Sito archeologico in località Quarantamigliara
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Descrizione

Sito archeologico in località Quarantamigliara

Denominazione

Necropoli della media età del Bronzo; area di rinvenimento di ceramica greca arcaica; tracce di caraie antiche; necropoli di età romanoimperiale; ipogeo e reperti di età tardo-antica. (A2.2).

Descrizione 

Sul versante occidentale del Monte Tauro, tra Quarantamigliara e Pezza Grande, si apriva una necropoli preistorica, in seguito distrutta da cave. Fino a pochi anni fa sopravvivevano otto tombe a tholos scavate nella roccia, tipologicamente inquadrabili nel Bronzo Medio. Davanti a una
delle tombe si raccolsero frammenti di ceramica a figure nere. Nelle zona antistante le tombe principali, si segnala una strada con carraie incassate nella roccia. L’esistenza di sepolture a fossa scavata nella roccia nell’area pianeggiante ai piedi del Monte Tauro fu segnalata dallo Strazzulla nell’area pianeggiante ai piedi del Monte Tauro, ma la notizia non è confermata da alcun rinvenimento. In ricognizioni di superficie si recuperarono solo frammenti ceramici acromi e resti di tegole striate di età tardo-antica. Tuttavia, nella breve pianura ai margini del versante meridionale del Monte, fu esplorata una piccola necropoli, costituita da sei tombe ad inumazione con fossa rettangolare scavata nella roccia calcarea, datate in base ai corredi tra la fine del I sec. a. C. e il III sec. d. C. Il rito della cremazione era documentato da un ustrinum nel quale le ossa frammentarie e combuste risultarono confuse con i resti di almeno due balsamari fittili. La necropoli, che ricade all’interno di una proprietà privata, non è più visibile, come risulta dalle indagini condotte nella zona pochi anni fa. Tali indagini permisero di individuare, invece, alcuni tratti di carraie incise nel calcare lungo le pendici meridionali del Monte Tauro.  Alla base della falesia calcarea è ubicato un ipogeo, che, per quanto notevolmente rimaneggiato, sembra attribuibile ad età tardoantica, data la presenza, in uno dei due ambienti che lo costituivano, di una sorta di banchina e di piccoli incavi per lucerne alle pareti.  

Fonti bibliografiche

Strazzulla V., Storia ed archeologia di Trotilon, Xifonia, ed altri siti presso Augusta di Sicilia, 1899, p. 441; Gentili G.V., Augusta. Sepolture dall’età augustea al III sec. d.C., “FastiA”, X,1955, p.4303; Lanteri, Insediamenti antichi nel territorio di Augusta: le tholoi di Monte Tauro, “Aitna-Quaderni di topografia Antica”,1,1994, pp.11-21; Russo I.-Gianino P.-Lanteri R., Augusta e territori limitrofi, I, Preistoria, Dal paleolitico superiore alla precolonizzazione, 1996, pp.155-157; Lanteri R., Augusta e il suo territorio, elementi per una carta archeologica, 1997,pp.57-61; Linee Guida 1999, Carta Siti Archeol. n. 219.

Area di interesse archeologico, art. 142 lett.m) D.lgs. 42/04

(Fonte testo scheda di rilevazione n. 8 Piano Paesistico della Provincia di Siracusa  – Beni Archeologici)

COMUNICATO: Bene catalogato ma geolocalizzato parzialmente. Vi invitiamo a fornire il vostro contributo fornendoci informazioni utili  che ci permettano di geolocalizzare il bene catalogato. Si veda anche “Patrimonio Culturale da Geolocalizzare

Schede Beni Archeologici Piano Paesaggistico di Siracusa

Inserimento scheda: Ignazio Caloggero

Contributi informativi:  Web, Regione Sicilia 

Foto:  Scheda su indicata

Nota: Il popolamento delle schede della Banca dati Heritage, procede per fasi incrementali: catalogazione, georeferenziazione, inserimento informazioni e immagini. Il bene culturale in oggetto è stato catalogato, ed inserite le prime informazioni. Al fine di arricchirne i contenuti informativi sono graditi ulteriori contributi, se lo desiderate potete contribuire attraverso la nostra area “I Vostri Contributi

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