Ricamo e sfilato
Lo sfilato siciliano risale alla fine del 14° secolo ma si affermò in Sicilia nel ‘500 riscuotendo molto successo presso i Signori in Italia e nelle Chiese dove veniva usato per gli ornamenti sacri. Col passare degli anni lo Sfilato entra a far parte del più pregiato corredo impreziosendo i capi e la biancheria delle fanciulle siciliane che venivano in seguito tramandati di generazione in generazione. Viene eseguito su tessuti molto pregiati come il puro lino e a trama regolare e con fili molto pregiati. E’ possibile lavorare a mano o sul telaio. La tecnica dello sfilato consiste nello sfilare tre o quattro fili della tela, sia dall’ordito che dalla trama e di ricoprire a cordoncino i fili rimasti in modo da formare un reticolato che fa da cornice ad un disegno. Le diverse fasi di lavorazioni vengono svolte a seconda delle abilità che le donne hanno per cui il lavoro passerà prima sotto le mani della disegnatrice poi della sfilatrice, della ricamatrice e in fine della stiratrice.
Scheda tecnica elaborata da: Regione Sicilia – Dipartimento dei beni culturali e dell’identità siciliana – CRicd: Centro regionale per l’inventario, la catalogazione e la documentazione e filmoteca regionale siciliana
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