Saline di Priolo (ITA090013)
Tipologia sito: ZSC – Zona Speciale di Conservazione / ZPS Zona di protezione Speciale
Codice: ITA090013 – Ettari: 232
Descrizione:
Si tratta di un’area umida costiera interessata da acque salmastre soggetta a temporaneo disseccamento estivo. Essa risulta separata dal mare da uno stretto
cordone dunale che nella parte centrale si prolunga in un breve istmo collegato con la Penisola Magnisi. La vicinanza della zona industriale di Priolo ha
determinato in modo sostanziale le condizioni ambientali del sito. Infatti attualmente le acque, il terreno e l’aria risultano altamente inquinate. Ciò ha influenzato in
modo determinante la vegetazione naturale alterandone il suo equilibrio. Le comunità vegetali sono attualmente ridotte a pochi lembi floristicamente molto
impoveriti e di scarso valore naturalistico. Il bioclima rientra nel termomediterraneo subumido.
4.2 Quality and importance
Il sito nonostante le limitate dimensioni e malgrado sia circondato da una vasta area industriale, ospita una ricca e complessa comunità avifaunistica. Esso
assume un grande valore e una grande importanza durante la migrazione autunnale dei Caradriformi. Si registrano le massime concentrazioni note per l’isola per
quanto riguarda il passaggio della Sterna maggiore. Comuni sono le concentrazioni di uccelli limicoli, tra questi compaiono specie rare come la Pittima minore.
L’area è stata occupata spontaneamente dal Pollo sultano reintrodotto in Sicilia tra il 2000 e il 2003.Il sito per molte specie di Caradriformi rappresenta un’ area
ottimale, utilizzata durante il ciclo riproduttivo, o nelle migrazioni come area di foraggiamento; per altre specie di Ciconiformi e Anseriformi i limitati territoriali ne
riducono l’importanza.Sotto il profilo floristico-vegetazionale presenta uno scarso valore geobotanico in quanto l’area risulta fortemente degradata per
l’inquinamento causato dalla limitrofa zona industriale
Fonte: Ministero dell’Ambiente Formulario Natura 2000
Dati ministeriali: Formulario Natura 2000
Inserimento scheda: Ignazio Caloggero
Foto: web
Contributi informativi: Ignazio Caloggero, Regione Sicilia