Palazzo Valguarnera Gangi
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Descrizione

Palazzo Valguarnera Gangi 

 

Piazza Croce dei Vespri Il primo nucleo della costruzione risale al Quattrocento ma solo intorno al 1750 cominciarono le trasformazioni volute dall’allora proprietario Pietro Valguarnera nel lussuosissimo palazzo che è possibile ammirare tuttora. Dall’ingresso ci si immette in un cortile dal quale si snoda uno scalone in stile barocco opera diAndrea Gigante, composto da due rampe e arricchito da colonne su cui poggiano busti in marmo e dalla ringhera in ferro battuto. Dallo scalone si accede ad un ingresso alle cui pareti si possono ammirare preziosi arazzi, da questo ingresso v’è l’accesso agli splendidi saloni tra cui:il salone d’onore con il soffitto decorato da magnifici affreschi;il salone ovale nel quale sui sopraporta sono raffigurati i fiumi siciliani e il pavimento in maiolica riporta lo stemma della famiglia Valguarnera; la sala gialla,che deve il nome al colore del damasco che tappezza le pareti,decorata da pregevoli stucchi e da un affresco che rappresenta il Trionfo delle virtù;la sala rossa dove è custodita una collezione di vetri di Murano e la famosissima Galleria degli specchi la cui peculiarità è il doppio soffitto attraverso il quale,per mezzo di alcune aperture,è possibile ammirare un grande affresco centrale che rappresenta il Trionfo della fede, e ancora altri saloni più o meno grandi tutti riccamente arredati e decorati. Curiosità: Il palazzo ospitò artisti quali Bellini, Rossini e Wagner che,come testimonia una lettera del grande musicista bavarese ai padroni di casa,lì iniziò a comporre il Parsifal. Luchino Visconti vi girò la scena del valzer del suo film capolavoro “Il Gattopardo” 

Bene vincolato ai sensi del D.lgs 42/2004  

scarica decreto:

D.D.S. n. 7416 del 13.08.2008

 

Inserimento scheda: Ignazio Caloggero

Foto: web

Contributi informativi:  Ignazio Caloggero, Web 

Nota: Il popolamento delle schede della Banca dati Heritage, procede per fasi incrementali: catalogazione, georeferenziazione, inserimento informazioni e immagini. Il bene culturale in oggetto è stato catalogato, georeferenziato ed inserite le prime informazioni. Al fine di arricchirne i contenuti informativi sono graditi ulteriori contributi, se lo desiderate potete contribuire attraverso la nostra area “I Vostri Contributi

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