La Villa Romana del Casale

La Villa del Casale è una villa tardo-romana i cui resti sono situati pochi km (circa 4) da Piazza Armerina, in contrada Casale, sulla strada provinciale per Barrafranca. La Villa si trova ai piedi del monte Mangone, fu edificata intorno al III o IV secolo d.C
su un area già occupata sin dal IIsec. da una “villa rustica” e al centro di un abitato rurale nell’ambito di un esteso latifondo.  La struttura è stata costruita seguendo l’andamento del terreno per cui risulta strutturata a terrazze su tre diversi livelli e si sviluppa su una superficie di circa 4.000. Nel Dicembre del 1997, la Villa è stata inserita nell’elenco del Patrimonio Mondiale dell’Umanità.

Cenni Storici e breve descrizione

villa del casaleLa Villa fu edificata intorno al III o IV secolo d.C su un area già occupata sin dal II sec. da una “villa rustica” e al centro di un abitato rurale nell’ambito di un esteso latifondo. La Villa, o parti di essa, anche se con con vari adattamenti funzionali furono abitate anche in periodo arabo (X-XI sec) e normanno (XI-XII sec.) Il Villaggio medievale in cui risiedeva la Villa che nel frattempo aveva preso il nome di Plàtia venne distrutto nel 1160-61 e ricostruito dopo pochi anni nell’attuale sede di Piazza Armerina. La Villa fu abbandonata e di essa non rimasero altro che ruderi, anche se nelle vicinanze, non dovettero scomparire del tutto, insediamenti abitativi di tipo agricolo. Nel XV secolo era presente un centro conosciuto come Casale, da cui la Villa ha preso l’attuale nome. I ruderi della Villa erano visibili ai tempi di  Jean Pierre Houel che visito la Sicilia nel 1776-1779 e che ebbe modo di rappresentare i ruderi in uno dei suoi acquarelli. Dopo i primi scavi del 1812 (Sabatino del Muto) e del 1881 (Luigi Pappalardo), una prima campagna di scavi fu condotta nel 1929 da Paolo Orsi, che scoprì il primo mosaico (le fatiche di Ercole), e una seconda, condotta a varie riprese dal 1935 al 1939 da Giuseppe Cultrera, sotto il patrocinio di Biagio Pace, mise in luce tutto il triclinio con l’antistante portico ellittico. Ma i veri scavi che hanno messo in luce la gran parte della Villa avvennero nel (1950-54), sotto la direzione di Gino Vinicio Gentili. Negli anni 70 i restauri che portarono al sistema di copertura in plexiglas progettato dall’arch. Franco Minissi. Lo scavo è da considerarsi ancora incompleto, perché restano da scoprire le dipendenze della villa che sono sepolte ancora nei dintorni. Negli ultimi anni è in corso, a cura della missione di scavo dell’Università La Sapienza di Roma diretta dal prof. Patrizio Pensabene, una campagna di scavo nella zona sud, che ha messo in luce un antico abitato d’epoca medioevale. Nel 2006 inizia una seconda fase di restauro che prevede la sostituzione della copertura precedente. Nel 2012 la Villa è stata riaperta al pubblico, anche se alcuni locali non sono ancora del tutto visitabili.

La Villa, presenta quattro nuclei connessi tra di loro:

* ingresso monumentale a tre arcate con cortile poligonale (1-2);

* complesso termale (3-10);

* corpo centrale della villa, organizzato intorno ad una corte a peristilio quadrangolare, dotata di giardino con vasca centrale (11-31);

* Triclinio preceduta da un peristilio ovoidale circondato a sua volta da un altro gruppo di vani (33, 34, 36);

Molte delle sale della residenza presentano il pavimento con mosaici figurati in tessere colorate.

Per la descrizione in dettaglio e le relative immagini si veda l’area sottostante.

