Luoghi storici del lavoro: Antico istituto Nautico (Nave di Pietra)
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Descrizione

Luoghi storici del lavoro: Antico istituto Nautico (Nave di Pietra)

I Luoghi in oggetto sono inseriti nella “Carta regionale dei Luoghi dell’Identità e della Memoria” (LIM) istituita dalla Regione Sicilia con il  D.A n. 8410 del 03/12/2009 – Luoghi storici del gusto

Il settore di riferimento è quello relativo ai “Luoghi della formazione e della comunicazione ” Valenza Lim: Manufatto storico per la formazione del personale di navigazione

Un sogno ad occhi aperti, nella metà del settecento, è stato realizzato a Palermo, nella contrada marinara dell’Acquasanta (proprio vicino al “fondo Barca” quella parte di Monte Pellegrino che si adagia lievemente sul mare e che vide svanire le illusioni di Asdrubale cartaginese, ivi accampato, di potere conquistare Palermo), dal palermitano Monsignor Giuseppe Gioeni, discendente dei Duchi D’Angiò.
Il Monsignore s’era fatto costruire una strana casa a forma di nave in muratura tra il 1775 ed il 1798 nella spiaggetta dell’Acquasanta. Ancora oggi è leggibile nonostante il degrado ed  anche se non ci sono più gli alberi con vele e sartie.
Quella bizzarra costruzione fu l’inizio del primo “Collegio di nautica“.
Vi furono ospitati dodici giovani che dovevano essere orfani, poveri, figli di piloti e con conoscenza di lettura, scrittura ed  aritmetica.
In quegli anni viveva a Palermo l’architetto Léon Dufourny, che stava cominciando a realizzare il nuovo Orto Botanico per il Re Borbone, nel suo “Diario di un giacobino a Palermo” , alla data di “sabato 29 maggio 1790”  annotò che “qualcuno aveva avuto la bizzarra idea di costruire un edificio a forma di nave”.
Nell’animo di un giacobino, negli anni della Rivoluzione Francese, quanto scalpore creò quell’idea, quel sogno, quella nave di pietra di un Monsignore palermitano. (Fonte scheda comune di Palermo)
 

Inserimento scheda: Ignazio Caloggero

Foto: web

Contributi informativi:  Ignazio Caloggero, Web 

Nota: Il popolamento delle schede della Banca dati Heritage, procede per fasi incrementali: catalogazione, georeferenziazione, inserimento informazioni e immagini. Il bene culturale in oggetto è stato catalogato, georeferenziato ed inserite le prime informazioni. Al fine di arricchirne i contenuti informativi sono graditi ulteriori contributi, se lo desiderate potete contribuire attraverso la nostra area “I Vostri Contributi

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