Settimana Santa e Vare a San Cataldo
Descrizione

Settimana Santa e Vare a San Cataldo

    Bene inserito nel Registro delle Eredità Immateriali di Sicilia (REIS)

 link: Settimana Santa a Caltanissetta

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Scheda tecnica elaborata da: Regione Sicilia – Dipartimento dei beni culturali e dell’identità siciliana – CRicd: Centro regionale per l’inventario, la catalogazione e la documentazione e filmoteca regionale siciliana 

Registro Eredità Immateriali

N. Prog. 3
Bene : Settimana Santa e Vare
Libro; REI – Libro delle celebrazioni
Data approvazione: 25-01-2006
Categoria: Festa pasquale
Provincia: Caltanissetta
 
Comune: Caltanissetta
Denominazione locale: I Misteri
Notizie Cronologiche
La processione della Real Maestranza, che ha luogo il Mercoledì Santo, dalle origini settecentesche, fu dichiarata reale nel 1806 per volere di Ferdinando IV di Borbone che, in visita alla città, impressionato dall’imponenza del corteo, concesse alla Maestranza il titolo di “Reale”.
Fonti storiche sulla processione delle Varicedde del Mercoledì pomeriggio attestano un origine agli inizi del XX secolo. Nel 1923, alcune famiglie offrirono un contributo per la realizzazione dei 19 gruppi scultorei che andarono ad accrescere il nucleo originario costituito da 10 Varicedde.
Più antica è, invece, l’origine della processione del Giovedì Santo. Questa deriva dall’antica cerimonia delle Cinque Barette (o Casazza) eseguita dalla Congregazione di S. Filippo Neri, che in quella stessa notte usciva dalla propria sede, con cinque piccoli gruppi statuari, per visitare i sepolcri della città. Dal XVII secolo la celebrazione dei Misteri ha luogo a Caltanissetta. In origine le Vare erano soltanto sette ma col tempo si ampliarono fino divenire quattordici nella seconda metà dell’Ottocento, quando si decise di concedere i gruppi statuari alle principali maestranze cittadine. A partire dal 1882, la celebrazione vede un rafforzamento dell’interesse della comunità locale, con la committenza da parte degli Zolfatari di Gessolungo di un nuovo gruppo monumentale, la Veronica, come atto di ringraziamento allo scampato pericolo. Da quel momento altri gruppi vennero realizzati o rinnovati per volere di privati.
Ricorrenza: Annuale
Occasione: Morte e Rinascita del Cristo Salvatore
Funzione : Devozionale e propiziatoria
Attori: Componenti delle diverse congregazioni e maestranze locali
Partecipanti: Gruppo bandistico, comunità locale, devoti, turisti
Descrizione
A Caltanissetta, le celebrazioni per la Settimana Santa hanno inizio nel pomeriggio della domenica delle Palme con la processione nel centro della città del simulacro di Gesù Nazareno posto su una barca decorata con fiori. Il Lunedì e il Martedì precedenti la Pasqua si svolgono nelle vie cittadine le rappresentazioni sacre dell’Ultima Cena e della Passione di Gesù, chiamata in dialetto Scinnenza. Dal Mercoledì si entra nel vivo della festa con la solenne e famosa processione della Real Maestranza che si svolge dal 1500, in cui i rappresentanti di tutte le più antiche corporazioni artigiane locali, guidate dal loro Capitano, si muovono con bandiere a lutto in processione dalle loro sedi verso la cattedrale, dove ha luogo un rito di rigenerazione e redenzione. La processione in onore del Santissimo Sacramento dalla Cattedrale prosegue accompagnata dal clero per le vie centrali della città. Al calar del sole dello stesso giorno ha luogo la processione delle Varicedde, 19 piccoli simulacri che evocano le Vare del Giovedì Santo. La sera del Giovedì, la celebrazione dei Misteri, costituisce il momento fulcro e più spettacolare dei festeggiamenti della Settimana Santa a Caltanissetta. A partire dalle ore 20, i sedici imponenti gruppi di carta pesta dipinta, le cosiddette “Vare”, percorrono le strade del centro sino a notte fonda. I gruppi scultorei sono quasi tutti stati realizzati degli artisti Francesco e dal figlio Vincenzo Biangiardi a fine ‘800, e raffigurano i diversi momenti della Passione di Cristo – L’Ultima Cena, L’orazione nell’orto, La cattura di Gesù, Il Sinedrio, La Flagellazione, L’Ecce Homo; La Condanna; La Prima Caduta, Il Cinereo, La Veronica; La Crocifissione, La Deposizione, La Pietà, La Traslazione, La Sacra Urna, L’Addolorata. Le Vare sono guidate rispettivamente dai membri del ceto cui appartengono e da una banda, che accompagna il gruppo sino alla “Desolata”, momento culmine della processione in cui con la Spartenza, la separazione delle vare, queste rientrano nei luoghi dove verranno custodite per l’intero anno. Il giorno successivo, il Venerdì Santo, si svolge la processione del “Signore della Città”, conosciuta anche come processione del “Cristo Nero” (Cristu Nivuru). Il simulacro è oggetto di forte devozione da parte dei fedeli per i suoi poteri miracolosi. Secondo l’antico rito, la Maestranza dei Fogliamari (raccoglitori di erbe selvatiche), in abito viola bordato in oro, portano scalzi a spalla il simulacro dalla chiesa del “Signore della Città” per le vie del centro, intonando le “Ladate”. Prende parte alla processione anche la Real Maestranza secondo l’ordine previsto nella processione del Mercoledì. Durante il Sabato Santo e la Domenica di Pasqua gli intensi momenti di commemorazione si chiudono con la celebrazione di messe solenni.
 
