Palazzo d'Orleans
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Descrizione

Palazzo d’Orleans

Il Palazzo d’Orléans, a Palermo, è un palazzo settecentesco, sede della presidenza della Regione siciliana.

L’ingresso principale si trova in Piazza Indipendenza, di fronte alla parte normanna di Palazzo dei Normanni. Del palazzo fa parte un ampio giardino, il Parco d’Orléans, con Ficus magnolioides dalle radici volanti ed animali esotici, aperto al pubblico

 

Il principe Monroy nel 1775 costruisce il primo nucleo del palazzo, assai più piccolo di quello attuale. Il palazzo, messo all’asta, è acquistato dal mercante Antonino Oliveri che dal 1784 al 1806 amplia l’edificio a destra e a sinistra costruisce la sopraelevazione al terzo piano.

Vi visse in esilio, dal 1808 al 1814 il futuro re di Francia Luigi Filippo d’Orléans, che l’anno dopo, sposatosi con Maria Amalia di Borbone, principessa delle Due Sicilie e figlia del re Ferdinando I delle Due Sicilie, lo acquistò. Il Borbone-Orléans avvia un’ulteriore fase di ampliamento dell’edificio. Maria Amalia dona nel 1856 la tenuta palermitana al figlio Enrico d’Orléans, tenuta che raggiunge l’ampiezza di 63 ettari. L’eredità passa quindi a Luigi Filippo Roberto d’Orléans, che vi muore nel 1926 e passa alla sorella Maria Amalia, regina del Portogallo che due anni dopo lo cede al cugino Giovanni, duca di Guisa.

Nel 1940 il palazzo viene requisito dal governo italiano. Nell’agosto 1943 è sede degli uffici alleati e nel 1947 passa alla Regione siciliana per essere sede della presidenza. Ma la Commissione di conciliazione italo-francese nel 1950 impone la restituzione dell’immobile ai proprietari (Enrico, conte di Parigi), che lo vende definitivamente alla Regione nel 1955, e da quella data torna sede della presidenza della Regione. (Fonte testo: Wikipedia)

Il Palazzo d’Orleans, assieme al Parco annesso è un bene vincolato ai sensi della legge 364/1909 (D.M. 07/03/1943). 

 

Inserimento scheda: Ignazio Caloggero

Foto: web

Contributi informativi: Ignazio Caloggero Web, 

Nota: Il popolamento delle schede della Banca dati Heritage, procede per fasi incrementali: catalogazione, georeferenziazione, inserimento informazioni e immagini. Il bene culturale in oggetto è stato catalogato, georeferenziato ed inserite le prime informazioni. Al fine di arricchirne i contenuti informativi sono graditi ulteriori contributi, se lo desiderate potete contribuire attraverso la nostra area “I Vostri Contributi

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