I° Gruppo 

1-  Ingresso

2 – Cortile Poligonale

3 – Grande Latrina
4 – Edicola di Venere

5 – Vestibolo delle Terme
6 – Praefurnia
7 – Calidarium
8 – Tepidarium
9 – Sala delle Unzioni
10 – Frigidarium

II° Gruppo

11 – Vestibolo dell’Adventus
12 – Tempietto dei lari
13 – Peristilio
14 – Piccola Latrina
15 – Salone del circo o Palestra
16 – Vestibolo della Domina

17 – Stanza del Forno Normanno

18 – Sala interna

19 – Cucina

20 – Sala della Danza

 

Planimetria Villa romana del Casale 1

 VI° Gruppo 

43 – La grande Basilica
44 – Vestibolo di Polifemo

45 – Cubicolo della Frutta
46 – Cubicolo Scena Erotica

47 – Acquedotto + Latrina privata

 III° Gruppo 

21 – Sala Mosaico a stella

22 – Sala Mosaico perduto

23 – Sala delle Stagioni

24 – Sala degli Amorini Pescatori

25 – Diaeta della Piccola caccia

26 – Sala Mosaico a ottagoni

27 – Sala Mosaico a quadrati

IV° Gruppo 

28 – Corridoio della grande caccia
29 – Sala Mosaico a riquadri
30 – Sala Ragazze in Bikini

31 – Diaeta di Orfeo
32 – Cortiletto
33 – Peristilio Ovoidale
34 – Corridoio tra Peristilo e Portico Ovoidale
35 – La cucina

V° Gruppo
36 – Triclinio
37 – Diaeta di Arione
38 – Atrio porticato ad Emiciclo
39 – Cubicolo musici ed attori
40 – Vestibolo Piccolo Circo
41 – Vestibolo di Eros e Pan
42 – Cubicolo Fanciulli cacciatori

Di seguito la descrizione in dettaglio delle singole aree.
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[wc_accordion_section title=”Primo Gruppo: dal n. 1 al n. 10“]

1 – Ingresso (hostium)

Ingresso della VillaL’accesso alla Villa e alle terme è di tipo monumentale e a forma di arco trionfale romano, era caratterizzato da un passaggio a tre fornici (archi), fiancheggiati da colonne e abbellito da fontane.

2 – Cortile Poligonale

cortile Dall’ingesso si accede ad un cortile a ferro di cavallo è circondato da colonne in marmo con capitelli ionici, al centro sono i resti di una fontana quadrata. Dal cortile era possibile accedere alle terme, attraverso l’edicola di Venere (4) o alla Villa, attraverso il Vestibolo dell’Adventus (11)

Il complesso termale presenta la pianta e disposizione tipiche delle terme romane ed è costitutivo dalla palestra, dalla grande latrina ad esedra, dalla sala unzioni dalle terme: frigidarium, tepidarium e calidario

3 – Grande Latrina

A sinistra del cortile poligonale è presente la Grande Latrina. La zona dove trovavano posto i seggi a disposizione degli utilizzatori della latrina era coperta mentre la parte centrale era senza tetto al fine di areare il locale.

4 – Edicola di Venere

Edicola di VenereCostituiva l’ingresso di servizio al complesso termale, l’ambiente quandrangolare presenta un mosaico sul pavimento fatto di quadrati e losanghe.

5 – Vestibolo delle Terme

Vestibolo delle terme Dall’edicola di Venere (4) si accede al Vestibolo delle Terme, ambiente quadrato che permetteva di accedere alla Palestra (15). Il Vestibolo presenta un pavimento a mosaico geometrico.

6 – Praefurnia

Terme - prefurnioIl locale è costituito da tre forni che servivano a riscaldare l’aria e l’acqua delle terme.

7 – Calidarium

CALIDARIO - CALIDARIUM Il calidarium (o calidarium, da caldus o calidus = “caldo”) era la parte delle terme destinata ai bagni in acqua calda e ai bagni di vapore. Il calidario della Vila romana del Casale era costituita da tre sale a ridosso dei forni (6): due con vasca per i bagni caldi, una senza vasca, probabilmente usata per i bagni di vapore (sauna).

8 – Tepidarium

TepidariumIl tepidarium (da tepidus = tiepido) era la parte delle terme destinata ai bagni in acqua tiepida. Dal Calidarium si arrivava al Tepidarium un ambiente tiepido che preparava gli ospiti al Frigidarium (10)  dove era possibile effettuare i bagni freddi o alla Sala delle Unzioni (9). Sotto il pavimento era uno spazio vuoto dove circolava l’aria calda immessa dai Praefurnia (6)

9 – Sala delle Unzioni

Sala unzioni Dopo i bagni caldi  o la sauna una bella sauna! Sala quadrangolare con pavimento a mosaico con scene di massagio.

