Stufe di San Calogero
Queste grotte, profonde quasi 56 metri e lunghe mezzo chilometro, sono state abitate sin dall’età del rame, furono abbandonate a causa di fuoriuscite di vapore (dovute a un movimento tellurico), per poi essere di nuovo occupate in epoca greca. Il monaco San Calogero (IV sec.) scoprì in seguito le virtù terapeutiche del vapore e le grotte furono trasformate e dotate di sedili in pietra su cui si accomodavano i “pazienti”. In seguito presero il nome di Stufe di San Calogero. (Fonte testo: viamichelin.it)
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Inserimento scheda: Ignazio Caloggero
Foto: web
Contributi informativi: Ignazio Caloggero, Web
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