La Pasqua siciliana nel Registro delle Eredità Immateriali di Sicilia (REIS)
Sono 17 i comuni siciliani che fino ad adesso vedono riconosciute le loro iniziative in occasione della Pasqua, nel registro del Patrimonio Immateriale Regionale REIS. In realtà molti altri luoghi potrebbero ambire a questo riconoscimento, visto che i Riti della settimana Santa sono sostanzialmente presenti, ormai da molti secoli, in quasi tutti i comuni della Sicilia con con significativo coinvolgimento della popolazione.
Elenco dei beni riconosciuti nel REIS:
- Settimana Santa e Vare a Caltanissetta e San Cataldo – CL (I Misteri)
- Settimana Santa a Biancavilla – CT (a sira dei tri Misteri)
- Processione del Venerdì Santo a Enna – EN
- Settimana Santa a Barrafranca – EN
- Settimana Santa e Giunta di Pasqua – Aidone – EN
- Settimana Santa a Ispica – RG
- Celebrazioni e Riti della Settimana Santa a Scicli – RG
- Settimana Santa a Ragusa Ibla – RG
- Rappresentazione del Venerdì Santo a Vittoria – RG (I parti ro Signuri)
- Sacre Rappresentazioni della Settimana Santa a Capaci (PA)
- Processione dei Misteri del Venerdì Santo a Barcellona Pozzo di Gotto (ME)
- Archi di Pani (San Biagio Platani) – AG
- Festa di li Schietti di Terrasini (PA)
- Festa della Diavolata ed Angelicata ad Adrano – CT (I Diavulazzi i Pasqua)
- Fanfara dei Giudei San a Fratello (ME)
- Festa del Cristo Re Risorto a Scicli – RG (Festa di l’Omu vivu o ‘u Gioia)
- Canto Religioso: La Santa Cruci a Riesi – CL
- Lu Signuri di li Fasci a Pietraperzia – EN
Di seguito una breve descrizione estratta, quando esistente dalle schede tecniche regionali, dei beni inseriti nel REIS. Per maggiori informazioni accedete, alle schede inserite nella Banca Dati del Patrimonio Immateriale di Sicilia
La Settimana Santa e Vare a Caltanissetta e San Cataldo (I Misteri)
La scheda sulla Banca Dati del Patrimonio Immateriale di Sicilia
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Settimana Santa – Biancavilla (a sira dei tri Misteri)





Settimana Santa – Ragusa Ibla – RG
La scheda sulla Banca Dati del Patrimonio Immateriale di Sicilia
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Rappresentazione del Venerdì Santo a Vittoria – RG (I parti ro Signuri)


Archi di Pani (San Biagio Platani) – AG
L’origine della festa si colloca alla metà del Seicento, epoca della fondazione del paese. In origine la tradizione sembrerebbe avere avuto luogo dall’uso di appendere ciambelline di pane (cudduri) ai balconi perché fossero benedette al passaggio della Madonna e del Cristo Risorto.
Ogni anno, la domenica di Pasqua, nel piccolo paese dell’agrigentino, si celebra una sfida fra i devoti della Madonna, che fanno capo alla confraternita del Santissimo Sacramento e i devoti del Cristo morto che fanno capo alla confraternita del Santissimo Rosario. La competizione consiste nell’allestimento di enormi impalcature che fanno da sfondo architettonico all’incontro fra la Madre e il Figlio Risorto nel giorno della Pasqua. Lungo il corso principale del paese, dove sorge la Chiesa Madre da cui usciranno le statue, sono allestiti due archi monumentali che dividono lo spazio circostante in due distinte aree di pertinenza. Gli archi sono realizzati su strutture vegetali di ferule e canne e rivestiti di pani, agrumi, foglie di alloro, datteri, fiori e rosmarino. La loro preparazione ha inizio alcune settimane prima, trasformando il paese in un grande cantiere dove gli uomini si dedicano alle grandi impalcature, mentre le donne realizzano gli elementi figurativi. Lungo la superficie di queste grandiose e spettacolari architetture effimere si susseguono una serie di quadri figurativi con soggetti sacri. Prevalgono le figure zoomorfe: pesci e farfalle, aquile e galletti, colombe e agnelli ma non mancano gli angeli, gli astri, i cuori e gli ostensori. Su questi quadretti realizzati in pane a bassorilievo, un soggetto ricorrente è la facciata della Chiesa Madre. Per dare maggiore lucentezza alle composizioni, i pani vengono lustrati di un bianco luminoso, ottenuto dall’impasto di albume e zucchero e prendono il nome di murmurati. Essi sono sistemati sugli archi sopra un fitto strato di ciambelle cotte senza albume, in mezzo a garofani e altri fiori rossi. Lunghissime sequenze di arance incorniciano le composizioni. Altri pani raffigurano episodi biblici e scene della Via Crucis, ma anche rosoni e medaglioni che riproducono le quattro stagioni, nidi di rondine con vero muschio all’interno, pagliai con i basamenti di pietra a secco, grappoli d’uva e cesti di frutta. Di pane sono i capitelli delle colonne e lo stesso stemma del Comune che campeggia in alto sui prospetti architettonici.