10 – Frigidarium

FrigidariumIl frigidarium (da frigídus = freddo) era la parte delle terme dove potevano essere presi bagni in acqua fredda. Il locale è costituito da una sala ottagonale con sei nicchie absidate sulle pareti, due delle quali utilizzate per gli ingressi. Il mosaico del vano centrale raffigura ancora una scena con soggetti marini: Nereidi, Tritoni e cavalli marini, la cui composizione si adegua alla forma ottagonale dell’ambiente. Nelle nicchie absidate, utilizzate forse come spogliatoi, sono raffigurati personaggi che si svestono o rivestono, aiutati da schiavi.

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[wc_accordion_section title=”Secondo Gruppo: dal n. 11 al n. 20“]

11 – Vestibolo dell’Adventus

  Vestibolo dell'Adventus Il Vestibolo costituiva l’ingresso cerimoniale (adventus). Il pavimento presenta un mosaico a esagoni generanti triangoli e rettangoli. Al centro del pavimento i resti di una scena con figure che danno il saluto (salutatio).

12 – Tempietto dei lari  e  13 – Peristilio

 Peristilio Dal vestibolo si accede al peristilio rettangolare con 32 colonne marmoree sormontate da capitelli corinzi. I corridoi del Peristilio, presentano un pavimento ben conservato costituito da una serie di ghirlande d’alloro includenti teste di animali di molte specie diverse (felini, antilopi, tori, capri selvatici, cavalli, onagri, cervi, arieti, un elefante ed uno struzzo). L’orientamento delle teste cambia in due punti: in corrispondenza dell’ingresso dal vestibolo, e ai piedi della scala d’accesso al complesso della sala absidata sul lato orientale. 

All’interno del Peristilio, di fronte all’ingresso, si trova un piccola aedicola absidata (tempietto), il “Sacello dei Lari”, inquadrato da due colonne del peristilio e con pavimento a mosaico geometrico.

14 – Piccola Latrina

PICCOLA LATRINALa piccola latrina  o latrina privata era a disposizione degli ospiti della Villa. Di forma trapezoidale presenta un pavimento raffigurante animali. Lungo il muro erano presenti i seggi con foro centrale. I seggi attualmente visibili sono una ricostruzione in cemento degli originali in marmo.

15 – Salone del circo o Palestra

Corridoio terminante in absidi alle due estremità e decorato con il mosaico del Circo. Vi è rappresentato il Circo Massimo di Roma, ricco di dettagli, con in corso una gara di quadrighe vinta dalla fazione Prasina o dei “verdi”.  I romani amavano le gare delle quadrighe e facevano il «tifo» per gli aurighi, i quali vestivano i colori di quattro fazioni: rosso, verde, bianco e turchino. Nell’abside a destra dei templi di divinità: Giove Ercole e Dea Roma; subito dopo servetti nell’atto di porgere agli aurighi gli elmetti e le fruste.  Questo corridoio era probabilmente utilizzato per gli esercizi ginnici al coperto.

 Palestra PalestraPalestra

16 – Vestibolo della Domina

vestibolo della dominaPiccolo ambiente  trapezoidale con pavimento a mosaico che mostra 5 figure che vanno verse le terme. Si è voluto individuare nella scena la Domina della Villa accompagnata dai figli e da due ancelle. Da qui i proprietari accedevano alle Terme.

 17 – Stanza del Forno Normanno

Ambiente di servizio con pavimento a mosaico a disegni geometrici: ottagoni con all’interno fasce circolari, trecce a forma di croci e esagoni con fiori. La parte del pavimento tagliata ospitava in epoca normanna una fornace per la cottura dell’argilla usata per costruire vasi.

Stanza del Forno Normanno

 

Stanza del Forno Normanno

 

18 – Sala interna

Ambiente di servizio per la cucina (19) con pavimento a mosaico a disegni geometrici: quadrati e esagoni al cui interno sono presenti stelle a sei punte racchiudenti  fiori a sei petali.

 

Sala interna

 

Sala interna

19 – Cucina

Ambiente di rettangolare, non presenta pavimento a mosaico, presenta una vasca rettangolare e un bancone in muratura.

CUCINA

20 – Sala della Danza

Sala della Danza Ambiente rettangolare con pavimento a mosaico parzialmente conservato. Il mosaico raffigura sei coppie di personaggi, disposte su due registri. L’interpretazione è controversa: alcuni vi hanno visto episodi di ratto, forse il ratto delle Sabine, mentre altri, per la mancanza di atteggiamenti di violenza, ipotizzano piuttosto che si tratti di danze campestri.

