Chiesa di S. Francesco d’Assisi e Cappella di Porto e Riporto
Piazza S. Francesco d’Assisi. Eretta nel XIII sec. Trasformazioni nei secoli successivi fino al XIX sec. . Dalle fasi costruttive più antiche risalenti al XIII secolo si passa al Trecento e al Quattrocento, quando vennero eretti i portali e numerose cappelle in stile gotico o rinascimentale. In età barocca l’edificio venne ricoperto da stucchi ed affreschi (di Pietro Novelli) e nel Settecento Giacomo Serpotta adornò i pilastri con le statue delle Virtù. Ferita dal terremoto del 1823, fu restaurata secondo il gusto neoclassico, mentre nel Novecento fu riportato alla luce l’aspetto originario della facciata con la ricostruzione in stile del rosone perduto. L’interno, col vano basilicale scandito da archi acuti su pilastri, è impreziosito da sedici cappelle che custodiscono opere d’arte d’inestimabile valore. Nella cappella di San Giuseppe si trova un altorilievo con San Giorgio che uccide il drago, realizzato nel 1526 da Antonello Gagini. Nella cappella dell’Immacolata risplendono i colori dei marmi policromi seicenteschi. Nella cappella trecentesca introdotta da un portale di splendida fattura è sistemato il sarcofago di Atanasio Speciale, di attribuzione incerta tra Domenico Gagini e Francesco Laurana. Particolarmente importante la Cappella Mastrantonio del Laurana che irrompe con forme rinascimentali in un clima siciliano ancora tardo-gotico alla metà del quattrocento (1468).
Cappella di Porto e Riporto
La Cappella di Porto e Riporto si trova all’interno del Convento di S. Francesco d’Assisi annesso alla Basilica di San Francesco d’Assisi. La sua costruzione risale al XIV, all’interno è conservata una tela raffigurante S. Rocco del XVII sec. Attribuita a Mariano Smiriglio. La cappella è sede della Confraternita del Porto e Riporto di Maria SS. Immacolata. I confrati di tale congregazione si impegnano a “portare – a spalla – il Simulacro della nostra Signora Immacolata per le vie cittadine in trionfo e riportarla nella Basilica di San Francesco d’Assisi. (da qui il nome di Porto e Riporto)
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