Villa Igiea
Street View (se presente)
Descrizione

Villa Igiea

Salita Belmonte, 43. 

L’edificio in stile neogotico, appartenuto all’ammiraglio inglese Cecil Domwille, fu acquistato da Ignazio Florio jr. in qualità di principale azionista di una cordata di imprenditori che intendeva farne inizialmente un sanatorio di lusso per malati di tubercolosi. Gli venne dato il nome di Igiea, dalla ninfa greca Hygìeia, dea dell’igiene e protettrice della salute . Il sanatorio però non vide mai la luce, poiché una commissione di medici inglesi venuti appositamente da Londra per valutare il progetto sollevò più di un dubbio sulla profittabilità dell’impresa e sul ritorno dell’investimento. Pertanto Ignazio Florio si trovò a dover decidere repentinamente per un cambio di destinazione, incaricando l’architetto Ernesto Basile di adeguare il progetto, già in avanzato corso di realizzazione, alle necessità ed esigenze di un hotel di lusso. Ernesto Basile disegnò in stile floreale anche il mobilio dell’edificio, la cui realizzazione venne poi commissionata al famoso mobilificio di Vittorio Ducrot. Le decorazioni degli ambienti interni furono eseguite da diversi astisti, tra i quali Giovanni Enea ed Ettore De Maria Bergler che dipinse l’originaria sala da pranzo dell’hotel, più nota come Sala degli Specchi o Sala Basile.

Villa Igiea venne inaugurata nel 1900, in piena Belle Époque. Sin dall’inizio fu un luogo molto amato sia dai proprietari Ignazio e Franca Florio, che dal bel mondo che assiduamente la frequentava. I Florio aleggiavano con la loro costante presenza fra i corridoi e le stanze dell’hotel, tant’è che è difficile separare Villa Igiea come albergo, come luogo pubblico, da Villa Igiea quale dimora privata, la “reggia borghese” di quella che fu come una famiglia reale per la Sicilia degli ultimi bagliori della Belle Époque. A Villa Igiea pubblico e privato si mescolavano e convissero fino alla scomparsa dei Florio successivamente alla perdita della proprietà della villa.

La Grande guerra segnò il declino della Belle Epoque palermitana: i grandi personaggi e le famiglie che la decretarono (Florio, Mazzarino, Trabia, Whitaker) uscirono lentamente, ma inesorabilmente di scena.

Negli anni trenta del ‘900 Villa Igiea risulta gestita dalla Società Grandi Alberghi Siciliani che amministrava anche l’Hotel des Palmes e l’Excelsior a Palermo, l’hotel San Domenico di Taormina e, a partire dal 1937, il Castello Utveggio su monte Pellegrino.

Durane gli anni della seconda guerra mondiale vi saranno ospitate alte personalità militari: durante l’occupazione tedesca prima e nel periodo seguito allo sbarco degli alleati nell’isola poi, è facile ritenere che l’albergo abbia subito profonde e irreversibili modifiche.

Villa Igiea venne infine acquisita dal Banco di Sicilia, ritornando ad essere in tempi più recenti un albergo di lusso. (Fonte: wikipedia)

Bene vincolato ai sensi del D.lgs 42/2004  

scarica decreto:

D.D.S. n. 6852 del 30.06.2008

 

Inserimento scheda: Ignazio Caloggero

Foto: Google

Contributi informativi: Ignazio Caloggero Web, 

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