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[wc_accordion_section title=”Terzo Gruppo: dal n. 21 al n. 27“]

21 – Sala Mosaico a stella

Ambiente di servizio con pavimento a mosaico a disegni geometrici con motivi a stelle a due quadrati  e fiori.

  Sala Mosaico a stella Sala Mosaico a stella

22 – Sala Mosaico perduto

Ambiente rettangolare probabilmente destinato agli ospiti. Il mosaico del pavimento risulta perduto.

 23 – Sala delle Stagioni

Ambiente quadrangolare con pavimento a mosaico geometrico -figurativo. La scena è costituida da grandi esagoni policromi contententi figure femminili e maschili che rappresentano le quattro stagioni, pesci e uccelli.

  Sala delle Stagioni Sala delle Stagioni Sala delle Stagioni

24 – Sala degli Amorini Pescatori

Sala degli Amorini PescatoriLa stanza presenta un mosaico pavimentale con Amorini (o Eroti) pescatori. Sono raffigurati dei putti a bordo di quattro barche,  intenti alla pesca mentre altri amorini giocano con i delfini, sullo sfondo la visione di una villa a mare.  I Putti rappresentano la figura infantile di Eros, il dio dell’amore e in questa forma sono conosciuti anche con il nome di Eroti o Amorini

25 – Diaeta della Piccola caccia

Diaeta della Piccola cacciaLa sala  è aperta sul lato settentrionale del peristilio da cui vi si accedeva, presenta il mosaico pavimentale della “Piccola caccia”. Sono raffigurate dodici scene disposte su quattro registri;

  • nel primo registro dall’alto, un cacciatore e i suoi cani all’inseguimento di una volpe;

  • nel secondo registro, un sacrificio a Diana, tra due uomini che portano sulle spalle un cinghiale legato e un terzo che porta una lepre;

  • nel terzo registro, due uomini che spiano alcuni volatili sulle foglie di un albero, una vasta scena con il banchetto del proprietario con i suoi attendenti nel bosco, un cacciatore in atto di colpire una lepre col venabulum;

  • nel quarto registo la cattura di tre cervi con una rete e l’abbattimento di un cinghiale che assale un cacciatore ferito e le figure di due servi nascosti dietro la roccia: uno prova a colpire la bestia con un sasso, l’altro si tocca la fronte.

26 – Sala Mosaico a ottagoni

Ambiente quadrangolare con pavimento a mosaico a disegni geometrici con motivi a ottagoni con lati concavi generanti cerchi e fusi.

27 – Sala Mosaico a quadrati

Sala Mosaico a ottagoni Ambiente quadrangolare con pavimento a mosaico a disegni geometrici con motivi a quadri circosritti da trecce. All’interno dei quadrati quattro fusi che formano dei cerchi contenenti fiori.

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[wc_accordion_section title=”Quarto Gruppo: dal n. 28 al n. 35 “]

28 – Corridoio della grande caccia

Grande cacciaDal lato di fondo orientale del peristilio si accede al corridoio della “Grande Caccia” (65,93 m di lunghezza e 5 m di larghezza), con le estremità absidate. Il corridoio divide gli ambienti del peristilio da quelli adiacenti alla grande Basilica. Il corridoio era accessibile dal peristilio attraverso tre grandi scalinate.

Il mosaico del pavimento presenta 7 scene:

  1. La prima scena raffigura catture di diversi animali: la pantera l’antilope e  il cinghiale;

  2. La seconda scena raffigura una località portuale con un lussuoso edificio sullo sfondo – forse una villa marittima –, un cavaliere sorveglia il trasporto di un pesante carico. Quattro uomini trasportano sulle spalle alcune bestie chiuse all’interno di casse, un ufficiale frusta uno schiavo e altri servi trascinano su una nave struzzi e antilopi;

  3. Nella terza scena, che si trova di fronte all’ingresso dell’aula absidata, viene raffigurato un tratto di terra situato fra i due mari. Al centro, un gruppo di tre personaggi osserva lo sbarco degli animali da due navi provenienti dai due lati.