Bibliografia
Cardella, Antonio. 2002. Santi riti e leggende del popolo siciliano. Palermo: Sigma.
 
D’ Agostino, Giuseppe. 1997. Celebrare il tempo in Nuove Effemeridi, rassegna trimestrale di cultura. Anno X. n. 38. Palermo: Guida.
 
Farina, Salvatore. 2002. Settimana Santa nella Provincia di Caltanissetta. Palermo: Krea.
 
I Misteri della Passione di Gesù: la Settimana Santa a Caltanissetta tra religiosità e cultura. 2004. Caltanissetta: Lussografica.
 
La Settimana Santa a Caltanissetta: una guida per il turista. 1989. Caltanissetta: Lussografica.
 
 
Discografia

Lamento Fogliamara 1 – Nastroteca online Cricd

Lamento Fogliamara 2 – Nastroteca online Cricd

Brani tratti da Venerdi Santo-Processione del Cristo Nero. Lamentanze, interviste e suonate della Banda musicale G. Verdi di Caltanissetta. Caltanissetta 29 Marzo 2002. Nastroteca ND12

Brani tratti da Venerdi Santo-Processione del Cristo Nero e Lamentanze funebri. Caltanissetta 29 Marzo 2002. Nastroteca ND11

Note

I “Misteri”, secondo alcuni studi, sono collegati ai rituali ascetico-penitenziali di periodo medievale, e successivamente introdotti in Italia e Spagna assunsero forma di drammatizzazione teatrale, nel tempo sostituite da gruppi statuari.
Durante la processione della Real Maestranza, il Capitano veste in nero, secondo la tradizione settecentesca con marsina e feluca con piuma nera e coccarda tricolore, frangia d’oro alla cintura e spadino con l’elsa dorata.
Le 16 Vare del Giovedì Santo sono quasi tutte opera di Francesco e Vincenzo Biangiardi, ad eccezione della Traslazione di scuola napoletana. Conservate durante l’anno nei Magazzini della Chiesa di San Pio, in occasione della Processione vengono portate in diversi punti della città dove i gruppi cui sono affidate le adornano con splendidi fiori, elementi vegetali e luci prima della processione. Sino al 1964 queste erano portate a spalla da circa 200 portatori, sostituiti l’anno dopo da fercoli con ruote.
La tradizione vuole che il Cristo Nero sia stato ritrovato dai Fogliamari, all’interno di una grotta nei dintorni di Caltanissetta, tra due candele accese. Il Cristo fu Patrone della città sino al 1625, anno in cui la città si votò a San Michele Arcangelo, in ringraziamento per essere stata salvata dalla peste.
Le “Ladate” sono delle lamentanze funebri dall’impianto musicale melodico, i cui testi in latino volgarizzato richiamano vagamente le laudi medievali, autentici brani di poesia religiosa. Si tratta di un canto responsoriale in cui la voce del solista si alterna a coro, narrando la passione e morte di Cristo.
Autore Scheda: Ester Oddo

 

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