Parco Archeologico di Selinunte e Cave di Cusa
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Descrizione

Parco Archeologico di Selinunte e Cave di Cusa 

Il Parco comprende 2 zone la prima corrispondente al Parco di Selinunte, l’altra quella di Cave di Cusa distante circa una decina di chilometri ad Ovest di Selinunte

Selinunte

Selinunte (greco Selinos, latino Selinus) era una antica città greca fondata nel 651 a.C da coloni di Megara Nisea, insediatasi a Megara Hyblaea sul sito precedentemente popolato da sicani, elimi e fenici. Divenne presto una città imponente ricca di templi e con una popolazione ceh si presume fosse stata di 100.000 abitanti. Selinunte si alleo con Cartagine ma dopo la Battaglia di Himera (480 a.C) strinse un patto con Siracusa che la allontano dalla protezione di Cartagine. Nel 409 a.C fu distrutta dai cartaginesi ormai non più alleati. Nel 405 i Cartaginesi permisero il ritorno della popolazione, a seguito del siracusano Ermocrate, ma ormai Selinunte era destinata a essere solo un piccolo centro nel III secolo fu praticamente abbandonata, salvo una sporadica presenza in epoca bizantina e dell’alto medioevo. A partire dal XVIII secolo inizio a diventare di interesse per i viaggiatori e gli studiosi, tra questi Houel che la rese celebre con i propri disegni. Dal XIX secolo sono iniziati i lavori di scavo che piano piano hanno riportato alla luce i resti di quella che fu una delle più grandi città greche della Sicilia occidentale. 

 

I resti dell’antica Selinunte si trovano sul territorio del comune di Castelvetrano, nella parte meridionale della provincia di Trapani. Tutto il terreno interessato forma oggi un parco archeologico tra i più estesi  del mondo (260 ettari). Il sito archeologico è ricco di  monumentali rovine testimonianza dell’antico splendore di Selinunte.

Acropoli

L’acropoli è posta su una spianata leggermente sopraelevata sulla piana circostante. Era difesa da mura bastionate e da torri di difesa , in alcuni casi ancora visibili. 

  • Tempio D (Atena o Afrodite)
  • Tempio C (Apollo?)
  • Tempio B
  • Tempio A (Dioscuri o Apollo?)
  • Tempio O (Poseidon o Atena)
  • Torre di Polluce

Collina Orientale 

  • Tempio G (Apollo?)
  •  Tempio F (Atena o Dioniso?)
  • Tempio E (Hera)
  • Antiquarium Baglio Florio

Collina Manuzza 

  • Necropoli  Galera Bagliazzo
  • Tempio Y

Collina Gaggera

  • Santuario della Malophoros (Demetra Malophoros)
  • Tempio M  
  • Antiquarium della Gaggera
  • Necropoli di Manicalunga – Timpone Nero

Cave di Cusa 

La grande area delle Cave di Cusa sorge a 13 km circa a nord-ovest di Selinunte, nel territorio di Campobello di Mazara, su un pianoro vicino la costa. Da queste cave di pietra veniva estratto il materiale per le costruzioni destinato ai Templi di Selinunte. Il luogo, anche se distante da Selinunte oltre 10 chilometri, fu scelto per la presenza di un banco di calcarenite molto compatto e massiccio, caratterisitche che permettevano di staccare elementi di dimensioni così vistose come quelli del tempio C. I pezzi, dopo essere stati quasi interamente realizzati, venivano staccati dalla loro matrice grazie all’effetto martinetto prodotto da cunei di legno espansi per effetto dell’acqua. Le cave furono abbandonate bruscamente con l’interruzione, quasi istantanea dei lavori di estrazione, di lavorazione e di trasporto dei rocchi di colonna, a seguito dell’invasione dell’esercito cartaginese nel 409 a.C. I pezzi vennero lasciati laddove erano, alcuni appena sbozzati. Dei rocchi già estratti, alcuni erano pronti per essere trasportati via; altri, già in viaggio alla volta di Selinunte, furono abbandonati e si riconoscono lungo la strada. Oltre a rocchi di colonne, nelle cave è possibile riconoscere anche qualche capitello, come pure incisioni rettangolari per ricavare dei blocchi squadrati, tutti destinati ai templi di Selinunte. Il luogo fu visitato da Houel coma ricorda un suo disegno 

Houel: Cave di Cusa

Le fasi di costruzione di una colonna.

  1. pulizia e suddivisione della porzione di roccia prevista per l’estrazione
  2. scavo intorno al rocchio
  3. distacco dal rocchio
  4. abbattimento del rocchio e posa su slitte o ruote di legno dei blocchi per il trasporto in cantiere

Di Davide Mauro – Opera propria, CC BY-SA 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=55361454

Oltre ai beni indicati si è voluto inserire nell’area delimitata “Selinunte e Dintorni” anche altre siti ricadenti nelle immediate vicinanze del parco di Selinunte.

  • Contrada Latomie  – Baglio Cusa – Cave Barone
  • Case Saporito Muretta
  • Contrada Allegra – Margio
  • Contrada Latomie  – Case Bottali
  • Contrada Guglitti
  • Contrada Latomie  – Case Riggio
  • Contrada Latomie  – Baglio Elia
  • Contrada Errante
  • Contrada Rabita
  • Contrade Rabita – Piccione
  • Bresciana di So
  • Contrada Nastasi
  • Spaddino
  • Margio
  • Baglio di S. Andrea
  • Fermata Latomie
  • Latomie – Martilluzzi
  • Contrada Latomie – Loc. Pianonello
  • Case Marotta
  • Trentasalme 
  • Marinella
  • La Pineta

Per i dettagli sui singoli siti situati a Selinunte e nelle immediate vicinanze si  veda il sotto archivio “Selinunte e dintorni”

A tal proposito si veda la seguente immagine tratta dal Piano Paesaggistico di Trapani:

 

Inserimento scheda: Ignazio Caloggero

Contributi informativi: Ignazio Caloggero Web, 

Nota esclusione responsabilità

 

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