Festa Santa Anastasia
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Descrizione
Festa Santa Anastasia
    Bene inserito nel Registro delle Eredità Immateriali di Sicilia (REIS)
  anastasia3  
 

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Scheda tecnica elaborata da: Regione Sicilia – Dipartimento dei beni culturali e dell’identità siciliana – CRicd: Centro regionale per l’inventario, la catalogazione e la documentazione e filmoteca regionale siciliana

N. Prog. 100
Bene: Festa Santa Anastasia
Libro: REI – Libro delle celebrazioni
Data approvazione: 16-11-2007
Categoria: Festa patronale
Provincia: Catania
 
Comune: Motta Sant’Anastasia
Denominazione locale: Festa Ranni
Notizie Cronologiche
Fonti storiche testimoniano che le manifestazioni religiose in onore di S. Anastasia risalgono già al ‘900, quando due raggruppamenti di persone, appartenenti a diversi ceti, si contesero la supremazia nell’animare la vita cittadina del paese e la buona riuscita delle manifestazioni religiose per la Santa. I partiti in questione erano il “Partito dei Campagnoli” e il “Partito dei Maestri”. Il primo, nato nel 1820, comprendeva il ceto dei contadini, dal quale, nel 1883, nacque il “Partito Panzera” a seguito di una scissione interna. Il secondo, nato nel 1860, era costituito da operai e artigiani. I partiti svolgevano una funzione educativa per le giovani generazioni e invitavano al risparmio affinché si raggiungessero cifre ingenti per onorare e rendere omaggio alla Santa. In un secondo momento i partiti vennero chiamati “Rioni”, in base ai quali era ed è suddiviso il paese: a nord il rione dei “Maestri”, al centro i “Campagnoli” e a sud il rione “Panzera”.
La festa ricorreva il giorno del martirio della Santa, il 25 dicembre, ma gli abitanti del luogo decisero di renderle onore nei giorni 23-24-25 agosto perché in quel tempo i raccolti dei campi facilitavano il reperimento dei fondi per i festeggiamenti.
Ricorrenza: Quadriennale
Data: 23-24-25 Agosto 
Occasione: Festeggiamenti in onore della Santa patrona
Funzione: Devozionale
Attori: Parte attiva nella festa sono i “Partiti”, oggi chiamati “Rioni”, che si esibiscono in un ordine prestabilito. Il primo è quello dei “Giovani Maestri”, dai colori bianco e azzurro, seguito dal rione “Vecchia Matrice”, riconoscibile dai colori giallo e verde e, infine, il rione “Panzera”, dai colori bianco-rosso. 
Coadiuvano l’organizzazione della festa il clero e le organizzazioni cattoliche, le confraternite, gli sbandieratori e la Commissione Feste.
Partecipanti: Comunità locale, turisti
Descrizione
La Festa Ranni, come vengono definiti i festeggiamenti per Sant’Anastasia, si svolge con cadenza quadriennale dal 23 al 25 agosto.
Giorno 23 gli spari di cannone ricordano alla cittadinanza l’inizio dei festeggiamenti per la Santuzza. La giornata è caratterizzata dalla tradizionale offerta della cera alla Patrona, preceduta dal corteo con i “Cerei dei Rioni”. Per l’apertura ufficiale dei festeggiamenti bisogna attendere il pomeriggio dello stesso giorno, quando si svolge la tradizionale discesa delle “Quartine”, vessilli che recano l’insegna di tutti i Rioni, simboleggiando la loro partecipazione alla festa.  Segue il corteo dei Rioni, accompagnato da una fiaccolata che fa da cornice a coreografie e scene ispirate al martirio della Vergine romana. La fila si conclude con lo spettacolo degli sbandieratori, che si uniscono al corteo una volta che questo è giunto in Piazza Umberto. La sera è la volta della suggestiva processione alla presenza di tutte le organizzazioni cattoliche, dei componenti delle Confraternite vestiti in abito tradizionale e delle autorità civili e militari.
Concluso il corteo non è insolito incontrare coloro che, per devozione, percorrono le vie della processione per onorare la propria promessa di voto attraverso u viaggiu.
Il 24 agosto intorno alle ore 10:00, nella Chiesa Madre gremita di fedeli in atteggiamento di attesa, inizia la solenne cerimonia dell'”apertura” della cameretta che contiene il simulacro con le reliquie e il fercolo della Santuzza. Questa, adornata di monili e oggetti preziosi, si rivolge con sguardo placido al popolo dei fedeli per benedirli. Nel pomeriggio dello stesso giorno il simulacro, con le reliquie della Santa, verrà posto sull’artistico fercolo, preceduto dai “Cerei”. Per le strade riecheggia l’emozionante grido: “Cittadini, cittadini tutti!”, seguito dalla corale “Viva Sant’Anastasia”.
L’ultimo giorno dei festeggiamenti, il 25, l’alba è salutata dal suono delle campane che ricordano il martirio della Santa. In serata, dopo la solenne celebrazione presieduta dall’Arcivescovo di Catania, intorno alle ore 20:00, il simulacro della Santa percorre in processione le vie della città facendo una lunga sosta nella piazza del Rione Panzera dove viene innalzato un particolare arco e dove vengono eseguiti spettacoli che rievocano la vita della Santa.
I festeggiamenti si concludono con gli spettacolari fuochi d’artificio che, in un luminoso gioco, ricoprono il cielo di colorate stelle cadenti. La tradizione vuole che queste, dissolvendosi, vorrebbero ricongiungersi misteriosamente al fuoco del martirio di Sant’Anastasia e al mito della resurrezione a nuova vita.
 
Bibliografia
Burgaretta, Sebastiano. 2005. Appunti di Viaggio. Folklore, storia e religiosità in Sicilia. Siracusa: Emanuele Romeo Editore.
 
Correnti, Santi. 2015. Guida insolita ai misteri, ai segreti, alle leggende e alle curiosità della Sicilia. Roma: Newton Compton.
 
 
 
Note
Opere lignee di varia dimensione, le “Candelore” o i “Cerei” derivano dall’offerta devozionale della cera. In stile Barocco siciliano, sono realizzate in legno decorato e dorato. Con un peso che oscilla fra 400 e 900 chili, le candelore vengono portate a spalla da uomini, ciumma, che le fanno avanzare con un passo ed una annacata caratteristica.
Tra le candelore quella del rione “Panzera”. Il “Cereo”, costruito in legno robusto di rovere, è alto 3 metri e 90 centimetri ed è composto da quattro ordini. Il primo ordine è contraddistinto da quattro colonne che sorreggono i piani superiori e da pannelli decorati con medaglioni figurativi. Nel secondo sono raffigurati quattro angeli che inneggiano la devozione alla Santa Martire. La scena è correlata con altrettanti quattro pannelli raffiguranti la Santa Patrona e il suo martirio, Sant’Agata e la Vergine Immacolata. Su pannelli di legno cesellato in stile Barocco, nel terzo e quarto ordine vengono rappresentate la gloria e l’incoronazione della Vergine Santa Martire Anastasia. In alto domina U Mazzu, il mazzo di fiori, ovvero una composizione di fiori creata da artisti fioristi del Rione. In sommità svetta un ordine di bandiere.
Autore Scheda: Francesca Maria Riccobene

 

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