Isola di Salina (Monte Fossa delle Felci e dei Porri) (ITA030028)
Street View (se presente)
Descrizione

Isola di Salina (Monte Fossa delle Felci e dei Porri) (ITA030028)

Tipologia sito:  ZSC Zona Speciale di Conservazione  

Codice: ITA030028- Ettari: 665

Altre caratteristiche sito:L’isola di Salina è caratterizzata da due grandi edifici vulcanici (Fossa delle Felci e Monte dei Porri), che raggiungono rispettivamente 962 m e 860 m. La costa occidentale come pure quella meridionale si presenta molto impervia e scoscesa con falesie e canaloni, mentre quella settentrionale ed orientale è poco inclinata. I due coni vulcanici sono separati da una stretta valle che va da nord a sud. Il bioclima dell’isola rientra nel termomediterraneo subumido con temperature medie annue di poco superiori ai 18 °C e precipitazioni medie annue di 660 mm. I versanti dei coni vulcanici sono ricoperti da una densa e spesso intricata vegetazione arbustiva di origine secondaria in cui dominano Erica arborea e Arbutus unedo, mentre nei tratti più rocciosi prevale Genista tyrrhena. Si rinvengono inoltre limitati lembi di boschi a Quercus virgiliana attualmente relegati in alcuni canaloni e nei versanti più freschi. In alcuni tratti, con pareti rocciose fortemente inclinate, si possono osservare esempi di vegetazione casmofila in cui si localizzano la maggior parte degli endemismi. Sulle scogliere marine sono presenti formazioni alofile e subalofile a Limonium minutiflorum e a Helichrysum litoreum. Le superfici rocciose più esposte e soleggiate sono colonizzate spesso da praterie a Hyparrhenia hirta.

L’isola pur essendo abbastanza urbanizzata si presenta attualmente ricoperta, soprattutto sui versanti dei coni vulcanici e nella fascia costiera più impervia, da densi ed estesi arbusteti frammisti a lembi di boschi. Ciò conferisce all’isola un certo valore naturalistico e paesaggistico. Ben rappresentati sono inoltre gli aspetti legati ad ambienti rocciosi diffusi sia sul litorale che all’interno. Come le altre isole dell’arcipelago ospita numerosi endemismi, molti dei quali risultano abbastanza diffusi e ben rappresentati.Nel territorio trovano spazio anche diverse entità che nell’area regionale sono rare o ritenute di rilevante interesse fitogeografico, a loro volta menzionate nell’elenco riportato nella sezione 3.3 (D).L’isola si trova su un’importante rotta migratoria per rapaci e cicogne che interessa lo stesso flusso migratorio dello stretto di Messina. Significativo è inoltre il passaggio, in particolare in periodo autunnale, dei passeriformi; abbondanti sono Turdidi e Silvidi. Tra i nidificanti le presenze più rilevanti sono rappresentate dalle colonie di Falco della regina, allocate sulle falesie rocciose. Tra i passeriformi di rilievo la presenza della Magnanina. Lo stato di conservazione degli habitat può essere ritenuto buono ed in alcuni casi ottimo consentendo la sopravvivenza di una fauna relativamente ricca con alcune specie endemiche, talora del solo arcipelago eoliano, o della sola isola di Salina, come la lucertola Podarcis raffonei alvearioi (Mertens, 1955), esclusiva dello Scoglio Faraglione, attualmente escluso dal perimetro SIC per il quale si propone l’inclusione nel perimetro del SIC, ed il Collembolo Pseudosinella aeolica Dallai, 1973.

 

Fonte: Ministero dell’Ambiente Formulario Natura 2000

Dati ministeriali: Formulario Natura 2000

Inserimento scheda: Ignazio Caloggero

Foto: web

Contributi informativi:  Ignazio Caloggero, Regione Sicilia

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