italia si è dotata di uno strumento di fondamentale importanza per garantire una reale integrazione fra gli obiettivi di sviluppo del Paese e la tutela del suo inestimabile patrimonio di biodiversità, la Strategia Nazionale per la Biodiversità approvata, a seguito di una proficua concertazione tra il Ministero dell’ambiente e le Regioni e Province Autonome di Trento e Bolzano, con l’intesa espressa dalla Conferenza Permanente per i rapporti fra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome nella seduta del 7 ottobre 2010.

 

Il nuovo Piano Strategico della CBD
 La Visione per la Biodiversità del nuovo Piano Strategico della CBD prevede che “Per un mondo che viva in armonia con la natura dove, entro il 2050, la Biodiversità sia valutata, preservata, ripristinata e saggiamente utilizzata, mantenendo i servizi ecosistemici, sostenendo un Pianeta sano e fornendo a tutti i benefici essenziali”.

La missione del Piano Strategico è quella di avviare azioni urgenti ed efficaci per fermare la perdita di Biodiversità in modo da assicurare, entro il 2020, che gli ecosistemi abbiano capacità di recupero e continuino a fornire i servizi essenziali così da assicurare la varietà della vita sul pianeta e da contribuire al benessere umano e all’eradicazione della povertà. Perché ciò avvenga occorre ridurre le pressioni sulla Biodiversità, ripristinare i servizi ecosistemici, utilizzare le risorse biologiche in modo sostenibile e fare in modo che i benefici derivanti dall’utilizzazione delle risorse genetiche siano condivisi in modo giusto ed equo, procurare adeguate risorse finanziarie, attuare politiche adeguate e basare l’attività decisionale su solide basi scientifiche e sul principio di precauzione.

Testo ufficiale del Piano Strategico – Decisione X/2 

Strategia Nazionale per la Biodiversità

La Strategia Nazionale per la Biodiversità è stata realizzata grazie ad un percorso di partecipazione e condivisione fra i diversi attori istituzionali, sociali ed economici interessati, che attraverso specifici Workshop territoriali è culminato nella Conferenza Nazionale per la Biodiversità (Roma, 20 – 22 maggio 2010).

La Strategia si pone come strumento di integrazione delle esigenze di conservazione e uso sostenibile delle risorse naturali nelle politiche nazionali di settore a tal fine è stata adottata d’intesa con la Conferenza Stato-Regioni il 7 ottobre 2010.

La Struttura della Strategia è articolata attorno a tre tematiche cardine:

  • Biodiversità e servizi ecosistemici
  • Biodiversità e cambiamenti climatici
  • Biodiversità e politiche economiche

I cui rispettivi 3 obiettivi strategici sono raggiunti con il contributo derivante dalle diverse politiche di settore individuate in 15 aree di lavoro.

Governance della Strategia Nazionale per la Biodiversità
L’attuazione della Strategia Nazionale per la Biodiversità richiede un approccio multidisciplinare ed una forte condivisione e collaborazione tra i decisori politici e le amministrazioni centrali e regionali, con il supporto del mondo accademico e scientifico, raccogliendo le istanze dei portatori di interesse.

Per questo la Conferenza Stato-Regioni è stata individuata quale sede di decisione politica in merito alla Strategia e sono stati istituiti degli appositi organi di governance (DM del 6 giugno 2011 (G.U. 143 del 22/6/2011)).

Il Comitato paritetico per la Biodiversità, a supporto delle attività della Conferenza stessa, è composto da rappresentanti delle Amministrazioni centrali e delle Regioni e Province Autonome.

Il Comitato paritetico è supportato per gli aspetti tecnico-scientifici dall’Osservatorio Nazionale per la Biodiversità composto da rappresentanti di istituzioni, Enti di Ricerca, aree protette di valenza nazionale e regionale e società scientifiche.

L’istituzione di un Tavolo di consultazione, costituito dai rappresentanti delle principali associazioni delle categorie economiche e produttive e delle associazioni ambientaliste, garantisce il pieno e costante coinvolgimento dei portatori d’interesse nel percorso di attuazione e revisione della Strategia.

Principali attività degli Organi di governance

Monitoraggio della Biodiversità e valutazione dell’attuazione della Strategia
La Strategia Nazionale per la Biodiversità prevede l’elaborazione, ogni due anni, di un rapporto sull’attuazione e l’efficacia della Strategia stessa. A tal fine è stato predisposto un set preliminare di indicatori (pdf, 739 KB), costituito da 10 indicatori di stato che mirano a rappresentare e valutare lo stato della biodiversità in Italia e 30 indicatori di valutazione atti a valutare l’efficacia delle azioni svolte dal sistema paese nel raggiungimento degli obiettivi della Strategia.

Il primo rapporto (pdf, 1.470 MB), relativo al biennio 2011-2012, è stato presentato ad aprile 2013.

Ultimi aggiornamenti
Il 10 luglio 2014 la Conferenza Stato-Regioni ha approvato i primi documenti prodotti dal Comitato paritetico per la Biodiversità. La Conferenza ha espresso accordo (pdf, 86 KB) su “I rapporto sull’attuazione della Strategia Nazionale per la Biodiversità (periodo 2011-2012)” e accordo (pdf, 97 KB) su “Linee Guida per il recupero, soccorso, affidamento e gestione delle tartarughe marine”; intesa (pdf, 233 KB) su “prime indicazioni programmatiche fino al 2015”.

Documenti e allegati

Testo della Strategia Nazionale per la Biodiversità (pdf, 2.132 MB) 

Decreto di istituzione del Comitato paritetico per la Biodiversità, dell’Osservatorio nazionale per la Biodiversità e del Tavolo di consultazione (pdf, 113 KB) 

Il Portale Naturaitalia e il Network Nazionale della Biodiversità 

Documenti

Struttura della Strategia

Obiettivo 6: gestire la crisi della biodiversità a livello mondiale

 

Strategia nazionale per la Biodiversità

© Centro Studi Helios

Parchi e Riserve di Sicilia

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