La scheda sulla Banca Dati del Patrimonio Immateriale di Sicilia
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Festa di li Schietti di Terrasini (PA)
La Festa di li schietti, si svolge la Domenica di Pasqua, e consiste nell’alzata nel palmo di una sola mano, di un melangolo, aranciu airu (arancio amaro), albero scelto sia per la sua resistenza che per le proprietà taumaturgiche e mediche, del peso di circa 50 chili, come prova della prestanza fisica dei suoi portatori. Il vincitore sarà quello che avrà tenuto in alto il fusto per il maggior tempo possibile. I partecipanti indossano il tipico costume siciliano costituito da pantaloni e gilet di velluto nero, camicia bianca, foulard rosso, dei pon pon rossi che fungono da cravatta e un berrettino rosso.
La scheda sulla Banca Dati del Patrimonio Immateriale di Sicilia
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Festa della Diavolata ed Angelicata ad Adrano – CT (I Diavulazzi i Pasqua)
La rappresentazione del dramma risale al Settecento, secolo in cui Don Anselmo Laudani redasse l’opera. L’Angelicata, che rappresenta la seconda parte dell’opera, viene messo in scena solo dal 1980.
La scheda sulla Banca Dati del Patrimonio Immateriale di Sicilia
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Fanfara dei Giudei San a Fratello (ME)
San Fratello è stata fondata integrando gli abitanti greco-latini con immigrati venuti al seguito dei lombardi provenienti da Casale Monferrato con Adelaide o Adelasia degli Aleramici, dall’Alto Novarese, dalla Francia e dalla Lombardia, nel XII secolo. In questa cittadina dei Nebrodi permangono immutati diversi elementi di antica origine, quali il dialetto gallo-italico, rituali di natura pagana, carnevalesca e cristiana. Ad esempio nel periodo della Settimana Santa – uno più ricchi di manifestazioni che conciliano il drammatico momento della passione del Cristo con quello gioioso della Resurrezione – a San Fratello, a celebrare l’attesa della Resurrezione troviamo una manifestazione unica nel suo genere, ovvero la “Fanfara dei Giudei”. Condotta nei giorni di Mercoledì, Giovedì e Venerdì Santo, la festa di origine profana, rievoca il momento in cui i Giudei percossero e condussero il Cristo al Calvario. Sull’origine della festa gli studiosi non sono concordi, definendo “i giudei” ora come fautori di una “diavolata” o “ridda infernale” (Pitrè), ora come “figuranti disturbatori” derivanti dalle sacre rappresentazioni medievali (Rubino – Cocchiara).
La scheda sulla Banca Dati del Patrimonio Immateriale di Sicilia
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Festa del Cristo Re Risorto a Scicli – RG (Festa di l’Omu vivu o ‘u Gioia)
La scheda sulla Banca Dati del Patrimonio Immateriale di Sicilia
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Canto Religioso: La Santa Cruci a Riesi – CL
La scheda sulla Banca Dati del Patrimonio Immateriale di Sicilia
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Lu Signuri di li Fasci a Pietraperzia – EN
La scheda sulla Banca Dati del Patrimonio Immateriale di Sicilia
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