Mastro di Campo
Descrizione
Mastro di Campo
Bene inserito nel Registro delle Eredità Immateriali di Sicilia (REIS)
Rappresentazione della rivalità tra il Mastro di Campo e il Re nella conquista del cuore della Regina, a Mezzojuso è la rievocazione dell’assalto che il Conte di Modica fece al Castello per conquistare la regina Bianca di Navarra. L’inizio è segnato dall’arrivo del corteo reale che sale su un palco che funge da castello, dando inizio ad una festa danzante. Nel frattempo emergono le maschere legate alla tradizione. La danza è interrotta dall’arrivo del Mastro di Campo che è seguito dall’ingegnere (che misura il terreno dello scontro), da Garibaldi e i garibaldini, dai briganti, dal mago e da altre comparse. L’eroe indossa una maschera di cera rossa con il naso adunco ed il labbro inferiore prominente, una camicia bianca piena di nastri colorati, pantaloni e mantello rosso. Giunto al centro della piazza, il Mastro di Campo stila il cartello di sfida al Re che accetta. Per tutta la piazza è una baraonda di suoni, spari, rumori. Dopo una serie di contorcimenti dei vari personaggi e partecipazione attiva del popolo che partecipa al generoso spuntino tipico del corteo, il Mastro di Campo dà l’assalto al castello ma viene ferito dal Re: creduto morto, viene trasportato via dai suoi uomini. Termina il primo atto. Nel secondo, Il Mastro di Campo, guarito dalle ferite, si riporta in piazza con il suo esercito dando così inizio ad un’altra lotta. Gli interventi dei vari personaggi sono identici a quelli del primo tempo. Ad un certo punto, sul castello, aumentano i segni di nervosismo. Il Mastro di Campo e i Garibaldini salgono furtivamente per la solita scala e, approfittando dell’attimo di confusione, circondano la Corte e incatenano il Re. Il Mastro di Campo, tolta la maschera, finalmente abbraccia la Regina. Si forma quindi un corteo che sfilerà per le vie principali del paese. Il Mastro di Campo porge il braccio alla Regina mentre il Re sfila in catene. (Fonte testo: Scheda REI Regione Sicilia)
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Scheda tecnica elaborata da: Regione Sicilia – Dipartimento dei beni culturali e dell’identità siciliana – CRicd: Centro regionale per l’inventario, la catalogazione e la documentazione e filmoteca regionale siciliana
N. Prog. 95
Bene: Mastro di Campo
Libro: REI – Libro delle celebrazioni
Data approvazione: 13-04-2007
Categoria: Festa/Cerimonia
Provincia: Palermo
Comune: Mezzojuso
Denominazione locale: Mastru ri Casa
Notizie Cronologiche: L’origine della festa si attesta tra il XIV e il XV sec.
Ricorrenza: Annuale
Data: Ultima domenica di Carnevale
Occasione: Carnevale in Sicilia
Funzione: Tradizionale
Attori: Mastro di Campo, Corteo Reale: Re, Regina, Dignitari, Dame, Segretario, Artificiere, guardie, Mori. Corteo del Mastro di Campo: Tammurinaru, l’Ambasciatore, Garibaldi con i Garibaldini, il Capitano d’Artiglieria, il Barone e la Baronessa, Camperi, Suprastanti, Vurdunaru, Curatulu, Sfacinnatu, Giardiniere, Cavalleria.
Partecipanti: Comunità locale, turisti
Descrizione
Rappresentazione della rivalità tra il Mastro di Campo e il Re nella conquista del cuore della Regina, a Mezzojuso è la rievocazione dell’assalto che il Conte di Modica fece al Castello per conquistare la regina Bianca di Navarra. L’inizio è segnato dall’arrivo del corteo reale che sale su un palco che funge da castello, dando inizio ad una festa danzante. Nel frattempo emergono le maschere legate alla tradizione. La danza è interrotta dall’arrivo del Mastro di Campo che è seguito dall’ingegnere (che misura il terreno dello scontro), da Garibaldi e i garibaldini, dai briganti, dal mago e da altre comparse. L’eroe indossa una maschera di cera rossa con il naso adunco ed il labbro inferiore prominente, una camicia bianca piena di nastri colorati, pantaloni e mantello rosso. Giunto al centro della piazza, il Mastro di Campo stila il cartello di sfida al Re che accetta. Per tutta la piazza è una baraonda di suoni, spari, rumori. Dopo una serie di contorcimenti dei vari personaggi e partecipazione attiva del popolo che partecipa al generoso spuntino tipico del corteo, il Mastro di Campo dà l’assalto al castello ma viene ferito dal Re: creduto morto, viene trasportato via dai suoi uomini. Termina il primo atto. Nel secondo, Il Mastro di Campo, guarito dalle ferite, si riporta in piazza con il suo esercito dando così inizio ad un’altra lotta. Gli interventi dei vari personaggi sono identici a quelli del primo tempo. Ad un certo punto, sul castello, aumentano i segni di nervosismo. Il Mastro di Campo e i Garibaldini salgono furtivamente per la solita scala e, approfittando dell’attimo di confusione, circondano la Corte e incatenano il Re. Il Mastro di Campo, tolta la maschera, finalmente abbraccia la Regina. Si forma quindi un corteo che sfilerà per le vie principali del paese. Il Mastro di Campo porge il braccio alla Regina mentre il Re sfila in catene.
Bibliografia
Cardella, Antonio. 2002. Santi riti e leggende del popolo siciliano. Palermo: Sigma
Croce, Marcella. 2004. Le stagioni del sacro. Almanacco delle feste popolari in Sicilia. Palermo: Flaccovio
Sitografia
Note
Autore Scheda: Laura Mattaliano
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