  4. La quarta scena rappresenta l’imbarco degli animali in un porto orientale, forse l’Egitto, come lascerebbero pensare la presenza di un elefante, di una tigre e di un dromedario. I cacciatori indossano calzoni di tipo orientale.

  5. La quinta scena raffigura la cattura di rinoceronti, sono visibili dei fiori rossi e caratteristici edifici a pagoda.

  6. Nella sesta scena so vedono nella parte superiore una lotta fra bestie selvatiche e un leone che attacca un uomo. Nella parte inferiore si nota un personaggio, affiancato da due soldati con scudo.

  7. La settima scena raffigura la cattura di una tigre. Una sfera di cristallo viene lanciata verso la tigre, l’animale, vedendo la propria immagine riflessa nella sfera si  distrae, permettendo ai cacciatori, di catturarla. L’ultimo episodio, abbastanza singolare, mostra la cattura di un grifone con un’esca umana.

Grande cacciaGrande caccia

29 – Sala Mosaico a riquadri

Sala Mosaico a riguadri Ambiente quadrangolare con pavimento a mosaico a disegni geometrici con motivi a riquadri.

30 – Sala Ragazze in Bikini

Sala Ragazze in Bikini Ambiente rettngolare con pavimento a mosaico e pareti affrescate.  Il mosaico raffigura 10 ragazze in bikini intende a giochi atletici: lancio del disco, gioco ocn palla, esercizi con i pesi e corsa campestre. In basso a sinistra la scena dell’incoronazione delle vincitrici.

 Sala Ragazze in Bikini

31 – Diaeta di Orfeo

Diaeta di Orfeo Ambiente rettangolare con abside sul fondo dove si trova una copia della statua di Apollo vincitore delle tenebere (Apollo Linceo). In centro sono visibili i resti di una fontana. Si trattava forse di una sala per musica o di una biblioteca. Qui, al centro del mosaico si trova il cantore intento a suonare la lira, circondato da più di cinquanta specie diverse di animali: la fenice, il grifone, il coccodrillo e una ricca schiera diuccelli.

32 – Cortiletto

Cortile di passaggio, collegava la Grande Basilica (43), il corridoio della grande caccia (28)  e gli appartamenti patronali con il Triclinio (36)

33 – Peristilio Ovoidale

SALA AMORINI VENDEMMIANTIPortico di forma elissoidale.  In fondo un abside con tre nicchie che probabilmente ostitavano delle statue di marmo. Al centro i resti di una fontana. Il pavimento del portico presenta un mosaico con busti di animali: tigri, leoni, lupi, cervi, cavalli, ecc.

Ai lati del portico si aprono 6 piccole sale : tre sul lato sud (P,R,Q) con scene di pesca e tre sul lato nord (M, N, O) con scene relative alla vendemia.

34 – Corridoio tra Peristilo e Portico Ovoidale

Cortile di passaggio, collegava il peristilio (13) con il Triclinio (36)

35 – La cucina

Ambiente identificato come cucina

LA CUCINA

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[wc_accordion_section title=”Quinto Gruppo: dal n. 36 al n. 42“]

36 – Triclinio

Triclinio Grande sala quadrata con tre absidi e ingresso colonnato. Tutta la sala si può suddividere in quattro parti. Il grande riquadro centrale con le 12 Fatiche di Ercole, l’abside di sinistra con la Apoteosi di Ercole, quella del centro con la Gigantomachia e quella di destra, infine, con l’episodio di Licurgo e Ambrosia. La sala era destinata a sala da pranzo (triclinio). Nelle tre absidi trovavano posto i lettini su cui i commensali si stendevano per consumare i pasti.

37 – Diaeta di Arione

Ambiente absidato il cui mosaico pavimentale presenta la scena mitologica del mitico Arione, al centro, che incanta gli animali marini, tritoni, Nereidi e cavalli marini con la musica e la poesia. Nell’abside si trova una grande testa di Oceano circondata da varie specie di pesci. Le acconciature ad elmo delle Nereidi hanno fornito importanti dati cronologici sulla base dei ritratti numismatici delle imperatrici della dinastia costantiniana.

 

38 – Atrio porticato ad Emiciclo

Atrio Porticato a EmicicloAtrio porticato il cui mosaico, che orna il pavimento, presenta amorini alati, sopra alcune barche, intenti alla pesca: sullo sfondo eleganti edifici e al centro una fontana.

