Monte Pecoraro e Pizzo Cirina (ITA020049)
Descrizione

Monte Pecoraro e Pizzo Cirina (ITA020049)

Tipologia sito: ZPS – Zona di Protezione Speciale 

Codice: (ITA020049) – Ettari: 8603

Descrizione:

Altre caratteristiche sito:Il sito, diviso in due corpi, ricade nell’ambito della parte occidentale dei cosiddetti “Monti di Palermo”, dove si estende complessivamente
per 8.604,00 ettari. Il primo dei due biotopi comprende i rilievi che si sviluppano sopra Punta Raisi, interessando la dorsale di Monte Pecoraro; esso ricade nei
territori dei comuni di Cinisi, Terrasini, Carini, Giardinello e Montelepre. Fra le vette più elevate figurano Pizzo Corvo (m 910), Pizzo Caccamo (m 909), Pizzo del
Merio (m 935), Montagna Longa (m 975), Pizzo Peluso (m 921), Pizzo Montanello (m 964), Pizzo Mediello (m 850), Pizzo Ceresia (m 817), Pizzo Barone (m
897), M. Saraceno (m 949) e, isolato più a ovest, M. Palmeto (m 624). Il secondo biotopo include la dorsale orografica che si sviluppa dall’area costiera di
Tommaso Natale verso l’interno, comprendendo le cime di M. Castellaccio (m 890), Cozzo di Lupo (m 788), Pizzo Vuturo (m 1006), Monte Cuccio (m 1047),
Pizzo Cirina (m 867), Monte Fior dell’Occhio (m 942), Cozzo della Campana (m 911) M. Gibilmesi (m 1152), Punta Busilmeri (m 928), Monte di Mezzo (m 891) e
Punta Giardinello (m 874). Quest’ultimo interessa i comuni di Capaci, Isola delle Femmine, Torretta e Palermo. Si tratta complessivamente di rilievi che risultano
dalla sovrapposizione tettonica di corpi geologici di natura prevalentemente carbonatica, riferiti a due Unità stratigrafico-strutturali derivanti dalla deformazione
della Piattaforma panormide: l’Unità M. Gallo-M. Palmeto (Trias sup.-Miocene inf.) e l’Unità Cozzo di Lupo (Trias sup.-Miocene inf.). Dal punto di vista
bioclimatico, il territorio è prevalentemente compreso fra le fasce del termomediterraneo subumido inferiore e del mesomediterraneo subumido inferiore, con
temperature medie compresa tra 17,5 e 13 °C e precipitazioni di 600-800 mm. Il paesaggio vegetale risente notevolmente delle intense utilizzazioni del passato,
nonchè degli incendi che si verificano quasi annualmente, per cui i versanti si presentano in genere alquanto denudati e monotoni, seguendo una fisionomia assai
comune a quella degli altri rilievi calcarei della fascia costiera della Sicilia nord-occidentale. Domina incontrastata la prateria secondaria ad Ampelodesma,
formazione floristicamente impoverita dal perpetrarsi dell’azione del fuoco; negli stessi ambiti sono stati talora effettuati impianti forestali artificiali, attraverso
l’utilizzo di conifere estranee al territorio (generi Pinus, Eucaliptus, Cupressus, ecc.), anch’essi peraltro intaccati dagli incendi. Assai sporadici risultano nel
complesso le aree forestali naturali, generalmente a distribuzione pressocchè puntiforme rappresentati prevalentemente da lecceti o querceti caducifogli a
dominanza di Quercus virgiliana.
4.2 Quality and importance
Oltre ad una rilevante importanza faunistica, l’area denota un notevole interesse floristico-fitocenotico, in particolare per quanto concerne le comunità rupicole,
nel cui ambito è rappresentato un elevato numero di specie vegetali endemiche eo di rilevante interesse fitogeografico. Le espressioni di vegetazione forestale
sono quasi del tutto assenti, denotando in alcuni casi caratteri di relittualità. Lungo le aree detritiche dei versanti costieri sono presenti alcuni lembi di lecceto,
oltre a residuali lembi di carrubbeti e frassineti, i quali ultimi venivano un tempo sfruttati per l’estrazione della manna. Le specie riportate nella sezione 3.3 ed
indicate con la lettera D fanno riferimento ad entità che in Sicilia risultano alquanto rare, la cui presenza nel territorio in oggetto è comunque ritenuta di rilevante
interesse fitogeografico.La dorsale montuosa compreso tra Monte Pecoraro e Raffo Rosso denota un’elevata ricchezza faunistica, con numerose specie di rapaci
stanziali o migratrici. L’area risulta essere altresì interessata da un rilevante flusso migratorio, sia in primavera che in autunno, rappresentando un sito nevralgico
della rotta di migrazione che interessa la Sicilia nord-occidentale.

 

Fonte: Ministero dell’Ambiente Formulario Natura 2000

Dati ministeriali: Formulario Natura 2000

Inserimento scheda: Ignazio Caloggero

Foto: web

Contributi informativi:  Ignazio Caloggero, Regione Sicilia

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