Monte S. Salvatore, Monte Catarineci, Vallone Mandarini, ambienti umidi (ITA020004)
Descrizione

Monte S. Salvatore, Monte Catarineci, Vallone Mandarini, ambienti umidi

Tipologia sito: ZSC – Zona Speciale di Conservazione 

Codice: ITA020004 – Ettari: 5815

Descrizione: 

L’area del SIC, include il settore sud-orientale delle Madonie, ed è interamente compresa all’interno dell’omonimo parco regionale. Essa ricade nell’ambito dei territori comunali di Polizzi Generosa, Castellana Sicula, Petralia Sottana, Castelbuono, Petralia Soprana e Geraci Siculo. Si tratta di un vasto complesso orografico, il quale ad ovest culmina nelle cime di M. Scalone (m 1654), M. Pene (m 1673), M. Cavallo (m 1757), M. S. Salvatore (m 1912), Pizzo dell’Inferno (m 1805), Pizzo Cerasa (m 1559), Pizzo Canna (m 1429) e Cozzo Luminario (m 1512). Più ad est, si estende anche sul rilievo di Pizzo Catarineci (m 1660), includendo anche gli interessanti ambienti umidi di Geraci Siculo, fra i quali vanno ricordati quelli di Portella Mandarini e Pietra Giordano, anche se in parte ormai distrutti o parzialmente deteriorati da captazioni idriche. Dal punto di vista geologico risulta prevalentemente costituita da rocce cenozoiche, rappresentate da arenarie quarzifere del Miocene Aquitaniano e formazioni a Flysch numidico costituite da potenti strati di quarzareniti alternati a peliti brune o talora argille siltose. Sulla base della classificazione di Rivas-Martinez, i caratteri bioclimatici possono complessivamente riferirsi ai termotipi mesomediterraneo (temperatura: 13-16 °C) e supramediterraneo (temperatura: 8-13 °C), con ombrotipo variabile fra il subumido (piovosità: 600-1000 mm) e l’umido (piovosità: > 1000 mm), man mano che si passa dalla zona collinare alle fascesubmontana e montana.Il paesaggio vegetale risulta fisionomizzato da ampie estensioni boschive, talora frammiste a boscaglie e arbusteti, le quali si alternano a praterie montane, di rilevante interesse floristico-fitocenotico. Esso viene preminentemente caratterizzato dalle serie acidofile del Leccio (Teucrio-Querco ilicis sigmetum), della Quercia leptobalana (Querco leptobalanae sigmetum), della Rovere (Ilici-Querco petraeae sigmetum), del Faggio (Luzulo-Fago sylvaticae sigmetum) e dell’Abies nebrodensis (Junipero-Abieto nebrodensis sigmetm), oltre a vari altri microgeosigmeti a carattere profilo. Tuttavia le stesse serie forestali sono in parte rappresentate da aspetti secondari, quale risultato di una utilizzazione territoriale che nel passato è stata orientata soprattutto verso l’attività silvana e zootecnica.

Si tratta di una vasta area all’interno della quale rientrano tutte le formazioni vegetali acidofile di alta quota Back to top delle Madonie (faggeti, querceti, vegetazione ad arbusti spinosi emisferici, ecc.), oltre agli interessanti ambienti umidi di Geraci Siculo ed al Bosco Pomieri. Il comprensorio denota pertanto un elevato faunistico, per la presenza di una ricca zoocenosi comprendente specie rare e/o minacciate, nonchè naturalistico ed ambientale. Trovano in quest’area le nicchie ecologiche numerose entità floristiche esclusive, rare o di rilevante interesse fitogeografico

Ricade nel Parco delle Madonie

Dati ministeriali: Mappa Ministeriale    Formulario Natura 2000

Inserimento scheda: Ignazio Caloggero

Foto: web

Contributi informativi:  Ignazio Caloggero, Regione Sicilia

Nota: Il popolamento delle schede della Banca dati Heritage, procede per fasi incrementali: catalogazione, georeferenziazione, inserimento informazioni e immagini. Il bene culturale in oggetto è stato catalogato, georeferenziato ed inserite le prime informazioni. Al fine di arricchirne i contenuti informativi sono graditi ulteriori contributi, se lo desiderate potete contribuire attraverso la nostra area “I Vostri Contributi

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