39 – Cubicolo musici ed attori

CUBICOLO MUSICI ED ATTORI Ambiente rettangolare absidato, usata come stanza da letto (cubicolo). Nel pavimento musivo dell’abside due fanciulle, sedute su grandi cesti, sono intende ad intrecciare corone di rose; vicino a loro due corbelli pieni di fiori. Nel pavimento della sala antistante un mosaico diviso su tre registri: quattro suonatori, assistiti da un giudice di gara, nel primo registro; attori maschili e femminili che danno vita ad una rappresentazione comica, nel secondo; e tre personaggi, accanto ad alcuni strumenti, intendi ad altra rappresentazione nell’ultimo registro

40 – Vestibolo Piccolo Circo

Vestibolo del Piccolo CircoAmbiente rettangolare con pavimento a mosaico. La scena rappresenta dei gioci circensi in cui a gareggiare sono dei bambini. Nell’arena gareggiano quattro bighe, trainate da volatili e guidate da aurighi bambini; un fanciullo incaricato della premiazione reca in mano la palma per il vincitore

41 – Vestibolo di Eros e Pan

Vestibolo di Eros e PanAmbiente rettangolare con pavimento a mosaico. La scena rappresenta il combattimento di Eros e Pan, a cui assistono fanciulli e giovani donne. Gli oggetti sul tavolo di fondo sono delle corone, il premio per il vincitore. 

42 – Cubicolo Fanciulli cacciatori

FANCIULLI CACCIATORIAmbiente con alcova rettangolare. Il mosaico del pavimento è di tipo figurato disposto su due registri con fanciulle che raccolgono rose e costruiscono ghirlande. Nell’alcova scena di fanciulli cacciatori.

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[wc_accordion_section title=”Sesto Gruppo: dal n- 43 al n. 47“]

43 – La grande Basilica

Sul lato di fondo del corridoio della Grande Caccia, al centro, sopraelevata con quattro gradini, si apre un’ampia sala absidata, con un ingresso colonnato. La sala era destinata ad ambiente di rappresentanza e di fastosi ricevimenti, molto grande e rettangolare nella forma, conserva solo tracce della pavimentazione a intarsio marmoreo policromo. Nell’abside, lo stallo in muratura dove poggiava il trono.

grande Basilica

43 La grande Basilica (2005)

grande Basilica

43 La grande Basilica (2005)

grande Basilica

43 La grande Basilica

44 – Vestibolo di Polifemo

Ambiente con pavimento a mosaico rappresentante la scena di Ulisse con Polifemo: al centro Polifemo seduto su di un masso, a sinistra Ulisse, assieme a due compagni, nell’atto di porgere al Ciclope una coppa colma di vino; in basso pecorelle al pascolo o al riposo e sullo sfondo gli accampamenti e la verdeggiante campagna. Nelle pareti tracce figurate di affreschi

Vestibolo di Polifemo

44 Vestibolo di Polifemo

Vestibolo di Polifemo

44 Vestibolo di Polifemo

 Vestibolo di Polifemo

44 Vestibolo di Polifemo
Vestibolo di Polifemo

44 Vestibolo di Polifemo

45 – Cubicolo della Frutta

Ambiente qCubicolo della Frutta uadrangolare con alcova ad esedra e pavimento a mosaico adibito probabilmente a stanza da letto (cubicolo). Il mosaico pavimentale dell’abside presenta un motivo a scaglie bianche che contengono dei fiori molto simili ai tulipani; quello della sala invece, entro medaglioni di alloro, una ricca varietà di frutta: uva, fichi, pere, mele, pesche, cedri, melograni, meloni ed angurie.

46 – Cubicolo Scena Erotica

Cubicolo Scena EroticaAmbiente quadrangolare con alcova rettangolare e pavimento a mosaico adibito probabilmente a stanza da letto (cubicolo). Il pavimento dell’alcova è prevalentemente geometrico; al centro di quello della sala campeggia invece un efebo incoronato nell’atto di abbracciare una graziosa fanciulla semisvestita; all’esterno figurazioni geometriche e degli esagoni, dai quali emergono i femminili busti delle stagioni.

47 – Acquedotto

L’acquedotto sopraelevato portava l’acqua direttamente al complesso termale. Nella vicinanza è posta una piccola latrinaprovata a forma ottagonale.

Acquedotto

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 La Villa Romana del Casale

© Centro Studi Helios

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